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Umanesimo - Coggle Diagram
Umanesimo
L'invenzione della stampa
In Occidente l'invenzione della stampa viene attribuita a Gutenberg.
Gutenberg nacque a Magonza, In Germania, un po' prima della fine del Trecento e morì nel 1468.
Suo padre era capo della zecca e cosi sin da piccolo egli ebbe dimestichezza con i metalli e la loro lavorazione
La stampa silografica era nota in Cina già sotto la dinastia dei Song.
il primo libro a stampa fu la Bibbia di Magonza e usci con la firma dei due soci Giovanni Fust e Peter Schoffer, nel 1457.
In Italia la stampa fu introdotta da Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz. La prima opera in volgare pubblicata in Italia è il Canzoniere di Petrarca stampato a Venezia nel 1470.
La questiona della lingua
Il quattrocento non è solo il secolo in cui si afferma la filologia testuale, ma anche quello in cui si sviluppano gli studi linguistici e viene sviluppata una tendenza a normalizzare la lingua.
Per buona parte del Quattrocento, l'uso del latino prevale sul volgare.
Il volgare viene usato per la vita pratica e civile e nella scrittura di generi destinati a un pubblico largo.
il latino non si compongono solo trattati, dialoghi o orazioni ma anche poesie, novelle poemi e tragedie.
Per la ripresa del volgare ebbe un ruolo fondamentale Leon Battista Alberti. Nel proemio dei suoi libri Della Famiglia, egli ne sostenne la pari dignità rispetto al latino.
Alberti propose un Certame coronario in poesia volgare. Il tema era l'amicizia. Questo evento segnò un momento importante della ripresa del volgare.
Per giungere però a una nuova affermazione come lingua letteraria occorre aspettare l'eta di Lorenzo de' Medici.
La ripresa del volgare non comportò affatto un avvicinamento della letteratura del popolo perché da un lato abbiamo il suo impiego nella vita quotidiana e nella letteratura popolare, dall'altro la sua elaborazione dotta e letteraria per una cerchia ristretta di letterari.
all'inizio del XVI secolo esplode la cosi detta " questione della lingua
La " questione della lingua" si può sintetizzare in una domanda:
Quale doveva essere la norma linguistica capace di dare unità al volgare scritto a quello parlato dalle persone colte in italia?
a questa domanda si fronteggiarono tre posizioni
quella dei fautori di una lingua comeune o " cortigiana "
che prendeva a modello la lingua in uso nelle corti italiane
Quella di Nicolo Macchiavelli
propone l'uso del volgare fiorentino contemporaneo
Quella di Bembo
Prevalse il monolinguismo di Bembo. Esso rispondeva all'esigenza di un a cultura unitaria aristocratica, separata dalla vita quotidiana e dai bisogni del presente e invece fondata sul classicismo e dunque sul culto del passato.
A tale fissità collaborava anche la normalizzazione imposta dei gramatici, sancendo in modo rigido la norma linguistica lessicale, ortografica e grammaticale.
propone una lingua basata sul modello petrarchesco nella poesia e su quello boccacciano nella prosa
L'artista come intellettuale e l'invenzione della prospettiva
Per molti versi le grandi novità dell'arte umanistico-rinascimentale sono sintetizzabili nella nuova concezione dell'artista come intellettuale. Le conseguenze tematiche e e formali possono essere considerate l'origine della modernità.
L'invenzione della prospettiva nell'ambito della pittura è il sintomo più evidente di questo cambiamento.
La prospettiva, che consente di rappresentare su un piano le figure tridimensionali, nasce dalla razionalizzazione dello spazio che si traduce nella sua geometrizzazione.
I pioniera della cultura prospettica sono Filippo Brunelleschi, Donatello e Masaccio
troviamo anche una imitazione della natura con l'attenzione al vero
abbiamo anche lo studio dei classici dove l'artista trova conferma alla intuizione di dover operare una sintesi fra l'osservazione della natura e l'applicazione di criteri matematici e geometrici.
L'artista diventa una figura principe nell'immaginario umanistico-rinascimentale
La pitura, la scultura e l'architettura vengono interpretate come ambiti propri dell'impegno intellettuale dell'artista-umanista
sempre più frequente si richiedono da parte di committenti privati, opere di carattere profano e di uso privato. Anche la bottega, entro la quale si organizza la produzione artistica, è un'impresa economica a carattere moderno