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Alessandro Manzoni 1785-1873 - Coggle Diagram
Alessandro Manzoni 1785-1873
Romanticismo tra la fine del 1700 e la metà del 1800
in questi scritti teorici
-la Prefazione al "Conte di Carmagnola",-la Lettre a Monsieur Chauvet,la Lettera sul Romanticismo,- il saggio "Del romanzo storico"
-il saggio "Dell'Invenzione
M. enucleava i suoi principi di poetica e prendeva posizione nella disputa tra classicismo e romanticismo
PUNTi FONDAMENTALI
FORMAZIONE:di educazione illuminista e classica,nel 1810 si convertì al cattolicesimo,quindi rompe con la cultura laica dell'illuminismo,mantenendo gli aspetti più moderati di giustizia e democrazia.Assorbe alcuni tratti caratteristici del nascente romanticismo
attenzione verso la natura-il mondo dei "piccoli"-la spontaneità emotiva
ma li filtrò con gli apporti paideutico-educativi propri della lezione del Parini, del nonno Cesare Beccaria e Pietro Verri
POETICA
Critica il Neoclassicismo respingendo
l'uso della mitologia, considera assurda e contraria alla morale religiosa
il concetto di imitazione
la rigidità
L'ARTE scopo deve essere utile agli uomini moralmente e praticamente.Deve servirsi di argomenti che interessano il maggior numero possibile di persone.Deve fondarsi sul vero storico cioè
la letteratura deve trattare argomenti storicamente attendibili aggiungendo invenzione al vero storico come completamento della realtà, si arriva al vero poetico
che corrispondano a un ritratto veritiero dell'animo umano cioe vero morale.
PENSIERO RELIGIOSO
sostiene che la Chiesa non ha origini umane ma divine dunque la morale cattolica è superiore a qualsiasi morale laica perché èl'unica perfetta
secondo M. il male e il dolore esistono perché gli uomini hanno dimenticato i principi cristiani.Solo applicando i principi cristiani si può creare una nuova società più giusta e libera.M. sostiene che la vita terrena è poco importante in quanto ciò che ha valore è l'aldilà.Ritiene inoltre che le vicende umane, i fatti storici, sono voluti e guidati da Dio-Provvidenza
la sua è definita
una poesia democratica:racconta per la prima volta la storia dal punto di vista del popolo mentre fino ad allora la storiografia si è esclusivamente interessata dei potenti, del potere e della ragion di Stato.