=vocazione assistenziale imprese sociali lasciando il posto logiche dell'efficienza, redditività, produttività. Anche competitività spazio in questo mondo di cooperazione e reciproco aiuto: parola d'ordine ultimi anni è, infatti “competizione”. Le aziende del Non-profit accettano donazioni e sponsorizzazioni, o forniscono a loro servizi di tipo. Inoltre tantissime realtà Terzo Settore reinseriscono soggetti svantaggiati lavorare in imprese edili, software houses o industrie manifatturiere allestite interno cooperative stesse. Il Non-profit “professionale” imita logiche del business vero e proprio. Ed è per questo che, andando ricerca dell'efficienza e massimo rendimento dei lavoratori, accadono episodi di mobbing. Quando le aziende Terzo Settore assumono modelli di comportamento aziende capitaliste, gli svantaggi produzione ricadono sui soci-lavoratori, sui volontari, sui portatori di handicap o ex tossicodipendenti che aiutano nel reinserimento lavorativo. Ormai operatori del Non profit regolati da obblighi di prestazione tutto simile a quelli dei lavoratori dipendenti. Vediamo testimonianza di lavoratrice cooperativa: “Dopo arrivata ho fatto assistenza signora anziana a Reggio. Poi signora è morta e suo figlio dovevo lasciare la sua casa. Mi ha trovato lavoro a S..., cooperativa che fa cinture di pelle> alloggio dentro fabbrica, ma io no lavorare dentro la fabbrica, io non dovevo lavorare con gli operai.