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il DNA - Coggle Diagram
il DNA
Durante la replicazioni possono avvenire errori, ma le cellule hanno almeno tre meccanismi di riparazione:
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La scoperta del materiale ereditario iniziò con l’identificazione della nucleina, ma richiese numerosi studi per individuare la composizione e la struttura del DNA.
Griffith scoprì che una sostanza contenuta in cellule batteriche morte trasformava geneticamente altre cellule vive e la chiamò fattore di trasformazione.
Partendo dall’esperimento di Griffith, Avery dimostrò che la molecola in grado di indurre la trasformazione batterica era il DNA degli pneumococchi virulenti e non una proteina.
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Gli studi dei biofisici Franklin e Wilkins, con la cristallografia a raggi X, permisero di individuare la struttura del DNA.
Gli studi di Chargaff aggiunsero un importante tassello alla scoperta della composizione chimica del DNA. In tutte le specie, la quantità di adenina è uguale alla quantità di timina (A = T) e la quantità di guanina è uguale alla quantità di citosina (G = C).
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La molecola del DNA è costituita da due catene polinucleotidiche appaiate tra loro, che formano una doppia elica.
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L’esperimento di Kornberg dimostrò che per sintetizzare nuovo DNA sono sufficienti i nucleotidi, la DNA polimerasi e un filamento stampo.
La replicazione del DNA prevede la separazione dei filamenti del DNA stampo e l’allungamento dei filamenti neosintetizzati per aggiunta di nucleotidi all’estremità 3’.
Il DNA si replica solo in presenza di un grosso complesso di replicazione costituito da diverse proteine con funzioni differenti. Molte di queste proteine sono enzimi, come l’elicasi che denatura i due filamenti del DNA.
Il complesso di replicazione avvia la sintesi di nuovo DNA a partire da un punto specifico della sequenza chiamato ori. Da questo punto il DNA comincia a svolgersi in due forcelle di replicazione distinte, che faranno entrambe da stampo ai nuovi filamenti.
Le DNA polimerasi aggiungono un nucleotide per volta all’estremità 3’ e questo comporta che la sintesi del filamento lento proceda in modo discontinuo. I segmenti discontinui sono chiamati frammenti di Okazaki.
Nella maggior parte delle cellule, i cromosomi si accorciano a ogni replicazione. Per questo, in molti eucarioti le estremità dei cromosomi portano sequenze ripetitive chiamate telomeri.