Melisande giace priva di sensi circondata da Arkel (personaggio saggio), dal medico, Genevieve e da Golaud. Golaud l’ha ferita non mortalmente (prende atto del gesto e si giustifica con gli altri), pertanto il medico informa Golaud che non morirà, ma nessuno comprende perché non si sveglia e soffre, come se la sua anima avesse freddo per sempre (freddo= grigiore che risiede sul castello); quando si risveglia Arkel le chiede come si sente, rispondendo che non è mai stata meglio, inconsapevolmente.Golaud vuole avvicinarsi a lei e restarci da solo, per chiedere perdono, ma lei non ricorda (psicanalisi: rimozione di memoria per difendersi da un atto traumatico).Golaud si scusa ancora e chiede a Melisande di conoscere la verità quando si è in punto di morte (parla di se stesso, non di lei): Melisande continuerà a dire che non si trattava di un amore proibito ma fraterno: Golaud non ha la risposta che vuole sentire: tradimento, così il suo atto sarebbe stato giustificato.Dopo l’entrata del medico, Melisande chiede ad Arkel che venga tenuta aperta la finestra per vedere il sole che tramonta sul mare, uno degli ultimi perché sta iniziando l’inverno.Improvvisamente si addormenta e muore, senza una ragione, nel silenzio.Arkel, dietro le insistenze di Golaud di vederla e parlarle di nuovo, gli dice di non avvicinarsi più, non sapendo cos’è l’anima, che vuole andarsene da sola.Melisande ha dato luce alla sua bambina, ma lei non lo ricordava.Viene portata quindi via dalla stanza per vivere → condanna.