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crisi rep rom 7 - Coggle Diagram
crisi rep rom 7
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aumentato la popolazione della penisola. Molti di loro aspiravano al ritorno in libertà, per questo la
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la rivolta di spartaco: un gladiatore, spartaco, si mise a capo di un esercito di schiavi fuggitivi e
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quello di innovare le condizioni sociali ed economiche della penisola. Raggiunta la pianura padana e
sconfitto un’esercito romano, spartaco e il suo esercito tornarono indietro cercando di raggiungere la
Sicilia per imbarcarsi sulle navi dei pirati per trovare la libertà. Tuttavia, i pirati non mantennero gli
accordi stabiliti e l’esercito degli schiavi si trovò intrappolato in Italia. Alla fine spartaco e i suoi
vennero sconfitti nel 71 e la punizione per i rivoltosi fu spietata : 6 mila uomini vennero sconfitti da
Licinio Crasso, in Etruria da Pompeo.
Silla, sbarcato nuovamente in Italia, riprese la lotta contro i popolari, finché entrò vincitore a Roma
dove, con la minaccia di guerra, si fece nominare dittatore con pieni poteri senza limiti di tempo (83) →
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La rivolta servile, anche se fallita e mai più ritentata, aveva mostrato le debolezze di un sistema basato
sullo sfruttamento indiscriminato di masse di schiavi, a volte trattati con estrema durezza.
Durante le guerre servili si fecero strada alcuni uomini politici ambiziosi : Pompeo e Crasso,
ricchissimi al punto da poter finanziare l’arruolamento di intere legioni. Tra i giovani politici in
carriera emergeva anche Caio Giulio Cesare, esponente dei “popolari”, membro di una delle famiglie
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