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MODELLI STADIALI - Coggle Diagram
MODELLI STADIALI
teoria socio cognitiva, Bandura
le prime interazioni sociali sono con famiglia e coetanei
dove interiorizza le norme morali e impara i criteri da usare per le valutazioni
gli adulti sono importanti perché attraverso norme e sanzioni
i bambini interiorizzano le norme e sviluppano i criteri personali
sviluppano anche processi di controllo e automonitoraggio delle proprie azioni
se vanno contro i propri criteri provano delle emozioni negative di colpa e vergogna
nei contesti sociali il bambino impara anche a evitare di andare contro i suoi principi morali
attraverso gli 8 meccanismi di disimpegno
operano a livello di pensiero l'impatto della propria azione
il peso della propria responsabilità nell’azione
le conseguenze dell’atto, che vengono minimizzate
conservano così intatti i propri standard di condotta e principi morali, pur mettendo in atto azioni che lo contraddicono
i principi morali interiorizzati non assicurano la messa in atto di azioni moralmente giuste
Gibbs ritiene che il ragionamento morale evolva con una sequenza stadiale
sviluppo morale standard
immaturi
1 centrazione
il pensiero morale è guidato da motivazioni egocentriche, e prevalgono i dati fisici nella valutazione
2 scambio pragmatico
presenta una morale pragmatica e segue il principio "fai qualcosa per gli altri, se loro la fanno per te
maturi
3 mutualities
si fonda sulla fiducia e rispetto reciproci come base delle relazioni interpersonali
4 sistemi
riconoscimento e l’accettazione dei valori e delle istituzioni in quanto necessari
comprensione delle regole e la valutazione dell’azione giusta o sbagliata
esistenziale
presente tipicamente nell’età adulta
concedono la capacità di ragionare sull'etica e sui principi morali
non sono fasi in sequenza, ma si sovrappongono
(Turiel) teoria dei domini
principi di scelta personale
non dipendono dall’autorità
ma dalle decisioni personali
regole morali
principio che salvaguarda il benessere delle persone
non provocando dolore agli altri
regole socio convenzionali
preservare l’ordine sociale
Piaget: delinea una sequenza di sviluppo morale perché
con l'avanzare dell'età i processi di ragionamento morale dipendono dall'organizazzione cognitiva
si suddivide in 3 stadi
anomia morale 4-5 anni
comportamento diretto dall’adulto
realismo morale fino 7-8 anni
norma eteronoma, fondata da un’autorità, da una trasgressione deriva una punizione
relativismo morale (o soggettivismo) 10 anni
moralità autonoma, che si basa su principi interiorizzati
Kohlberg: acquisizione del concetto di convenzionalità
lo sviluppo morale prevede un progressivo adeguamento alle norme morali
con 3 livelli di ragionamento morale
pre convenzionale 9-10
è autocentrato
orientamento individualistico e strumentale
rispetta le regole per un vantaggio
e si aspetta che anche gli altri lo facciano
orientamento premio-punizione
privilegia i bisogni personali
e ubbidisce alla norma per evitare le punizioni
convenzionale 13-20
regole e aspettative sociali vengono interiorizzate
orientamento del bravo ragazzo
conformarsi alle aspettative del gruppo
agisce al fine di sentirsi buono e di ottenere considerazione
orientamento al mantenimento di autorità e ordine
il giovane agisce per senso di
responsabilità verso le istituzioni
post convenzionale 20
le leggi sono fondate sul contratto sociale, a cui si aderisce per scelte
che possono entrare in conflitto con le regole sociali
orientamento contrattuale-legalistico
il giovane nel valutare l’azione è consapevole dell’esistenza di opinioni e valori diversi
orientamento di coscienza e di principio
i principi etici universali sono concepiti come veri e sono privilegiati
la persona agisce per senso di impegno verso essi