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crisi repubblica romana 3 - Coggle Diagram
crisi repubblica romana 3
La crisi della Repubblica era ormai irreversibile e il senato d'altra parte non voleva perdere i poteri e
privilegi acquistati con il tempo. Con le riforme dei Gracchi il terreno venne spartito a 250 ettari per
ogni nucleo familiare. La riforma di Tiberio aveva contribuito a ridurre la distribuzione delle terre alle
classi dominanti e questo non fece che aumentare nemici. Il primo dei due fratelli ad entrare in
politica fu Tiberio, eletto tribuno della plebe nel 133 e per questo egli aveva a cuore le questioni delle
classi sociali più deboli e povere.
povere. Tiberio riteneva fondamentale aumentare la piccola proprietà
contadina che era quasi scomparsa, tuttavia, l’opposizione del senato fu durissima e mise contro
Tiberio un altro tribuno, Ottavio. Tiberio reagì introducendo un principio ma venne assassinato (133).
Gaio, l’altro fratello, non si arrese e portò avanti gli ideali di Tiberio
nel 124 a.c. Si candidò a Tribuno
della plebe e venne eletto –> moltissime persone andarono a Roma per votarlo. Gaio cercò di agire con
maggiore astuzia rispetto al fratello poichè capì l’importanza di essere sostenuto da alleati preziosi
per contrastare il senato –> trovò sostegno in cavalieri e proletari. Inoltre, mise in atto efficaci
politiche finalizzate alla lotta della disoccupazione e al contenimento dei prezzi del grano. Egli voleva
anche estendere la cittadinanza romana a latini e italici, idea non gradita dai cavalieri perciò il senato
nel 121 affidò al console Lucio poteri straordinari per placare i vari disordini : Gaio, ormai privo di
qualsiasi sostegno, si fece togliere la vita da un servitore nel 121.
Dopo il fallimento delle riforme dei
Gracchi, la società romana era cambiata e la repubblica ormai giunta ad un punto di non ritorno. Il
popolo si divise in :
★ optimates (ottimati), membri dell’aristocrazia senatoria e conservatori
★ populares (popolari), cavalieri e ricchi plebei che si battevano per l’innovazione.