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L'ANARCHIA MILITARE - Coggle Diagram
L'ANARCHIA MILITARE
Massimino il Trace (235-238)
eletto imperatore
dai soldati che uccisero Alessandro Severo
ufficiale dell'esercito
senato gli oppose (238)
Pupieno e Balbino
uccisi dai pretoriani
2 Gordiani
subito uccisi da legioni africane
successore: Gordiano III (238-244)
ucciso in battaglia contro i parti
Filippo l'Arabo (244-249)
pace con i
Sasanidi
e contrastò i goti
sconfitto da:
Decio (249-251)
massima crisi per l'impero
tentò di sistemare l'autorità imperiale
nemici esterni
nemici interni
CRISTIANI
li colpì con
PERSECUZIONI
fase caotica (251-253)
ma si oppose:
Valeriano (253-268)
politica anticristiana
nuovi editti
divise il regno in
orientale
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occidentale
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inizio III secolo
difficoltà di controllo del confine (
limes
)
Danubio
GOTI
Reno
FRANCHI, SUEBI, ALAMANNI
dal Mar del Nord al Mar Nero
confine orientale
PARTI
vera problematica dei romani
da
sempre
diverse sconfitte, che culminarono a
Misiche
costretti ad una
PACE UMILIANTE
tributi ai sasànidi
Sasànidi
conquistarono il potere
divennero violenti con:
il re
Sapore I
(241-272)
politica espansionistica
l'esercito prese un peso dominante
necessario
per la sopravvivenza dell'impero
CRISI ISTITUZIONALE
(235-284)
successione di 28 imperatori
tutti di
estrazione militare
elargizioni ai soldati
eserciti eleggevano un imperatore e lo eliminavano
se ottenevano ciò che speravano
imposti dall'esercito
IL CRISTIANESIMO
diffuso principalmente nelle classi dirigenti
fu oggetto di persecuzioni
tra cui la
chiesa
successivamente
ci fu riconoscimento delle
comunità cristiane
IMPERATORI ILLIRICI
(268-269)
molte popolazioni penetrarono nel limes
oriente
persiani
Anatolia e Siria
regno Palmira
Palestina e Egitto
occidente
goti
alamanni
vandali
franchi
la riscossa partì
dall
'Illiria
(Balcani occidentali)
AURELIANO
si concentrò bella difesa del
limes
ripristinò l'integrità territoriale
costruì le
mura aureliane
segno della vulnerabilità romana
governò dal 270 al 275