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morto Federico II, frammentazione dello Stato, costituita da nobiltà e…
morto Federico II
lascia l'Italia al figlio naturale Manfredi
re di Sicilia 1258
si allea con Siena e appoggiato dai ghibellini fiorentini di Farinata degli Uberti sconfigge l'esercito fiorentino appoggiato da un lega guelfa
battaglia di Montaperti 1260
i ghibellini riprendono il controllo di Firenze
divulga la falsa notizia della morte di Corradino, figlio di Corrado IV
erede delle caratteristiche migliori
papi francesi
Urbano IV
scomunica Manfredi
offre la corona siciliana a Carlo d'Angiò (fratello di Luigi IX)
Clemente IV
incorona Carlo d'Angiò
sconfigge Manfredi
battaglia di Benevento 1266
muore combattendo valorosamente
i ghibellini perdono il riferimento
i guelfi contano su Carlo d'Angiò
i ghibellini sperano in una rivincita
Corradino scende in Italia e rivendica la corona
sconfitto nella battaglia di Tagliacozzo 1268
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interregno
senza guida per 23 anni
1273
Rodolfo I
re dei Romani
sottrae l'Austria al re di Boemia e la assegna in feudo ai figli
rafforza la sua famiglia
gli
Asburgo
la contesa tra papato e impero si risolve nel logoramento di entrambi nella crisi delle istituzioni universali
l'erede è il figlio Corrado IV
morte prematura
frammentazione dello Stato
vita economica
danneggiata
l'Impero e i re non riescono a svolgere le funzioni fondamentali
amministrare la giustizia
delegate ai feudatari
difendere i cittadini da aggressioni esterne
imporre e riscuotere tasse
sviluppo di signorie locali
esercitano autonomamente poteri militari, fiscali e giudiziari
generale insicurezza
rafforzamento del potere monarchico e rinascita dello Stato
nobili e cittadini si sottopongono al re per riconoscere i privilegi
concezione del re-magistrato
comune a tutte le monarchie del XII e XV
monarchie feudali
legato alla collettività da un contratto
deposto se non rispettato (Edoardo I 1327)
non può imporre nuove tasse
deve mantenersi con le proprie risorse e se non bastavano può tassare solo con il consenso dei sudditi
nasce il Parlamento
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impossibilità di organizzarsi per le
guerre
contro invasori stranieri
costituita da nobiltà e clero
rappresentanti delle città
i contadini che sono la maggioranza rimangono esclusi
Terzo stato
assemblea dei tre stati
due stati
Carlo d'Angiò
politica decentralizzata
si appoggia ai baroni rafforzandoli e assegnando loro feudi confiscati agli Svevi
sostengono le pretese sulla Sicilia di Pietro III d'Aragona, sposo di Costanza, figlia di Manfredi
crea malcontento presso i Siciliani
spostamento della capitale da Palermo a Napoli
pressioni fiscali per finanziare le ambizioni internazionali
rivolta antifrancese
Vespri siciliani
31 marzo 1282
pace di Caltabellotta 1302
Sicilia a Federico d'Aragona "re di Trinacria
Regno di Napoli a Roberto d'Angiò
fine definitiva del regno normanno-slavo