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La crisi economica degli anni 70. Il medio oriente e il fondamentalismo…
La crisi economica degli anni 70. Il medio oriente e il fondamentalismo islamico
L'Europa il Giappone 1
Negli anni 70 i rapporti internazionali erano cambiati e gli Stati Uniti avevano cominciato a perdere la loro centralità per la presenza dell'Europa occidentale e il Giappone
nel decennio precedente, dopo l'istruzione del Consiglio d'Europa a Strasburgo (1949), aveva preso avvio il processo di integrazione europea (per un'Europa libera e unita, di Altiero Spinelli, con Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni del 1941)
Il primo passo verso la costruzione di un'Europa unita fu compiuto nel 1951 con la costruzione della CECA, con la quale Francia, Germania Ovest, Italia insieme al Belgio, Olanda e Lussemburgo si impegnavano a mettere in comune le risorse siderurgiche e carbonifere
poi con il Trattato di Roma, i sei paesi stabilirono la nascita della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) e delle Comunità economica europea (CEE), per la promozione e l'attuazione del Mercato europeo comune (MEC)
pur rimanendo nell'ambito dell'alleanza occidentale, la nascita di un'Europa come si poneva come controllare l'egemonia degli Stati Uniti
un vecchio continente fu de Gaulle a svolgere una politica autonoma rispetto agli USA. Poi il successore fu il figlio, Georges Pompidou, a mutare l'atteggiamento del paese nei confronti della politica europea
nel gennaio 1973 la Gran Bretagna aderì alla CEE e con l'ingresso di Irlanda e Danimarca. La G:B, ella quale si avvicendarono governo conservatori e governi laburisti, e dove nel 1952 iniziò il lungo regno di Elisabetta II, era stata presa principalmente dai problemi conseguenti alla decolonizzazione e al suo Medio Oriente
Nel dicembre 1972 le due Germanie firmarono un trattato che pose le basi per il reciproco riconoscimento. In questi anni la Germania federale era stata segnata da gravi episodi di terrorismo, a opera del gruppo amaro-comunista della Rote Armee FraKtion (RAF)
il processo di integrazione europea conobbe un ulteriore sviluppo a metà degli anni 70 a seguito della fine delle dittature fasciste che ancora sopravvivevano in Portogallo, Spagna e Grecia
In Portogallo la crisi del regime avvenne per la spinta proveniente dall'impero coloniale, che da anni era soggetto alla guerriglia dei movimenti indipendentisti e che il governo continuava a voler mantenere nonostante la contrarietà di parte dello stesso esercito
In Spagna, gli ultimi anni del franchismo furono caratterizzati dall'incremento delle azioni del terrorismo basco dell'ETA, il regime finì con la morte di Francisco Franco
In Grecia il regime e i colonelli si disgregò in seguito all'aggravamento della situazione politica interna, conseguente al conflitto con la Turchia per la questione cipriota: nel luglio 1947 il governo greco aveva tentato di rovesciare quello di Cipro (poi si svolse un referendum e nel 1979 divenne una Repubblica)
per quanto riguardava il Giappone, la cui ripresa, si era realizzata sotto il controllo americano, a partire dal 1960 esso conobbe uno sviluppo economico eccezionale, concentrato sui beni di esportazione e nei settori dell'elettronica e dell'informatica
Gli Stati Uniti la crisi del dollaro, la fine della Guerra del Vietnam 2
il repubblicano Richard Nixon, caratterizzò la sua presidenza da una parte combattendo il radicalismo di sinistra, dall'atra avviando un'intensa attività diplomatica sul fronte dei conflitti internazionali
un ruolo centrale fu svolto dal consigliere Henry Kissinger; gli USA dovevano prendere atto di una realtà diversa con la quale interagire
la diplomazia americana si rivolse verso la Cina che si trovava in un crescente isolamento internazionale a seguito della rottura con l'Unione Sovietica
al tempo stesso proseguirono i colloqui americani con l'Unione Sovietica: con la visita di Nixon a Mosca, nel maggio 1972 fu firmato il primo Trattato per la limitazioni delle armi nucleari
il versante più complesso rimaneva il Vietnam. Con la mediazione di Kissinger ripresero le trattative a Parigi e si arrivò agli accordi che stabilirono il cessata l fuoco, il ritiro delle forze statunitense, la formazione di un governo di coalizione nel Vietnam del Sud. La guerra finì però con l'invasione nord-vietnamita del Vietnam del sud. Il paese fu unificato e il 2 luglio 1976 fu proclamata la Repubblica socialista del Vietnam
andati via gli americani, la penisola indocinese divenne luogo fra URSS e Cina
alla fine del 1978, il Vietnam invase la Cambogia. La Cina reagì scatenando un'offensiva militare contro iò Vietnam nelle zone settentrionali del paese. Con il ritiro delle truppe vietnamite non cessò, tuttavia la guerra civile tra diverse fazioni in Cambogia
Negli Stati Uniti, le spese del conflitto in Vietnam, insieme a quelle per lo Stato sociale, avevano provocato rilevante crisi economica, resa più acuta dalla concorrenza sul mercato internazionale dell'Europa e del Giappone. Queste difficoltà indussero Nixon a sospendere la convertibilità del dollaro in oro
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I colpi di stato in Cile e in Argentina 3
In America Latina negli anni 70 furono caratterizzati dal persistere di regimi militari e dall'avvento delle nuove dittature in Cile e in Argentina
Nel novembre 1970 una coalizione di sinistra portò alla presidenza del Cile il socialista Salvador Allende
il governo attuò la riforma agraria, la nazionalizzazione delle miniere di rame appartenenti e società nord-americane, una parziale nazionalizzazione delle banche e avviò quella della compagnia telefonica
sul fronte interno, il governo cileno dovette fronteggiare sia l'opposizione dei democristiani e delle destre, sia quella dell'estrema sinistra che chiedeva provvedimenti più radicali; nelle Forze armate, intanto, si rafforzavano i militari golpisti, sostenuti dai servizi segreti americani
all'alba dell'11 settembre 1973 i militari golpisti entrarono in azione. Quando iniziò il bombardamento del palazzo presidenziale della Moneda, Allende si uccise
La giunta militare con a capo il generale Augusto Pinochet, sciolse il Parlamento e dichiarò illegali i partiti politici di sinistra, abolì la Costituzione, eliminò con inaudita ferocia l'opposizione
nel 1989 furono indette libere elezioni i cui si affermò il democristiano Patricio Aylwin, che guidò la difficile transizione verso la democrazia
In Argentina, per far fronte alla guerra civile, i militari al potere avevano richiamato in patria, all'inizio degli anni 60, il leader populista Peròn
eletto presidente, Peron mise al bando gruppi rivoluzioanari e restaurò l'ordine, ma morì l'anno seguente, lasciando la successione alla terza moglie, Isabelita Martinez
nel 1967 fu destituita da una giunta militare, guidata dal generale Jorge Rafael Videla, che instaurò una feroce dittatura
di fronte al crescere dell'opposizione interna, all'acuirsi delle crisi economica e dell'inflazione, e alle critiche dell'opinione pubblica internazionale, i generali furono indotti a cercare nuovi consensi usando l'arma della guerra patriottica
nell'aprile 1982 la giunta militare cercò di imposserarsi con la forza delle Isole Falkland, nell'Atlantico sud-occidentale appartenenti alla G.B ma rivendicate dall'Argentina. La pronta reazione britannica portò, nel giro di due mesi e mezzo, alla sconfitta dell'Argentina e alla fine del regime
nel 1983, si svolsero le prime elezioni libere e fu eletto presidente Raul Ricardo Alfonsin, del partito radicale
Solo con la presidenziale di Nestor Carlos Kirchner (2003-07) furono evocate le leggi di impunità e aperti i processi contro i militari responsabili delle violenze e degli assassini di civili inermi agli oppositori politici
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La Guerra del Kippur (1973) e lo shock petrolifero 4
Con la guerra ara-israeliano del 1967 il problema palestinese emerse sulla scena politica internazionale in tutta la sua drammaticità e cominciò a imporsi all'opinione pubblica mondiale attraverso l'arma del terrorismo
Si trattò di un escalation che rese sempre più difficile la soluzione del conflitto arabo-israeliano esasperato dal fatto che alcuni paesi arabi, sostenevano il terrorismo
un mutamento si ebbe in Egitto quando, alla morte di Nasser, divenne presidente Anwar al-Sadat che si avvicinò agli Stati Uniti e ai paesi occidentali e allentò i rapporti con l'Unione Sovietica, avviando nel contempo la preparazione di un nuovo conflitto con Israele nell'obiettivo di riprendersi il Sinai
il 6 ottobre 1973 , Egitto e Sirai attaccarono a sorpresa Israele, riuscendo inizialmente ad avere la meglio
Gli Stati Uniti intensificarono gli aiuti economici e militari a Israele e, si impegnarono per ristabilire l'equilibrio tra gli Stati del Medio Oriente. Con la mediazione del presidente americano Jimmy Carter si arrivò in seguito agli incontri fra al-Sadat e il primo ministro israeliano Menahem Begin, che portano agli accordi di Camp David (1978) e di Washington (1979) con i quali Israele si impegnò a resistuire all'Egitto i propri territori occupati nel 1967: la pace tuttavia lasciò i palestinesi fuori dagli accordi
la guerra dello Non Kippur ebbe effetti dirompenti dal punto di vista economico. Il petrolio divenne così un'arma di pressione politica di grande importanza nel conflitto arabo-israeliano e permise agli arabi ai paesi arabi di avere una crescita economica
dopo la seconda guerra mondiale il petrolio aveva assunto un ruolo strategico, sia per la disponibilità e sia per la facilità di estrazione. Un posto di primo piano fu assunto dal Medio Oriente, essendo quell'area ricca di giacimenti e con costi di estrazione molto bassi
la guerra arabo-israeliana del 1973 e la crisi petrolifera che ne seguì il mistero per la prima volta il mondo di fronte al fatto che le riserve di petrolio non erano così facilmente disponibili ne illimitate
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La nascita della Repubblica islamica in Iran (1979) 5
Il conflitto arabo-israeliano assunse nuove caratteristiche all'indomani della rivoluzione iraniana, paese di notevole importanza strategica come produttore di petrolio, con sue peculiarità rispetto alle altre nazioni del Medio Oriente, essendo di origine indoeuropea di religione musulmana sciita
L'Iran ebbe una notevole crescita economica e lo scià, ne fece una potenza militare. Dal settembre 1978, vi fu un susseguirsi di imponenti manifestazioni popolari, durante le quali i dimostranti, che reclamavano il rovesciamento dello scià e il ritorno di Khomeini
salito al potere, Khomeini diede vita alla prima Repubblica islamica, che fu ratificata a maggioranza plebiscitaria da un referendum (marzo)
Dopo la nascita della repubblica islamica altri provvedimenti privarono le donne di molti diritti covili concessi in precedenza: le donne furono escluse dalla magistratura
fu introdotta la separazione tra i sessi nei luoghi pubblici. Nella nuova Repubblica islamica divenne sempre più violenta la contrapposizione nel mondo occidentale, i cui valori erano rifiutati in nome di un'identità fondata su principi religiosi. Particolare accanimento fu volto agli Stati Uniti
più aggressivo divenne anche il conflitto contro Israele e contro tutti gli Stati che lo appoggiavano. Una conseguenza di quanto avvenne in Iran fu un secolo aumento del prezzo del petrolio
alla morte di Khomeini ( giugno 1989). milioni di fedeli parteciparono ai suoi funerali, confermando il grande consenso nella popolazione. Come guida religiosa gli successe Ali Khamenei già a capo della presidenza della Repubblica, alla quale fu eletto il moderato Hashemi Rafsanjani, che avviò una cauta apertura all'Occidente
Le conseguenze internazionali della Rivoluzione iraniana 6
Con la nascita della Repubblica islamica in Iran si determinarono conseguenze di grande rilievo a livello internazionale. La prima fu estendersi del conflitto in Iraq
Durante la guerra l'Iraq attuò una feroce repressione, anche con l'impiego di armi chimiche, contro l'etnia curda (pastori e contadini indoeuropei) della regione settentrionale del paese, che aveva tentato di affrancarsi dal suo dominio
In Turchia, dove vive la maggior parte dei curdii, fu fondato nel 1984 il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK), che, costretto alla clandestinità, avviò una sanguinosa guerriglia
La seconda conseguenza degli eventi in Iran riguardò l'Unione Sovietica. Anche questa, preoccupata per un'eventuale espansione della Rivoluzione khomeinista nel confinante Afghanistan, decise nel dicembre 1979 di intervenire militarmente nel paese per imporre la fazione filosovietica del Partito democratico del popolo che salito al potere con un colpo di Stato, aveva provocato una crescente opposizione di gruppi islamisti
appoggiata dal Pakistan, la resistenza afghana provocò nel paese un processo di disgregazione e una guerra civile che non sarebbe terminata con il ritiro delle forze occupanti (1988-89)
l'India dove il conflitto con il Pakistan, non si era mai sopito, dovette fare i conti con le nazionalità che si ritenevano oppresse dallo Stato accentratore
a metà degli anni 80, il subcontinente indiano promosse per riaffermare il proprio ruolo di potenza regionale promosse l'associazione Asia meridionale per la cooperazione regionale, finalizzata a promuovere stabilità nell'area
Dall'invasione israeliana del Libano all'intifada 7
Nel giugno 1982 Israele scatenò un nuovo conflitto invadendo il Libano, un paese lacerato dalla guerra civile fra musulmani e cristiani maroniti
lo scopo era attaccare le basi palestinesi nel sud del paese da cui partivano incursioni e lanci di missili contro le città israeliane. Tali avvenimenti suscitarono proteste anche in Israele
l'ONU inviò a Beirut una Forza multinazionale di pace. L'esercito israeliano lasciò Libano nel 1985. In conseguenza degli eventi del Libano, nell'OLP si rafforzarono i gruppi più radicali che contestavano la leadership di Arafat, mentre i palestinesi dei territori occupati nel dicembre 1978 diedero vita a una nuova forma di lotta, l'Intifada la "rivolta delle pietre"
a questa rivolta rispose il re Huysan di Giordania che ne luglio 1988 rinunciò definitivamente alla Cisgiordania e a Gerusalemme Est e concesse all'OLP il diritto di rivendicarli come territori del futuro Stato palestinese
la decisione di Huysan permise di arrivare a una svolta storica: nel novembre successivo, il Consiglio nazionale dell'OLP ad Algeri riconobbe il diritto all'esistenza dello stato di Israele e proclamò lo Stato palestinese