GOAL 14 AGENDA 2030
COSA TRATTA?
"LA VITA SOTT'ACQUA"
Conservare e utilizzare in maniera sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
Ha 10 traguardi
ognuno misurato e controllato da un indicatore ciascuno
1-7 Traguardi Risultato
8-10 Mezzi di realizzazione dei traguardi
14.1 Riduzione inquinamento marino
14.2 protezione e ripristino degli ecosistemi
14.3 la riduzione dell'acidificazione degli oceani
14.4 la pesca sostenibile
14.5 la conservazione delle aree costiere e marine
14.6 la fine dei sussidi che contribuiscono alla pesca eccessiva
14.7 l'aumento dei benefici economici derivanti dall'uso sostenibile delle risorse marine
14.a l'incremento delle conoscenze scientifiche
14.b il sostegno ai piccoli pescatori
14.c l'implementazione e l'applicazione del diritto internazionale del mare
QUAL'E' LA SITUAZIONE?
ogni obiettivo nasce da una condizione critica o precaria
l 30% degli habitat marini è stato distrutto
il 30% delle riserve ittiche mondiali sono sfruttate eccessivamente
ogni minuto vengono rilasciate negli oceani 15 tonnellate di plastica
Il 20% di tutte le barriere coralline è stato distrutti irreversibilmente
un ulteriore
24% è a rischio immediato di collasso
Circa un milione di uccelli marini, 100.000 mammiferi marini, e un numero indeterminato di pesci vengono danneggiati o muoiono annualmente
presenza in quantità colossali ed indeterminate di microplastiche
ambienti costieri
fenomeno globale dovuto all’inquinamento e all’eutrofizzazione costiera
perdita in proiezione del 20% di tutti i grandi ambienti costieri
la biodiversità marina è attualmente in declino al livello globale
estinzioni, invasioni, ibridazioni e riduzione della quantità di esemplari di ogni specie
presenza umana in crescita in prossimità di oceani e mari
A causa dei carboni assorbiti, l'acqua del mare diventa più acida e i suoi livelli di pH diminuiscono notevolmente. L'acidificazione degli oceani mette in pericolo le barriere coralline e altre specie, con ripercussioni sulla catena alimentare marina
Gli oceani attenuano l'impatto dei cambiamenti climatici e assorbono circa il 23% delle emissioni annuali di varie forme di carbonio, la più preoccupante delle quali è l'anidride carbonica
in Italia
Qualità angiosperme nel mare mediterraneo:
18% sufficiente
58% buona
29% elevata
qualità macroalghe nel mar mediterraneo
19% sufficiente
39% buona
42% elevata
Indicatore che stima le quantità di impianti e produzioni do imprese ittiche
1994-2001 225.000 impianti acquaculture
2001-2004 225.000 -125.000 impianti acquaculture
2004-2006 125.000- 160.000 impianti acquaculture
3006-2020 160.000 impianti acquaculture
Indicatore quantità di rifiuti e relativa qualità dell'ambiente
2015 460 x m^2
2016 408 x m^2
2017 430 x m^2
2018 462 x m^2
2019 413 x m^2
2020 311 x m^2
2021 273 x m^2
2022 303 x m^2
COSA E' GIA' STATO FATTO?
Nel 2020
Il Presidente dell’ISPRA ha sottoscritto la lettera aperta della piattaforma internazionale Source-to-Sea che sostiene lo sviluppo sostenibile dell’oceano e che verrà presentata ufficialmente alla conferenza internazionale sull’oceano del prossimo anno
I dibattiti aperti dalla Source-to-Sea vengono discussi per incitare le Nazioni del mondo a tutelare gli oceani, i corsi dei fiumi che sfociano in mare.
E' rivolto però anche ai semplici cittadini, politici, ricercatori, rappresentanti economici
CHI SE NE OCCUPA IN ITALIA?
L'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) che, peraltro è il membro italiano dell'iniziativa Source-to-Sea
obbiettivo raggiungimento 30% aree protette
ci sono stati dei progressi irrisori dal 2010 al 2019
2010 1,61%
2012 1,64%
2019 1,69%
per alcuni target dell'obiettivo in questione sono già state emanate delle leggi
14.1 - il PNNR prevede uno stanziamento di 400 mln con lo scopo di avere il 90% dei sistemi marini e costieri mappati e monitorati e almeno il 20% restaurati
14.2 - Con Legge 1° giugno 2021, n. 90 è stato sentenziato che si provveda alla conservazione dei cetacei del Mar Nero, del Mar Mediterraneo
14.4 - Vige la stessa situazione d'azione del target 14.1
14.5 - Legge di bilancio 2021 prevede di incrementare di 3 mln per l'autorizzazione di spesa prevista al fine di garantire il funzionamento e la gestione delle aree marine
14.c - La legge 14 giugno 2021, n. 91 stabilisce a chi appartengono e spetta tutelare le zone marine localizzate tra i confini di due nazioni. I limiti sono di genere esclusivamente ambientale e di tutela poichè tutte le forme di depositari sui suoli marini vengono depositati secondo altre leggi di accordo tra stati
Nel 2022
Protetto dalla Rete Natura 2000 il 13,4% dell’area marina
, Il 10,6% delle aree marine sono tutelate, in linea con il target 14.5 e
con gli obiettivi della conservazione della biodiversità (Aichi Biodiversity Targets).
Al limite della sostenibilità riguardo gli stock ittici (80,4%). La quantità di pesce che sbarca dalle grandi navi peschereccio diminuisce considerevolmente: fatturati e ricavi diminuiscono del 25%
Nel 2021
l’88,1% delle acque di balneazione è di qualità eccellente e il 97,4% rispetta
gli standard minimi, previsti dalla Direttiva UE sulla Balneazione
FATTI INFORMATIVI
Gli oceani coprono i tre quarti della superficie terrestre, contengono il 97% dell’acqua presente sulla Terra e rappresentano il 99% di spazio, in termini di volume, occupato sul pianeta da organismi viventi
Più di 3 miliardi di persone dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il loro sostentamento
A livello globale, il valore di mercato stimato delle risorse e delle industrie marine e costiere è di 3 mila miliardi di dollari annui, ovvero circa il 5% del PIL globale
Gli oceani contengono approssimativamente 200.000 specie identificate, ma i numeri reali potrebbero aggirarsi rientrare nell’ordine dei milioni
Gli oceani assorbono circa il 30% dell’anidride carbonica prodotta dagli umani, mitigando così l’impatto del riscaldamento globale sulla Terra
Gli oceani rappresentano la più grande riserva di proteine al mondo, con più di 3 miliardi di persone che dipendono dagli oceani come risorsa primaria di proteine
Le industrie ittiche marine danno impiego, direttamente o indirettamente, a più di 200 milioni di persone
I sussidi per la pesca stanno contribuendo al rapido esaurimento di numerose specie di pesce, e stanno impedendo azioni fini a salvare e ripristinare le riserve ittiche globali e gli impieghi ad esse collegati
Il 40% degli oceani del mondo è pesantemente influenzato dalle attività umane, il cui impatto comprende l’inquinamento, l’esaurimento delle riserve ittiche e la perdita di habitat naturali lungo le coste.
COSA SI PUO' FARE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET?
Target 14.1
effettuare una scrupolosa raccolta differenziata
utilizzo di sachetti di plastica biodegradabili
Preferire bevande alla spina a quelle in bottiglia
scegliere prodotti imballati in carta piuttosto che quelli in plastica
Evitare o ridurre il consumo di bicchieri, piatti e posate usa e getta.
Non disperdere mozziconi di sigarette (ad oggi 4,5 mln)
Ridurre le emissioni di anidride carbonica
principale protagonista dell'acidificazione degli oceani
Raccogliere i rifiuti in spiaggia
Target 14.3
Per contrastare l’acidificazione dei mari sarebbe possibile spargere nel mare sostanze alcaline, in grado di aumentare il pH del mare e allo stesso tempo aumentare la velocità di rimozioni di CO2. Questa è una tecnica chiamata “ocean alkalinization” o “ocean liming”.
proiezione dell'acidità futura (2050-2100) del mar Mediterraneo
Target 14.4
per contrastare i metodi di pesca più impattanti ed utilizzati in tutto il mondo come la PESCA A STRASCICO (che distrugge migliaia di kilometri di fondale ogni giorno) si è iniziato ad adottare altri sistemi di pesca, classificabili come sostenibili:
i più utilizzati sono la maricoltura, che consiste nell’allevamento in mare delle specie marine, e l'acquicoltura, che si svolge in vasche artificiali.
Quest’ultima, rispetto alla precedente, non si limita alla raccolta di pesci, ma interviene con l'aumento della specie tramite una riproduzione controllata.
Target 14.5
ACQUACULTURA
L'innalzamento dei mari dovuti allo scioglimento dei ghiacciai erode e rovina gli ecosistemi e ambienti costieri.
alcuni studiosi hanno constatato che il costo per la protezione globale delle città soggette al problema dell'innalzamento dei mari sarebbe di 50 Mrd
dunque sono cominciati degli studi per trovare delle soluzioni efficaci e sostenibili.
una possibile soluzione è stata pensata recentemente (2022) ovvero: la vegetazione marina potrebbe offrire una protezione naturale contro l’erosione e le inondazioni delle aree costiere,
PESCA A STRASCICO
SITOGRAFIA
link siti
link foto:
vedere link posizionati sotto le immagini
Entro la fine del secolo, è probabile che il 99% delle barriere coralline subisca uno sbiancamento così grave da provocare la morte dei coralli. Perdere tutte le barriere coralline sarebbe una tragedia, poiché ospitano il 25% di tutta la vita marina
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