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Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato -…
Meriggiare pallido e assorto
Composto nel 1916, risulta il più antico della raccolta.
Personaggio rappresentato dal poeta
Viene descritto un momento di sospensione assoluta in un paesaggio arido, gli elementi descritti propongono il motivo dell'aridità.
Il motivo viene descritto come emblema oggettivato di una condizione esistenziale prosciugata e svuotata.
Rapporto tra uomo e personaggio
Il paesaggio non si apre all'uomo; vive in se stesso chiuso in una realtà incomunicabile.
Il sole è una luce che stordisce indebolendo la facoltà dei sensi.
di qui uno un tentativo di ascoltare e comprendere il travaglio della vita che resta indecifrabile.
Oggetti che esprimono il sentire
La muraglia con i cocci vetro rappresenta l'ostacolo dopo il quale vi è la verità irraggiungibile.
Soluzioni formali
Evidente ricerca di suoni aspri e stridenti come gli schiocchi; inoltre ricorre ad unione di consonanti. Il discorso è affidato ad un'esposizione di oggetti che rappresentano gli emblemi della condizione esistenziale.
Spesso il male di vivere ho incontrato
Composta nel 1924
L'indifferenza
in opposizione al male di vivere per Montale vi può essere solo un bene: l'atteggiamento di distacco e indifferenza che assume la divinità.
Nel primo verso il poeta descrive la condizione del "male di vivere" rendendola una presenza reale, essa non viene evocata attraverso un procedimento metaforico ma si identifica negli emblemi in cui si incarna il dolore.
Il malessere esistenziale prende corpo nella realtà.
Parallelismo tra le strofe
ai tre emblemi del male si contrappongono con parallelismo tre oggetti che rappresentano il bene, essi sono: la statua, il falco e la nuvola.
vi è una contrapposizione di due termini antitetici che concludono le strofe: stramazzato e levato.
Stramazzato indica un movimento dall'alto verso il basso.
Mentre levato presuppone un movimento inverso.