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ITALIA tra DUE e TRECENTO - Coggle Diagram
ITALIA tra DUE e TRECENTO
NORD: XI: COMUNI: città politicamente autonome (dopo la morte di Federico II crisi del potere universale dell'Impero) con ordinamenti repubblicani fondati su Consigli dei cittadini più influenti e su cariche pubbliche ELETTIVE. difesa, giustizia e tasse
SUD: MONARCHIE: regno normanno, poi Svevi, Angioini a Napoli e Aragonesi in Sicilia (PACE DI CALTABELLOTTA)
alta borghesia o POPOLO GRASSO (organizzati in Corporazioni di Mestiere, le Arti)
CENTRO: Stato della Chiesa: monarchia teocratica
cattività avignonese
ordini mendicanti (povertà): francescani (1226) e domenicani (1216) (non negano l'autorità delle gerarchie ecclesiastiche e la validità della dottrina cattolica)
movimenti ereticali
I Comuni si evolvono in Signorie
Comuni lacerati da lotte intestine tra GUELFI (interessi della ricca borghesia mercantile e bancaria) e GHIBELLINI (interessi aristocrazia cittadina), crisi bancarie, epidemie e rivolte dei lavoratori (Ciompi)
XV: Principati (titolo nobiliare dall'imperatore o dal papa)
figura del mercante: MARCO POLO, Il Milione (classe sociale in ASCESA): attività bancarie di prestito a interesse
ritorno in città e MOBILITà SOCIALE
anche i nobili sono attratti dalle attività economiche: MAGNATI: vecchia nobiltà feudale che vive delle rendite
POPOLO MINUTO
CLERO
LAVORATORI A GIORNATA
POVERI
godimento dei beni materiali vs ascetismo medievale (contemputs mundi: disprezzo del mondo)
FUSIONE tra valori borghesi e cortesi (nascita nuova aristocrazia)
liberalità feudale (disprezzo del denaro e saper donare) vs MASSERIZIA mercantile (prudente amministrazione dei beni: utile, interesse e risparmio)