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Le Odi (Orazio latino) - Coggle Diagram
Le Odi (Orazio latino)
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nelle Odi i temi partono da spunti ripresi direttamente dai lirici greci la tecnica di Orazio è quella della citazione di un celebre brano antico
nella poesia delle Odi prevalgono i quadri brevissimi, prevalgono i toni rapidi dell'esortazione, dove la struttura argomentativa hanno largo spazio
l'amore è molto rilevante nelle Odi, e hanno una sola stagione (quella della giovinezza) e il poeta si presenta come uno che ormai ha superato quella età, l'Orazio delle Odi non ha rinunciato alle attrattive dell'amore, ma sa guardare esse con rassegnazione se non con rimpianto e malinconia
nelle Odi compare anche l'inno d'invocazione rivolto a una divinità, gli dei vengono invocati tanto per motivi legati alla vita della comunità
poi c'è anche il Carmen saeculare strutturato come inno di invocazione ad Apollo e a Diana, protettori di Roma. Doveva essere cantato da due Cori: uno di vergini e l'altro di ragazzi casti
in occasione dei "Ludi saeculares" indetti da Augusto, questo canto doveva invocare su Roma i doni delle due divinità: rafforzamento della potenza e dello splendore della città, favore della natura e fertilità, fine delle guerre, protezione di Augusto
nei libri 3 e 4 dove Orazio mostra un maggiore interesse per le tematiche civili, la sua poesia sembra salire verso un registro maggiore più alto, e la funzione di vates ( figura poetica ispirato divinamente e profetico) sembra legarsi al compito di celebrare la grandezza di Roma
il tema politico che tocca Orazio è quello della guerra civile, però già alla fine del 1 e 2 libro le guerre civili sono un ricordo, mentre i temi politici che adesso si impongono sono di diversa natura, legati al progetto ideologico augusteo
Orazio (nel 3 libro dove c'è il ciclo delle 6 ampie odi romane) assume il ruolo del poeta sacerdote delle Muse, che ha il compito di esaltare la grandezza di Roma, sia pronunciando i valori tradizionali, sia manifestando la divinità di Augusto
nel 4 libro i contenuti civili si fanno dominanti e più convinti, Orazio usa un tono più elevato per cantare Augusto (le sue vittorie)
nelle odi c'è un atteggiamento di rassegnazione verso lo scorrere del tempo ma allo stesso tempo affronta la situazione con calma, Orazio tratta situazioni concrete riflettendo sull'esistenza dell'uomo, mai perdendo un tono sereno
la saggezza che vuole trasmettere consiste nel far capire che bisogna rimanere padroni di se stessi e dei propri desideri senza affannarsi per le proprie paure (la paura della morte)
nelle odi torna l'incitamento ad approfittare delle occasioni che la vita offre: specialmente dei piaceri della giovinezza e dell'amore, Orazio raccomanda di mantenere un atteggiamento di equilibrio assicurato da una condizione di mezzo (l' aurea mediocritas)
nelle Odi si ha spesso l'impressione che il gusto per le cose semplici con cui Orazio si unisce al banchetto con gli amici sia la migliore sintesi dell'atteggiamento che egli raccomanda di tenere verso la vita
le sedi lontane dalle città sembrano ancora più godibili per avere la serenità, ad esempio nella villa sabina o nel ritiro di Tivoli. Sono luoghi che si identificano come sedi ideali di tranquillità