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LUIGI PIRANDELLO (1867, Agrigento - 1936, Roma), secondo Pirandello l'…
LUIGI PIRANDELLO (1867, Agrigento - 1936, Roma)
secondo Pirandello l'esistenza sociale degli individui è in continua lotta tra
forma
vita
gli uomini non sono liberi
sono tanti pupi nelle mani di un burattinaio (il caso)
l'uomo, quando nasce, si ritrova in una società precostituita
regolata da leggi già precedentemente fissate
la società gli assegna una parte nell'enorme pupazzata che è la vita
cioè lo fissa in una forma, obbligandolo a muoversi secondo schemi ben definiti
ma
sotto l'apparenza della forma in cui si è fissato
lo spirito freme perché è in contrasto con la maschera che si è imposto
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Luigi Pirandello
nasce ad Agrigento nel 1867
in una famiglia di agiata condizione borghese
il padre dirige alcune miniere di zolfo
dopo il liceo
si laurea in Filologia romanza all'Università di Bonn
si trasferisce a Roma e conosce Luigi Capuana
esponente del Verismo
nel 1894 sposa la benestante Maria Antonietta Portulano
nel 1897 inizia ad insegnare Lingua italiana in un istituto superiore romano
1903
anno della rovina economica
si allaga una miniera in cui il padre ha investito tutti i propri capitali
compresa la dote di Maria Antonietta
la quale
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il dissesto economico costringe Pirandello ad intensificare la produzione di novelle e romanzi
Pirandello vive l'esperienza della declassazione
passaggio da una vita di agio borghese
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che determina
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nel 1910 Pirandello entra in contatto con il teatro
con la rappresentazione di "Lumìe di Sicilia" e "La morsa"
in pochi anni il teatro di Pirandello conosce un successo mondiale
l'autore decide di dedicarsi completamente al teatro
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l'incontro determina la scelta della prosa sulla poesia
inizia a dedicarsi intensamente alla letteratura
il pensiero pirandelliano poggia su basi di natura
filosofico-scientifica
crisi del Positivismo
limiti della scienza
la quale non è più in grado di fornire verità assolute
quindi
sfiducia nella ragione
che genera
insicurezza, incomunicabilità, senso di solitudine
Pirandello, nelle sue opere, col relativismo psicologico-conoscitivo, descrive questa condizione
l'uomo nella sua incertezza e angoscia, che si sente solo e diverso
politico-sociale
rifiuto nei confronti della società e dei suoi istituti, e dei ruoli che impone
Pirandello si scaglia soprattutto contro la piccola e alta borghesia (impiegati, magistrati, insegnanti ecc.)
tutti corrosi da un malessere profondo e portatori di inganni, ipocrisie e monotonie
l'istituto in cui si manifesta per eccellenza la trappola della forma che imprigiona l'uomo è
la famiglia
opprimente e avvilente, con le sue ipocrisie e menzogne
Il vitalismo
secondo Pirandello
la realtà è un eterno movimento vitale
cioè un'incessante trasformazione da uno stato all'altro
anche l'uomo rientra in questo continuo fluire
ma
l'uomo tende a cristallizzarsi
fissa se stesso in una forma
cioè una personalità
e
fissa gli altri in una forma
noi crediamo di essere "uno" per noi stessi e per gli altri
invece
siamo tanti individui diversi
a seconda di chi ci guarda
questa forma è una maschera
che noi stessi ci imponiamo
che ci impone il contesto sociale
sotto questa maschera chi c'è?
un fluire di stati in perenne trasformazione
l'uomo non possiede un'unica personalità immutabile
ma molteplici
frantumazione dell'io
l'io si disgrega in tante immagini
teorizzata dal filosofo Alfred Binet
ogni individuo manifesta tante personalità a seconda dell'interlocutore e del contesto
quindi
non esiste una verità assoluta
ma relativa
ognuno ha la sua verità che nasce dal proprio modo di vedere le cose
ne consegue
una incomunicabilità tra gli uomini
quindi senso di solitudine
La poetica dell'umorismo
enunciata nel saggio "L'umorismo" del 1908
spiega la differenza tra
umorismo
definito "sentimento del contrario"
nasce dal contrasto tra l'apparenza e la realtà
ma
condito da una riflessione
cioè
l'umorismo ci fa vedere qualcosa che è contrario a come dovrebbe essere e ci fa riflettere sulla causa di questa diversità
quindi
l'umorismo nasce quando al riso si accompagna un sentimento, una riflessione, spesso amara
comicità
è definita "avvertimento del contrario"
nasce dal contrasto tra apparenza e realtà
cioè
il comico ci fa vedere qualcosa che è contraria a come dovrebbe essere e ci fa ridere
esempio
una vecchia signora si abbiglia e si trucca come una ragazza
ciò suscita comicità
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l'umorista fa intervenire la riflessione
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Il relativismo psicologico-conoscitivo
Genesi culturale e biografica del pensiero di Pirandello