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UMANESIMO (XV) - Coggle Diagram
UMANESIMO (XV)
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Arrivo in Italia di intellettuali greci in fuga dai Turchi che minacciano Costantinopoli (cadrà nel 1453)
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PETRARCA: antichi come esempi di morale (lettura diretta dei testi ricopiati durante il Medioevo e riscoperti nelle biblioteche)
fiducia nella RAGIONE umana e sereno godimento dei beni terrestri che l'ascetismo medievale aveva rifiutato
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ARCHITETTURA: Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti (rigorosi principi geometrici e prospettici)
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Dante: ammette il libero arbitrio, ma l'uomo da solo non può salvarsi. Ha bisogno di istituzioni universali. INCIPIT Commedia: l'uomo che tenta da solo il proprio cammino si perde: indispensabile GUIDA soprannaturale
Jacopone da Todi: libero arbitrio e uomo composto di spirito e materia (carne, fonte di inganno e perdizione) è l'unico essere che può peccare
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Marsilio Ficino: filosofo platonico-mistico (contemplazione e idealizzazione di un mondo di pura e fantastica bellezza): l'uomo si trova a metà strada fra cielo e terra
1331-1406: Coluccio Salutati (fiorentino): rinunciare alla contemplazione sterile e partecipare ATTIVAMENTE alla vita civica (umanesimo civile o repubblicano)
XV: principe e mecenatismo: fine partecipazione attive degli umanisti alla vita civile (celebrare il potere della dinastia ospitante)
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A Firenze: Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Botticelli, Poliziano e Pulci. Storici Machiavelli e Guicciardini