FUNZIONE RENALE
il rene agisce:
- operando una filtrazione NON selettiva a livello del glomerulo renale
- e poi un riassorbimento selettivo lungo tutto il tubulo renale
- nel quale vengono riassorbite sostanze lipofile che attraversano liberamente la membrana
- sostanze invece idrofile NON possono attraversarla e quindi permangono nel lume tubulare
MECCANISMO di FUNZIONAMENTO
- trasporta attivamente elettroliti (Na, K, Cl) dal lume tubulare verso l'interstizio
- creando dunque un gradiente osmotico
osmolarita' crescente
- il rene è caratterizzato da una osmolarità crescente dalla base verso gli apici delle piramidi
- 50 - 100 mOsm/L
→ nelle regioni iuxtacorticali
-1200 - 1400 mOsm/L
→ nelle regioni midollari
- 50 - 100 mOsm/L
- l'assetto osmolare della midollare varia in base alla condizione di idratazione del sogg
FUNZIONI TUBULARI
TRASPORTI TUBULARI
- tramite i trasporti tubulari il rene è in grado di gestire l'osmolarità dei liquidi corporei
si riferisce al fatto che:
- il trasporto attivo di alcuni elettroliti (come Na)
- è immediatamente seguito dalla diffusione per via trans o paracellulare di H2O
- tale immediata diffusione annulla istantaneamente il gradiente che si forma dallo spostamento di elettroliti
POTENZIALE ELETTROCHIMICO
TUTTE le cell tubulari
- sono dotate della pompa sodio/potassio
. - l'Na estruso nell'interstizio NON può permeare la membrana basolaterale della cell tubulare
- ne consegue che si crea un gradiente elettro-chimico
- quindi dato dalla ridotta concentrazione intracellulare di Na
- che spinge l'Na presente nel tubulo a difofndere verso la cell tubulare
- dunue tale potenziale viene sfruttato per guidare sistemi di trasporto e cotrasporto
Conti 2 pag 424
- tubulo CONTORTO PROSSIMALE
VARIAZIONI nella COMPOSIZ del FLUIDO TUBULARE
BILANCIO IDRICO-SALINO
il rene può controllare il bilancio idrico-salino secondo 2 modalità:
- GESTIONE SEPARATA di H2O e SOLUTI
consiste nella gestione di H2O e soluti secondo meccanismi differenti
- gestione H2O
→ avviene tramite la regolazione del processo di riassorbimento passivo - gestione dei soluti
→ avviene tramite la regolazione dei trasporti attivi tubulari
- gestione H2O
l'eliminazione di acqua è necessaria per ripristinare il bilancio idrico salino in seguito ad assunzione di liquidi, cibi
- questa infine risulta nella formazione di urina
FORMAZIONE di URINA
Conti 2 pag 431
- GESTIONE UNITARIA di H2O e SOLUTI
TRASPORTI ISOSMOLARI
- questo meccanismo si basa sulla necessità prioritaria di eliminare l'eccesso di soluti (Na) introdotti con la dieta
- i quali saranno seguiti passivamente dall'acqua
- questo meccanismo di gestione del bilanio idrico permette al rene di controllare:
- osmolarità
- volume dei liquidi corporei
- al fine di mantenerli costanti
- esiste infatti una stretta relazione tra il volume dei liquidi corporei e la quantità dei soluti
- tant'è che il controllo del volume dei liquidi dell'organismo si basa sul contenuto dei soluti nei LECs
MECCANISMI di REGOLAZIONE
FUNZIONE
Conti 2 pag 431
ELIMINAZIONE di SOLUTI
- CONTROLLO dell'OSMOLARITA' dei LEC
- CONTROLLO
del VOLUME dei LEC
- solitamente il tasso di filtrazione glomerulare rimane costante pertanto la gestione deel volume di liquido passa per la gestione del riassorbimento degli elettroliti (soprattutto Na e Cl)
GESTIONE di Na e CL
il rene agisce sulla regolazione di:
- volume dei liquidi corporei
- osmolarità plasmatica
- osmolarità dei liquidi corporei
- concentrazioni plasmatiche
- concentrazioni di cdorgenioni
FILTRAZIONE GLOMERULARE
PARAMETRI GESTITI
ASSETTO OSMOTICO
Lez 6 pag 4 (2° sem)
VELOCITA' di
FILTRAZIONE GLOMERULARE
125 mL al min
- VFG
= Pfiltr x coefficiente di filtrazione
→ velocità di filtrazione glomerulare
indica il vol di liquido plasmatico che passa nello spazio capsulare ogni min
- essa dipende da:
- vedi schema XMind
- attraversndo la membrana di ultrafiltrazione accade che:
- 1/5 del plasma
= 20%
→ attraversa il filtro e si localizza nello spazio capsulare - 4/5 del plasma
= 80%
→ NON attraversano il filtro
- 1/5 del plasma
- le proteine che presentano:
- PM < 5KDa
→ subiscono una filtrazione totale
(cioè la concentrazione nella pre-urina eguaglia quella plasmatica) - PM = 5KDa - 70KDa
→ subiscono una filtrazione parziale - PM > 70kDa
→ subiscono una filtrazione trascurabile
- PM < 5KDa
Conti 2 pag 438
zoom in
- le proteine plasmatiche in virtù delle loro dimensioni e della loro carica di superficie NON sono soggette a filtrazione netta
- di conseguenza nemmeno le molecole a cui esse sono legate subiscono filtrazione
- quindi ad esempio
SOLO la quota libera di Ca diffonde liberamente attraverso il filtro e si equilibria con la [ ] nel tubulo
Conti 2 pag 438
FLUSSI
- FER
= 1.100 - 1.200 mL al min
( 20% della gittata cardiaca )
→ flusso ematico renale
. - FPR
= 700 mL al min
→ flusso plasmatico renale
- pressione glomerulare
= 45 - 50 mmHg (Conti)
→ favorisce la filtrazione - pressione oncotica
= 32 mmHg (Sardo)
→ si oppone alla filtrazione - pressione capsulare
= 10 - 15 mmHg (Conti)
→ si oppone alla filtrazione
P = Part - Ponc - Pcaps
è la ∆P risultante delle forze di Starling
- la pressione idrostatica presente nell'arteriola afferente è magg rispetto ad un normale capillare sistemico
- la pressione che vige nella capsula di Bowman è invece magg rispetto alla normale pressione interstiziale
- durante il processo di filtrazione la Ponc aumenta perchè il plasma perde H2O e soluti ma NON proteine plasmatiche ‼️
PRESSIONI VIGENTI
PRESSIONE di FILTRAZIONE
Conti 2 pag 439
Conti 2 pag 441
Conti 2 pag 441
Lez 6 pag 11 (2° sem)
arresto della filtrazione
- il processo si arresta nel momento in cui la P oncotica eguaglia il gradiente pressorio (pressione di filtrazione) che sostiene il flusso di plasma che viene filtrato
è da notare che:
- nel rene
→ filtrazione e riassorbimento avvengono in siti anatomici differenti- la filtrazione avviene a livello glomerulare
(pressione di filtrazione pos) - il riassorbimento a livello tubulare
→ dove la pressione idrostatica è bassa e la pressione osmotica è alta
(pressione di filtrazione neg)
- la filtrazione avviene a livello glomerulare
SCAMBI CAPILLARI
AUTOREGOLAZIONE
- la filtrazione renale dipende dalla pressione arteriosa vigente nell'arteriola afferente
= ovvero la pressione di perfusione del glomerulo - tuttavia
è necessario che la funzione renale NON sia del tutto dipendente dalle oscillazioni della pressione arteriosa - motivo per cui
l'arteriola è dotata di un sistema di autoregolazione del flusso e della filtrazione glomerulare
= distretto autoregolato
- il fenomeno di autoregolazione passa dunque per la regolazione del calibro delle 2 arteriole, sia la afferente che la efferente
- in base alle diverse condizioni di pressione arteriosa
IPERTENSIONE
- VASOCOSTRIZIONE
di a. AFFERENTE
∆ CALIBRO di a. AFFERENTE
- ⬆️ P arteriosa
- l'aumento della pressione arteriosa a livello glomerulare rilevato da pressocettori
= cell iuxtaglomerulari - causa una vasocostrizione del'a. afferente, evento che ha natura:
- in parte autoregolativa
= riflesso miogeno (di Bayliss) - in parte ormonale e paracrina
→ dovuta quindi all'azione di ormoni
- l'aumento della pressione arteriosa a livello glomerulare rilevato da pressocettori
- grazie a questi meccanismi la VFG si mantiene costante entro range:
- P arteriosa = 80 - 180 mmHg
Conti 2 pag 442
Lez 6 pag 13 (2° sem)
PROTEINE PLASMATICHE
CRITERI di FILTRAZIONE
FATTORI INFLUENZANTI
FORMULA
⚠️
infatti NON si tratta di una vera a propria velocità, ma piuttosto di un rate
Lez 6 pag ?? (2° sem)
FLUSSO URINARIO
esso dipende da:
- processi di riassorbimento
- variazioni della pressione arteriosa
= carico di Na
- il rene ha la capacità di regolare la diuresi in relazione al carico di Na
- quest'ultimo è a sua volta influenzato da alterazioni prersistenti della pressione arteriosa
- tale capacità è fondamentale per mantenre costante:
- vol dei liquidi corporei
- pressione arteriosa
- esiste una relazione tra il flusso urinario prodotto e le variazioni di pressione arteriosa
- infatti
- ipertensione
→ tale condizione risulta in un aumento del volume di urina prodotto al fine di diminuire il volume di sangue circolante
- ipotensione
→ tale condizione risulta in una diminuzione del volume di urina prodotto al fine di preservare il volume di sangue circolante
RELAZIONE
∆P ARTERIOSA - FLUSSO URINARIO
Conti 2 pag 443
DIURESI
CLEARANCE RENALE
- 180 L
= qtà di plasma filtrato dai reni ogni giorno- 99%
→ viene riassorbito - 1%
→ invece viene eliminato tramite le urine
- 99%
- è il volume di plasma che viene depurato da quella quantià di sostanza che poi si ritrova in 1 min nelle urine
CLEARANCE dell'INULINA
nè riassorbita nè secreta = clearance COST
- SE una sost viene filtrata
- e NON è poi sottoposta ad alcun meccanismo di riassorbimento
- allora la sua clearance è uguale alla VFG
CLEARANCE = VGF
CLEARANCE dell'acido PAI
- la clearance dell'acido paraminoippurico è pari al flusso di perfusione renale
- perchè esso viene del tutto filtrato, quindi eliminato dal plasma che attraversa il glomerulo
- e in più viene secreto attivamente lungo il tubulo renale
- infine
il sangue venoso che abbandona il glomerulo sarà del tutto privo di PAI
CLEARANCE = FPR
CLEARANCE della CREATININA
Conti 2 pag 443
Conti 2 pag 445
- tali intense attività di trasporto risultano in evidenti variazioni del fluido contenuto nel tubulo prossimale
- infatti le sost biologicamente utili vengono riassorbite
- tubulo CONTORTO DISTALE
- ANSA di HENLE
10% H2O 20% NaCl
- il processo di riassorbimento di acqua e quello di NaCl sono tra loro disaccoppiati
- la percentuale di H2O riassorbita è la metà rispetto alla percentuale di NaCl riassorbito per il fenomeno di ricircolo dell'urea
- ovvero l'urea viene riassorbita a livello del dotto collettore
- a questo punto all'interno dell'interstizio si sposta verso l'ansa
- a livello della quale passa all'interno di essa
- questo ricircolo porta ad un aumento dell'osmolarità della porz profonda della midollare
tratto ASCENDENTE
- segmento SPESSO
65% - 68% di NaCl e H2O
- significa che il tubulo prossimale riassorbe il 65% - 68% di NaCl e H2O contenuti nel carico filtrato
- il valore percentuale indica dunque che la quota riassorbita è variabile ‼️ in base all'entità del carico filtrato a livello glomerulare
. - inoltre si tratta di un rissorbimento obbligatorio
= NON regolato
BILANCIO
GLOMERULO-TUBULARE
- riassorbimento di:
- H2O
- elettroliti
→ Na+ e Cl- - amminoacidi
- HCO3-
- glucosio
TRASPORTI
- di contro l'osmolarità NON varia ❌
- perchè i trasporti sono di tipo isosmolare
- ovvero vengono riassorbiti insieme soluti e acqua
lume tubulare iposmotico
- dato che Na è il principale soluto extracell
- il passaggio netto di Na dal lume tubulare verso l'interstizio
- risulta in uno squilibrio osmotico
- pertanto il lume tubulare diventa iposmotico rispetto all'interstizio
POMPA Na/K
IPOTENSIONE
- VASOCOSTRIZIONE
di a. EFFERENTE
- l'angiotensina esercita un'azione regolatoria sul tono delle arteriole glomerulari
- determina infatti una vasocostrizone di esse
- in particolare della a. efferente
- con lo scopo di mantenere la filtrazione glomerulare in condizioni di ipotensione
RIFLESSO di BAYLISS
ANGIOTENSINA II
FUNZIONE ENDOCRINA
RENINA
1.
SISTEMA
RENINA-ANGIOTENSINA-ALDOSTERONE
ALDOSTERONE
Conti 2 pag 452
- l'aldosterone promuove l'espresione della pompa sodio/potassio:
- tale evento ha una duplice azione:
- azione ipertensiva
→ data dalla promozione del riassorbimento di Na - azione regolativa delle [ ] plasmatiche di Na e K
→ data dal fatto che il riassorbimento di Na consegue una estrusione di K
- azione ipertensiva
POMPA Na/K ✅
gestione dei trasporti
- il Na ha un ruolo fondamentale nell'espletazione dei trasporti tubulari
- esso infatti tende ad entrare all'interno della cell in virtù della:
- negatività INTRAcell
- gradiente di concentrazione
- le quali sono condizioni mantenute dalla pompa Na/K-ATPasi
POTENZIALE ELETTROCHIMICO
TUTTE le cell tubulari
- sono dotate della pompa sodio/potassio
. - l'Na estruso nell'interstizio NON può permeare la membrana basolaterale della cell tubulare
- ne consegue che si crea un gradiente elettro-chimico
- quindi dato dalla ridotta concentrazione intracellulare di Na
- che spinge l'Na presente nel tubulo a diffondere verso la cell tubulare
- il fattore che limita il trasporto è presente solo nel caso in cui si parli di cotrasporto del Na
- in questo caso infatti il fattore limitante sarebbe la disponibilità di cosubstrati
fornimento di energia
- tale "tendenza" (= potenziale) di Na rende pertanto il suo riassorbimento un fenomeno che fornisce energia
- utilizzata per sostenere l'attività di:
- sistemi di cotrasporto
- sistemi di controtrasporto
- guidati da SODIO
in ANTIPORTO
SECREZIONE di H+
RIASSORBIMENTO di HCO3-
- meccanismo che consente il riassorbimeno del 80% - 90% di bicarbonato filtrato a livello del corpuscolo renale
- NESSUNA delle cell tubulari presenta sulla propria membrana apicale (che sporge nel lume) un trasportatore per l'HCO3-
- pertanto il suo riassorbimento è mediato dalla escrezione di H+
1. nel LUME
- il bicarbonato filtrato e quindi presente nel lume tubulare si protona con gli H escreti
- l'acido carbonico formatosi si dissocia in CO2 e H2O per azione della anidrasi carbonica IV
- la CO2 diffonde velocemente all'interno della cell tubulare
2. nel CITOPLASMA
- la CO2 si combina con H2O sotto azione della anidrasi carbonica II (citoplasmatica)
- si forma H2CO3, il quale dissocia in:
PROCESSO
Siliprandi pag 987
Lez 15 pag 10
- H+
→ secreti nel lume
RIASSORBIMENTO di Na
- H+ secreto nel lume tramite un antioporto con Na
- sfruttando il fatto che Na entra secondo il gradiente generato dalla pompa Na(k ATPasi
(riassorbimento di Na)
SECREZIONE di H+
- HCO3-
→ va nel sangue
ANTIPORTO con Na
- lo ione bicarbonato passa nel plasma mediante un antiporto con Na
- così lo ione bicarbonato può contribuire a ripristinare il sist tampone
RIPRISTINO sist TAMPONE
Conti 2 pag 454
⚠️ ⚠️ ⚠️
- è da attenzionare il fatto che l'escrezione di questo H+
NON comporti evidenti variazioni del pH urinario - dal momento che in gran parte esso si combina velocemente con il bicarbonato filtrato
ELIMINAZIONE di NH3
- gli H+ estrusi itersgiscono con l'ammoniaca presente nel lume tubulare
- si forma così lo ione ammonio
- tale evento porta alla riduzione della [NH3] nel tubulo
- stimolando così un'ulteriore passaggio passivo di ammoniaca dall'interstizio verso il lume tubulare
Conti 2 pag 455
in SIMPORTO
RIASSORBIMENTO di NaCl
- nella prima parte del tubulo prossimale Cl- NON viene assorbito
- per cui si crea una differenza di potenziale tra lume e interstizio
- che porta poi al riassorbimento di Cl-
- parte dell'energia data dal passaggio di Na si esprime quindi sottoforma di un gradiente osmotico, differenza di pressione osmotica
- vigente tra il lume tubulare e l'interstizio
- tale gradiente rende passivo il riassorbimento di H2O che avviene attraverso la via paracellulare e transcellulare
GRADIENTE OSMOTICO
DEFINIZIONE
Lez 7 pag 4 (2° sem)
cl normale = 95 - 140 mL/min
- la clearance di tale sostanza è un indicatore della funzionalità renale
- perchè la quantità di creatinina eliminata è pari alla quantità di creatina prodotta
- la sua concentrazione plasmatica è dunque costante
- dunque un aumento della [creatinina] segnale una insufficienza renale
qtà PROD = qtà ELIMINATA
INSUFFICIENZA RENALE
- pertanto l'entrata di Na nelle cell si traduce nel riassorbimento passivo di acqua
- tuttavia tale riassorbimento è possibile soltanto in alcuni tratti del tubulo renale (in base alla presenza di acquaporine) e può essere gestito da alcuni ormoni (aldosterone)
ENTRATA Na = RIASSORB H2O
RIASSORBIMENTO ISOSMOTICO
Lez 7 pag 9 (2° sem)
- secrezione
- l'entità della secrezione raggiunge un picco max stabilito dal massimo carico tubulare
- = ovvero la massima quantità di sostanza che può essere spostata da un versante all'altro
- filtrazione
- la filtrazione ha invece un rapporto lineare con la concentrazione plasmatica di PAI
GRAFICO PAI
Lez 7 pag 7 (2° sem)
grafico
Lez 6 pag 9 (2° sem)
Conti 2 pag 488
Conti 2 pag 438
TRASPORTATORE TRIPLO
- segmento SOTTILE
25% di Na
- le cell qui presenti riassorbono attivamente NaCl
- sfruttando il:
- trasportatore triplo NKCC
= simporto di Na, K e Cl
→ il quale sfrutta il gradiente di Na creato dalla pompa sodio-potassio
- 1 Na va verso l'interstizio
- 1 K+ entra nella cell tramite pompa Na/K-ATPAsi
- poi tale K esce dalla cell tramite il canale ROMK, per raggiungere l'interstizio
- 2 Cl- esce dalla cell per andar nell'interstizio
- trasportatore triplo NKCC
- in definitiva viene riassorbito il 25% di Na+ filtrato in assenza di riassorbimento di H2O
IMPERMEABILE all'ACQUA ❌
PERMEABILE ai SOLUTI ✅
DILUIZIONE della pre-urina
- tale segmento risale la midollare
- incontrando dunque un interstizio a osmolarità decrescente
- tale assetto stimola il riassorbimento di NaCl, guidato dunque dal gradiente di concentrazione
- avviene riassorb di NaCl NON seguito da riassorb di acqua per via dell'impermeabilità ad essa deel tratto
- infine il liquido tubulare va incontro a diluizione
RICIRCOLO dell'UREA
tratto DISCENDENTE
Lez 8 pag 3 (2° sem)
nella porz TERMINALE
SQUILIBRIO OSMOTICO
TRASPORTI ISOSMOLARI
Lez 8 pag 6 (2° sem)
SECREZIONE di ANIONI e CATIONI ORGANICI
- la pompa Na/K-ATPasi crea un gradiente di concentrazione sfruttato per garantire l'entrata di ⍺-chetoglutarato
- così si genera un gradiente che sostiene l'ingresso di anioni organici dall'interstizio verso la cell
- dalla cell si spostano all'interno del lume tramite diffusione facilitata
SECREZIONE di ANIONI ORGANICI
PERMEABILE all'ACQUA e UREA ✅
OSMOLARITA' CRESCENTE ⬆️ ⬆️
- nel primo tratto dell'ansa giunge pre-urina isosmotica con il plasma
= ha un osmolarità di 300mOsm/L - il tubulo si approfonda nella midollare
- incontra dunque un interstizio ad osmolarità crescente
- questa condizione promuove:
- riassorbimento passivo di aqua
→ il 15%-20% dell'acqua filtrata viene riassorbito in assenza di riassorbimento di Na, tramite AQP-1 (NON modulata da ADH) - diffusione dell'urea
interstizio → lume tubulare
tramite A2, trasportatori di urea NON modulati da ADH
- riassorbimento passivo di aqua
- infine
l'osmolarità del fluido tubulare si eguaglia alla osmolarità dell'interstizio
IMPERMEABILE all'ACQUA ❌
PERMEABILE ai SOLUTI ✅
Conti 2 pag 458
Conti 2 pag 459
Conti 2 pag 459
- l'osmolarità del fluido tubulare è min di quella dell'interstizio
- pertanto il fluido è detto ipotonico rispetto all'interstixio
- ragion per cui presenta ancora la potenzialità di essere ulteriormente concentrata
- questi 2 tratti sono il bersaglio dei diuretici dell'ansa
- tra cui troviamo:
- furosemide
- essi agiscono bloccando il riassorbimento massivo di NaCl, evento che ha una duplice effetto:
- diminuire l'osmolarità dell'interstizio
- aumentare molto il vol di urina prodotta
DIURETICI dell'ANSA
Conti 2 pag 459
20% di Na
- l'epitelio riassorbe Na soprattutto attraverso:
- NCC
→ il quale media un simporto Na/Cl
- NCC
- in questo modo l'osmolarità della pre-urina diminuisce ulteriormente
IMPERMEABILE all'ACQUA ❌
PERMEABILE ai SOLUTI ✅
Na nel lume → cell
- le cell principali del tubulo distale presenta nella loro membrana apicale il canale ENaC
- tale canale guida il flusso passivo ed elettrogenico di Na
- tae riassorbimento è regolato dall'attività dell'aldosterone
Conti 2 pag 460
REGOLAZIONE del RIASSORBIMENTO
ALDOSTERONE
ANP
inibice l'attività del canale ENaC
canale ENaC
promuove l'espressione del canale ENaC
- nel DOTTO COLLETTORE
H2O nelle cell → interstizio
- in questo tratto sono presenti acquaporine di tipo 3 e 4 le quali sono presenti nella membrana baso-laterale
- così permettono all'acqua che si trova nelle cell tubulari di fluire verso l'interstizio
Conti 2 pag 462
ACQUAPORINE
- permettono all'urea di passare nell'interstizio
- e mantenere così il gradiente osmotico della midollare
Conti 2 pag 462
TRASPORTATORI dell'UREA
REGOLAZIONE del RIASSORBIMENTO
ADH
⬆️ PERMEABILITA' all'H2O
- aumenta permeabilità del dotto all'H2O
- livelli massimali di ADH inducono la perdita di grandi quantità di acqua lungo la discesa della midollare
- fino al raggiungimento di un equilibrio osmotico tra pre-urina e interstizio
Conti 2 pag 463
- l'iperosmolarità della midollare interna è dovuta al ricircolo dell'urea
MECCANISMI CONTROCORRENTE
MECCANISMO di MOLTIPLICAZIONE per CONTROCORRENTE
- il gradiente osmotico che vige nella midollare renale si crea per 2 caratteristiche delle cell tubulari:
- impermeabilità all'acqua
- intenso tasporto di soluti
- nel tratto DISCENDENTE
- il fluido che imbocca la porz discendente dell'ansa di Henle ha la stessa osmolarità de plasma
= circa 300mosm/L - mano a mano che discende iventa ipotonico rispetto all'interstizio, ad opera dell'azione di NKCC
- il fluido che imbocca la porz discendente dell'ansa di Henle ha la stessa osmolarità de plasma
- nel tratto ASCENDENTE
- qui il liquido tubulare può diventare ulteriormente concentrato
- garantire l'assetto osmotico vigente nela midollare renale
- al fine ultimo di regolare le variazioni di permeabilità dei dotti in relazione ad esigenze funzionali
- = produrre quindi un'urina molto più concentrata del plasma (se necessario)
MECCANISMO di SCAMBIO CONTROCORRENTE
- mantenere il gradiente osmotico creato nell'ansa di Henle
- tramite la disposizione dei vasa recta
- i vasi retti si approfondano nella midollare per irrorare il tubulo renale
- essi dunque attraversano le zone midollari a differente osmolarità
- essi a differenza del tubulo renale presentano una permeabilità sempre uguale e NON regolabile
dunque:
- nel passaggio dalla
midollare EST → mid INT
= ucita di H2O
= riassorb di soluti- i vasi si stanno approfondando incontrando un interstizio la cui osmolarità cresce
- pertanto i soluti presenti nell'interstizio, passano nel sangue per gradiente di concentrazione
- l'acqua invece via via fuoriesce dai vasi
Lez 8 pag 9 (2° sem)
- nel passaggio dalla
midollare INT → mid EST
= riassorb di H2O
= uscita di slt- i vasi risalgono la midollare pertanto contengono sangue ipotonico rispetto all'interstizio
- pertanto per gradiente di concentrazione i soluti tendono a lasciare il plasma per raggiungere l'interstizio
- l'aqcua tende a rientrare nel plasma
- lavora portando:
- fluido tubulare a 200mOsm/L
- interstizio a 400mOsm/L
- esso infatti crea un gradiente tra interstizio e lume tubulare pari a 200mOsm/L
- 200 mOsm/L rappresenta dunque il max gradiente ottenibile dalla max attività del trasportatore triplo
- quindi significa che riassorbe SOLO quella quota di ioni che gli serve per instaurare questo gradiente
TRASPORTATORE TRIPLO
Lez 8 pag 10 (2° sem)
- l'iperosmolarità della midollare esterna è dovuta al trasportatore triplo
Lez 8 pag 9 (2° sem)
RICIRCOLO dell'UREA
- ovvero l'urea viene riassorbita a livello del dotto collettore
- a questo punto all'interno dell'interstizio si sposta verso l'ansa
- a livello della quale passa all'interno di essa
- questo ricircolo porta ad un aumento dell'osmolarità della porz profonda della midollare
- nel GLOMERULO
- l'urea viene filtrata a livello glomerulare
.
- l'urea viene filtrata a livello glomerulare
- nel TUBULO
- successivamente attraversa il tubulo senza possibilità di essere riassorbita
- pertanto
si definisce un incremento della [urea] nel tubulo, a fronte di un continuo riassorb di H2O
.
- nel DOTTO COLLETTORE
- qui sono invece presenti i trasportatori per l'urea
- così essa diffonfe nell'interstizio per gradiente di concentrazione
⬆️ ADH = ⬆️ permeabilità UREA
- la permeabilità del tubulo renale all'urea varia in relazione alla concentrazine di ADH
- la produzione di ADH a sua volta aumenta in condizioni di:
- ipovolemia
- iperosmolarità
- tale meccanismo di regolazione della permeabilità è dovuto al fatto che l'urea è la strategia che il rene utilizza per aumentare l'osmolarità della midollare interna
- evento utile per aumentare l'osmolarità interstiziale
- e infine il riassorbimento di acqua da parte del dotto collettore
600 mOsm/L → 1.200 mOsm/L
- l'urea infatti è responsabile dell'icremento dell'osmolarità interstiziale dal valore di 600mOsm/L al valore di 1.200mOsm/L
- in questo modo l'urina può essere notevolmente più concentrata
- ovvero è possibile espellere lo stesso carico osmotico in un minore vol di acqua
STRATEGIA di AUMENTO del RIASSORIBMENTO di ACQUA
Lez 8 pag 12 (2° sem)
IPEROSMOLARITA' MIDOLLARE INT
NOTA CLINICA ⚠️ ⚠️ ⚠️
Conti 2 pag 472
VASI RETTI
- i vasi linfatici sono responsabili deel drenaggio dell'eccesso di acqua
- la quale tenderebbe a diluire l'interstizio
- l'entità di tale quota di acqua varia in base all'entità del flusso nei vasi retti
- per cui
- aumnto flusso
- aumento acqua residua
- magg diluizione della midollare
- minore potere di concentrazione delle urine
Conti 2 pag 475
Lez 8 pag 9 (2° sem)
⬆️ flusso = ⬇️ riassorb urea
- il riassorbimento dell'urea è influenzato dal flusso urinario
- un magg flusso urnario infatti segnala un minore rilascio di ADH
- la clearance diminuisce (???)
RELAZIONE FLUSSO - RIASSORB UREA
Lez 8 pag 12 (2° sem)
nelle porz più distali del tubulo distale e nel dotto collettore vi sono:
- cell PRINCIPALI
- cell INTERCALATE
esprimono:
- pompe protoniche
- antiporti Cl/HCO3
la loro funzione è:
- eliminare/riassorb l'eccesso di protoni
- rigenerare/eliminare HCO3-
FUNZIONE
- cell intercalate tipo A
→ presentano:- pompe protoniche
→ che aumentano la secrezione di H+
- pompe protoniche
- cell intercalate tipo B
→ presentano:- sambiatore Cl/HCO3
= pendrina
→ quindi aumentano l'escrezione di bicarbonato
- sambiatore Cl/HCO3
Conti 2 pag 461
Lez 9 pag 3 (2° sem)
ACQUA LIBERA
- si intende una quota di acqua libera da souti
- ovvero priva di soluti
- il rene elimina un certo carico di soluti in un certo volume di urina isosmotica con il plasma
- in più, per mantenere l'omeastasi osmotica, può aggiungere o sottrarre acqua libera da soluti all'urina (= modulandone quindi la concentrazione)
Conti 2 pag 433
Lez 9 pag 6 (2° sem)
avviene nel:
- tubulo distale
Conti 2 pag 474
Lez 8 pag 9 (2° sem)
FUNZIONE
FUNZIONE
VASI LINFATICI
Lez 8 pag 9 (2° sem)
CLEARANCE del GLUCOSIO
SOGLIA RENALE
saturazione dei sist di trasporto
- l'andamento della clearance del PAI riflette la saturazione dei sist di trasporto
- se [PAI] NON satura i sist di trasporto
= clearance cost = FPR
→ allora tutto il PAI plasmatico viene secreto interamente nel tubulo e dunque coincide al flusso plasmatico renale
. - se [PAI] satura la capacità dei sist
→ la clearance tende a diminuire perchè NON tutto il PAI plasmatico riesce ad essere eliminato
- se [PAI] NON satura i sist di trasporto
ANDAMENTO della CLEARANCE
vedi QUAD
RIASSORBIMENTO PARACELLULARE
Conti 2 pag 425
RUOLO di Na+
RIASSORBIMENTO del GLUCOSIO
ENTRATA SECONDO GRADIENTE
Conti 2 pag 425
POMPA Na/K
Conti 2 pag 450
FATTORI LIMITANTI
RIASSORBIMENTO degli AMMINOACIDI
∆ PRESSIONE di PERFUSIONE = ∆ P di FILTR
Psist < 80 e Pmedia < 50
- il rene è in grado di autoregolare il tono arteriolare entro certi range di pressine arteriosa
- questo significa che esistono valori soglia al di sotto dei quali il ree NON è in grado di s"salvarsi"
- perciò va incontro a insufficienza renale acuta
- ciò accade per:
- P arteriosa sistolica < 80 mmHg
- P arteriosa media < 50 mmHg
INSUFFICIENZA RENALE
- in realtà l'insufficienza renale è data/seguita dal collasso cardiocircolatorio
- perchè al di sotto di P sist pari a 80mmHg
- il cuore entra in stato di insufficienza
Lez 8 pag 12 (2° sem)
RICIRCOLO dell'UREA
Lez 8 pag 3 (2° sem)
∆ flusso urinario date da
∆ carico Na = ∆ volemia = ∆ pressione arteriosa
OPERATO dal TRASPORTATORE TRIPLO
20% H2O
25% di Na
- clearance normale
- nell'uomo
cl = 95 - 140 mL/min - nella donna
cl = 85 - 130 mL/min
- nell'uomo