già da bambino si rileva un prodigio: riesce a tradurre testi antichi, compone in italiano e latino, ha una memoira formidabile, però il rapporto con i genitori non è dei migliori: perciò l unico suo sfogo è lo studio: impara greco, latino, ebraico, francese, si dedica alla filologia e lala poesia, ma tutto questo studio lo segna nel corpo e nello spirito: inizia ianfatti ad avere problemi alla schiena alla vista e così sacrifica un po' della sua giovinezza. L'anno di svolta è il 1816 in cui decide di abbandonare l erudizione per dedicarsi totalmente al bello e scrive lo Zibaldone un enomre diario a cui affida appunti, progetti e riflessioni
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Dall'età di 11 anni studiò da solo, imparando il greco, il altino il fracnese e l'ebraico.
La vista si indebolì e la schiena si deformò, ma Leopardi acquisì una cultura vastissima