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TRATTATI PARTE II: Inefficacia, Riserve e Interpretazione - Coggle Diagram
TRATTATI PARTE II: Inefficacia, Riserve e Interpretazione
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Le Riserve nei trattati
Dove si trovano le norme?
- Sensibile evoluzione prassi post WWII
- Art 19-23 Conv Vienna che poi sopravanzata da prassi successiva
- CDI riprende studio e pubblica una Guida alla Prassi 2011
Che cos'è una riserva?
- Indica la volontà di uno stato di accettare certe clausole di un trattato con modifiche o di non accettarle, cosicchè l'accordo si forma solo per la parte non investita dalla riserva, e integralmente per gli altri contraenti
- Dichiarazione intepretativa strumento prassi per specificare senso dato a disposizioni trattato
Dichiarazioni Interpretative?
- Condizionata: stato dichiara che intende vincolarsi solo se interpretazione specifica
- Incondizionata se tale intento non risulta
- Condizionata equivale ad una riserva, incondizionata è solo una proposta, un mezzo ausiliario di interpretazione
Riferimento a dichiarazioni interpretative in Montego Bay Art 310 + Sentenze Organi europei diritti umani nei casi Temeltasch e Belilos entrambi risolti come casi di vere e proprie riserve
Cosa dice delle riserve il diritto internazionale classico?
- Riserva come mezzo di aumentare partecipazione a trattati multilat.
- Dir. Int. Classico prevedeva facoltà di apporre riserve solo se concordata in negoziazione, e figurante nel testo
- O i singoli stati dichiaravano di apporre riserve e le inserivano nel testo, oppure il testo dichiarava in modo generico facoltà di apporre riserve al momento di ratifica o adesione.
- Necessità tuttavia di specificare quali articoli potessero essere oggetto di riserva
- Altre fattispecie portavano esclusione stati e nuovo accordo necessario
Quali gli sviluppi successivi?
- Due modi classici comunque sopravvivono
- Tappa fondamentale: parere CIG 1951 su richiesta AG ONU su Convenzione Genocidio 1948
- La CIG esprime parere rivoluzionario: La riserva si può sempre esprimere purchè compatibile con l'oggetto e lo scopo del trattato
- Altri stati, aggiunge la corte possono contestare la riserva impedendo entrata in vigore trattato tra lui e stato riservista
Cosa deriva da Parere CIG?
- Articoli Vienna perseguono marcatamente indirizzo CIG
- Art 19 dice quanto sopra
- Conv prevede possibilità di obiezione entro i 12 mesi da notifica della riserva
- Inoltre combo Art 20 e 21 prevede che obiezione sia solo formale, e che per evitare entrata in vigore riserva, lo stato Obiettante debba esprimerlo "nettamente"
- Art 22 e 23 su revoca riserve e forma delle riserve. Non valgono revoca riserve contenute in atti interni
Sviluppi successivi a Vienna?
- Si confermano nella prassi art 20 e 21, con riserve che possono aver persino effetto di impedire formazione accordo
- Possibilità di riserve tardive, con termine per obiezione fissato a 12 mesi nella prassi segretariato ONU
- Prassi su dichiarazioni interprative incondizionate permette a altra parte di frapporne una propria come alternativa
- Unico caso in cui dichiarazione incondizionata può impedire entrata in vigore trattato e se questo le esclude categoricamente
E chi decide se riserva e obiezioni sono da accogliere?
- Bisogna stabilire inizialmente se a pronunciarsi deve essere un giudice.
- Un giudice ha autorità per il caso specifico di decidere su validità o meno riserva
- Unica eccezione per giudice interno che deve tenere conto di obiezioni o riserve formulate da proprio stato
- Finchè un giudice non è chiamato gli effetti di cui sopra dell'obiezioni permangono sia che la riserva sia valida sia che sia invalida
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