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Le mutazioni, il miglioramento genetico - Coggle Diagram
Le mutazioni
le mutazioni geniche
effetti prodotti
sono di carattere morfologico
si dividono in:
spontanee
senza causa nota, con bassa freq
mutageni
freq + elevata
presenti agenti responsabili
verificate per cambiamento sequenza
e numero nucleotidi del DNA
se interessano i gameti
o cellule che li producono
sono mutazioni ereditarie
mutazioni puntiformi
sostituzione di un singolo nucleotide
si verificano per:
sostituzione
deiezione
aggiunta
possono essere a livello:
livello cromosomico
segmenti di cromosomi
caratteri funzionali
livello genico (puntiformi)
modificano i geni
variazione di 1 fenotipo
livello genomico
il numero dei cromosomi
assetto del materiale ereditario
le mutazioni cromosomiche
vengono modificati
interi segmenti del cromosoma
formeranno cromatidi
non comportano modificazioni morfologiche
ma funzionali
sterilità degli ibridi
modificazioni cromosomiche possono riguardare:
numero geni nel cromosoma
segmento eliminato o ripetuto
posizione dei geni
segmento cromosomico si inverte di 180
possono essere:
dominanti
interessano allele dominante
recessive
allele recessivo
altra distinzione:
spontanee
insorgono in condizioni normali
verificano a livello cell somatiche
risultano letali
non si trasmettono alla prole
indotte
guidate dall'uomo
per necessità di ottenere organismi o cell mutanti
le mutazioni genomiche
più frequenti nei vegetali
quando c'è assortimento
cromosomi omologhi migrati
variando n di cromosomi varia quantità materiale ereditario:
aneuplodia
aumento o diminuzione di uno o più cromosomi
poliploidia
moltiplicazione o dimezzamento di tutti i cromosomi
improvviso cambiamento
materiale ereditario
cambiamento organismo
ovvero mutante
il miglioramento genetico
la selezione
dei riproduttori
di interesse economico
caratteri qualitativi
quantitativi
nei vegetali
intensità di un carattere interessati
piante autogame
piante allogame
a propagazione vegetativa
inincrocio
ottenere nuove varietà
esoincrocio
apposto che omozigosi
ibridazione
ripristino con esoincrocio
eterozigosi
sostituzione geni
eterosi
distinti in:
ibridi a due vie
due linee pure
a quattro vie
a tre vie
F1 con linea pura
ibridazione interspecifica
mutagenesi
modificare geneticamente
sfruttando variabilità naturale
mutagenesi naturali
producendo forme mutate
mutagenesi indotta
le risorse genetiche
la variabilità genetica
livello primario
varietà primitive
secondario
selvatiche
terziario
progredite
conservazione
metodi conservazione:
criterio evolutivo
statica
colture in vitro
crioconservazione
collezioni in campo
di frammenti di DNA
banche dei semi
dinamica ex situ
collezioni in campo
rimboschimenti
in situ
aree protette
riserve di biodiversità
germoplasma vegetale