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L'Italia degli anni 60 e 70 - Coggle Diagram

- - - - nella crescita economica una spinta importante venne dall'inserimento del MEC: grazie all'abolizione delle barriere doganali, la percentuale di merci esportate nei paesi della CEE passò 35,5%
        
        tra il 1958 e il 1963 lo sviluppo del paese fece un salto ulteriore. Furono gli anni del boom economico. Con la crescita economica del paese migliorarono le condizioni di vita della popolazione
        
        furono propio i bene di consumo il motore trainante dello sviluppo: alla fine degli anni 60 l'Italia divenne il terzo produttore mondiale di frigoriferi, e il maggior produttore di lavatrici e lavastoviglie
        
        Ma i due principali strumenti del cambiamento dello stile di vita degli italiani furono le automobili e la televisione (FIAT)
        
        lo sviluppo avvenne non senza squilibri. In primo luogo si ampliava l'atavica distanza fra Nord e Sud; in secondo luogo, mentre cresceva l'industrializzazione, molto limitata rimaneva la modernizzazione delle attività agricole. Conseguenza della crescita delle industrie settentrionali e del depauperamento delle campagne fu l'aumento della manodopera proveniente dalle terre meridionali, mentre non cessò l'emigrazione verso altri paesi
- - - - la sostituzione del PLI con il PSI come alleato di governo non fu accettata da tutte le componenti della DC e dalle altre forze politiche
        
        In Italia non poteva nascere un governo appoggiato dalla destra (DC si rafforzò la componente che riteneva come pericoli della democrazia, i comunisti ma anche la destra neofascista), nel 1962, Moro sostenne la necessità che la DC potesse guidare il paese e sbloccare la democrazia italiana, dirigendosi verso al PSI le basi del governo . Si arrivò così alla formazione del primo governo di centro-sinistra
        
        durante questo governo furono attuate alcune riforme: la nazionalizzazione dell'industria elettrica con la nascita dell'Ente nazionale per l'energia elettrica (ENEL) e la scuola media unificata
        
        Morò riuscì a costruire un governo di centro sinistra "organico", che vedeva il pieno coinvolgimento del PSI (dicembre 1963)
        
        nell'estate 1964, la democrazia italiana visse una crisi gravissima con il tentativo di colpo di Stato organizzato dal generale Giovanni De Lorenzo, il cosiddetto "Piano Solo", poiché prevedeva la partecipazione della sola Arma dei carabinieri. Il piano non fu messo in opera, ma nei fatti condizionò il governo verso una svolta moderata.
- - - - Le prime proteste non si rivolsero solo contro l'inadeguatezza delle strutture, ma soprattutto contro i metodi e i contenuti ritenuti avulsi dai problemi della società moderna (scuola "classista"
        
        Nella primavera dl 1968, in concomitanza con quella di altri paesi, la contestazione esplose: la contestazione assunse un carattere dirompente, mettendo in discussione non solo la scuola e l'università, ma anche il mondo borghese, l'ipocrisia e il confromismo, le istituzioni, lo Stato e il sistema
        
        il movimento degli studenti inizialmente unitario, si divise in diversi gruppi: potere operaio, lotta continua e Avanguardia operaia al Movimento studentesco di Milano
        
        Il PCI man mano che in questa si rafforzavano le posizioni più ostili alla sinistra tradizionale, assunse un atteggiamento critico, fio al netto dissenso
        
        alla protesta studentesca seguirono nel 1969 le lotte degli operai, che si svolsero nelle principali fabbriche con la partecipazione degli stessi studenti. La fase culminante si ebbe in autunno con gli scioperi e le manifestazioni organizzati dai sindacati metalmeccanici, che rivendicavano l'aumento retribuito uguale per tutti
        
        da queste lotte derivò, lo Statuto dei lavoratori. Il 1969 si chiuse tragicamente: il 12 dicembre una bomba esplose alla Banca dell'agricoltura a Milano provocando 17 morti e Devine di feriti
        
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- - - - per quanto riguardava la parità nel mondo del lavoro, solo nel 1963 era stata introdotta la legge che permetteva alle donne l'accesso a tutte le cariche
        
        cambiamenti significativi avvennero relativamente all'uguaglianza tra uomo e donna nell'istituzione familiare: nel 1 dicembre fu approvata la legge che istituiva il divorzio e che verrà confermata con il referendum del 1974
        
        un altro versante dell'impegno del movimento femminista fu quello relativo alla maternità consapevole e all'interruzione volontaria della gravidanza
        
        dalle conquiste di questi anni e dalle più complessive evoluzioni della società derivò un aumento della presenza femminile sia in ordine dell'istituzione sia nel mondo del lavoro
        
        Questo impegno portò alla legge del 1978 e all'abolizione dei manicomi in Italia
- - - - la DC si orientò allora verso un governo monocolore, senza l'appoggio dei socialisti. Il quadro politico era però destinato ne giro di qualche anno. Importanti sviluppi ci furono nel PCI, del quale era divenuto segretario Erico Berlinguer, che elaborò una linea politica di apertura verso i cattolici a livello nazionale e di distacco dall'Unione Sovietica a livello internazionale
        
        secondo Berlinguer non sarebbe stato sufficiente un governo composto dai partiti di sinistra, ma era invece necessario crearne uno che coinvolgesse tutte le componenti democratiche e popolari del paese, comunisti, socialisti e i cattolici
        
        nel contesto della crisi economica internazionale, Berlinguer sottolineò, il compito che doveva svolgere l'Europa occidentale per il raggiungimento della distensione
        
        nel corso di quegli anni il PCI, allontanandosi sempre di più dal modello di socialismo sovietico, per mezzo del suo segretario arrivò a sostenere che il socialismo sovietico doveva essere costruito nella democrazia e con la garanzia delle libertà personali e della pluralità dei partiti
        
        dal punto di vista economico, il paese fu travolto dalla crisi internazionale del 1971 e del 1973. Le spese per l'energia triplicarono e l'inflazione crebbe a ritmi vertiginosi
        
        in questo contesto, e nel crescendo della violenza terroristica, il contrasto tra le forze politiche si fece più aspro in occasione del referendum proposto da un comitato di cattolici per abrogare la legge sul divorzio
        
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- - - - gli scontri erano sempre più frequenti e spesso si concludeva con la morte di poliziotti o di manifestanti
        
        non cessarono le azioni delle organizzazioni della destra eversiva, le quali- a differenza del terrorismo rosso, che colpiva singoli individui- utilizzarono le stragi come arma per destabilizzare il quadro politico
        
        gli anni più segnati furono quelli fra il 1977 e il 1978. Di fronte al crescere della violenza, Berlinguer chiese maggiore coinvolgimento del PCI nel governo, e Moro lavorò in questa direzione, ma il suo partito non era compattamente convinto
        
        dopo le dimissioni del governo Andreotti ai primi del 1978, seguirono incontri riservato fra Moro e Berlinguer e fra i partiti della maggioranza
        
        si arrivò alla nascita di un nuovo esecutivo presieduto da Andreotti, simile al precedente e del quale i comunisti continuavano a non fare parte. La mattina in cui Andreotti doveva presentarsi alle Camere, il 16 marzo 1978, un comando delle BR rapì Aldo Moro, uccidendo i 5 uomini di scorta
        
        chiuso in "un carcere del popolo", Moro fu processato dai suoi carceri, con l'accusa di essere il "teorico" e lo "stratega" indiscusso di quel regime democristiano che da trent'anni opprime il popolo italiano
        
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- - - - questo farà sì che si verrà a determinare da parte di gruppi dirigenti e di partiti politici una sorta di "doppia lealtà", da un la to verso il proprio paese e, dall'altro verso uno schieramento internazionale
        
        la centralità degli anni 70 è ribadita da una vasta ricerca, frutto della collaborazione di istituzione di diversa ispirazione politica