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ANTROPOLOGIA 4, cap 9 - 10 -11 - Coggle Diagram
ANTROPOLOGIA 4
ANTROPOLOGIA MEDICA
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pazienti esprimono i loro sintomi in un linguaggio culturale e il medico li decodifica in termini dei reali referenti somatici
nella medicina prescientifica i segni e sintomi erano interpretati come indicatori di un livello + profondo di ordine e disordine formulabile solo attraverso costruzioni simboliche
ora la medicina moderna si stacca dalla metafisica del male ma il determinismo biologico sostenuto dal sapere medico e dalle istituzioni dello stato diviene egemone
culture africane: corpo legato alla struttura della società. malattia interpretata come conseguenza dell'infrazione di una norma degli antenati oppure dell'attacco da parte di un rivale
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l'antropologia nelle sue fasi iniziali prende in considerazione le concezioni premoderne della medicina come forme di ignoranza
antropologia positivista si basa sulla distinzioni tra conoscenza e credenza. in assenza di conoscenza scientifica il pensiero primitivo si rifugerebbe in tentativi pseudo razionali di spiegare e risolvere il male
l'antropologia medica nasce con il superamento di tale prospettiva, volontà di trattare in modo simmetrico la nostra e le altre medicine
il processo non può essere letto solo in termini di passaggio dall'ignoranza alla conoscenza o dall'illusione alla verità ma come transizione tra complessive cornici di senso che articolano in modo diverso il rapporto tra corpo esperienza e linguaggio
l'antropologia non puo dare per scontato il concetto di natura su cui la biomedicina si basa. antro spinge a guardare in modo diverso alcuni aspetti cruciali della stessa biomedicina a partire dai concetti di malattia e di efficacia terapeutica e interagisce con la stessa pratica
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accezioni di malattia:
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sickness
Esperienza sociale dell’essere, o meno, riconosciuto malato/ invalido
le 3 dimensioni non sempre coincidono (disease - illness: valori fuori norma ma il malato non prova nessun disturbo)
sindromi culturalmente condizionate: malattie diffuse in una certa area socio-culturale (tarantismo pugliese)
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PLURALISMO MEDICO
accanto alla medicina ufficiale rimane la medicine popolari e le medicine non convenzionali (omeopatia, agopuntrua, paranoterapia etc)
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SPAZIO e LUOGO
L'ambiente naturale puro non esiste, ci hanno detto che in base al tipo di ambiente si determinava la possibilità di nascita di una determinata società ma non è vero (determinismo ambientale)
nella nostra vita quotidiana passano diversi generi di confini formali e infomrali molti hanno a che fare con lo status
termine confine riguarda l'individuazione di uno spazio propriamente nostro: territorio (are in cui un gruppo umano accampa determinati diritti- clifford)
spazi attribuiscono meno importanza a una geometria di superfici e di + a una ragnatela di direzioni di marcia, percorsi e snodi
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la cerimonia engwura degli Aranda-Achilpa e il palo cosmico kauwa-auwa, iterea il centro del mondo
centro geometricamente eccentrico, che si duplica e si sposta, domesticazione dello spazio
lo spazio qualitativo dei popoli non ha un carattere geometrico, misurabile e isotropico
HEIDEGGER: lo spazio è semplicemente un'area + o meno di interesse astratto e quantificabile, il luogo è un qualcosa di significativo, legato ad un ricordo o qualche azione.
marc auge: non-luogo, i luoghi antropologici sono identitari e identificano la modernità avanzata. invece la modernità crea non-luoghi ai quali nessuno può appartenere (autostrada, stazione) i cui non si puo essere altro che un utente
un non-luogo potrebbe trasformarsi in un luogo qualora vi si sviluppassero delle reti sociali lo carica di significati e ne elabora utilizzi non previsti-> i non-luoghi non sono non-luoghi per tutti
Michel de Certeau L’invenzione del quotidiano (1984) : contrapposizione dell’organizzazione degli spazi dall’alto -strategie - alla loro fruizione (e alle relazioni che in essi si instaurano)dal basso - tattiche in una dimensione infra-culturale.
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CITTA
equazione facile città (modernità) vs campagna/villaggio (tradizione) = Gesellschaft vs Gemeinschaft
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SCUOLA DI CHICAGO 1918
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3 aspetti
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approccio etnografico (ricerca sugli hobo) metodologie etnografiche dell'osservazione, intervista, uso di documenti privati e esperienza diretta del ricercatore
alla fine degli anni 20 del 900 si verifico la separazione fra dipartimenti di antropologia e sociologia e fra metodi quantitativi e qualitativi di ricerca sociale
etnografi , conoscere meglio determinati fenomeni per renderli oggetto di politiche piu adeguate. studi sui gruppi immigrati
Robert Redfield (1941 - genero di Park) e il folk-urban continuum: continuum tra il folklore e urban society :-1:
antropologia urbana: fenomeni culturali in questione vengono analizzati in stretta connessione con forme di organizzazione dello spazio caratteristiche di ciò che siamo abituati a chiamare città
anni 50 e 60 del 900 si passa ad un attenzione specifica alla vita quotidiana e ai network, rete che connettono le persone
nhannerz, network: definito dalle relazioni sociali riconducibili ad un individuo
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GUERRA VIOLENZA
nella fase di nascità e sviiluppo della disciplina la violenza è scarsaamente se non per nulla tematizzata. gli antropologi coscienti del genocidio che avrebbe colpito le popolazioni che descrivevano non parlavano della violenza
evans pritchard descivendo i neur che erano in sconntro con il governo sudan angl-egiziano non parla di tale conflitto
GUERRA evento storico e contingente, elemento estraneo alla struttura sociale che si voleva descrivere
pierre claster guerra: elemento permanente delle società senza stato necessaria al mantenimento del loro equilibrio politico
2 punti di vista :
hobbesiano: la natura umana è aggressiva e violenta, la società ha bisogno di istruzioni che tengano sotto controllo e neutralizzano le pulsioni aggressive, filone funzionalista, istituzioni riturali come forme di controllo del conflitto o valvole di sfogo della violenza: feste annuali, riti, sport. culutra cosapevole degli istitinti violenti degli individui crea degli spazi appositi in cui può manifestarsi senza compromettere la coesione delle relazioni sociali
società e sul potere come fonti della violenza, sull'idea che la civiltà sia fondata su un atto originario di violenza
ramo d'oro, frazer: radicano le istituzioni cruciali della civiltà in forme di sacrificio o uccisione.
anni 70 nesso tra potere sovrano e violenza sacrificale: messa a morte di un capo espiatorio è il modo in cui la comunità evita la propagazione al proprio interno di una violenza essenziale
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TESTIMONIANZE
la voce della vittima non rappresenta in se la verità , deve essere sottoposta a critica
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problema della memoria traumatica (implica non solo dinamiche psichiche individuali ma anche processi socio-culturali)
radioattività: esperienze traumatiche si insediano nella costruzione psichica degli individui continuando ad agire molto dopo che gli eventi sono conclusi, penetrano anche generazioni successive
forme pubbliche di elaborazione del lutto: commemorazione e celebrazione degli eventi + drammatici e costruzione di monumenti e musei.
perseguimento della giustizia: accertare ngiuridicamente ,e real,tà ne punire i colpevoli x superare il trauma
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Intreccio complesso di dati tra verità personali, istituzionali, diritti umani, potere e politica
Fare i conti con il trauma (dilatazione del tempo e dello spazio; Beneduce Archeologie del trauma 2010)
CONFLITTO ETNICO
conflitto etnico usato dalle parti in lotta come strumento ideologico volto a conquistare consenso e a coprire + fondamentali interessi politico-economici
cause dei conflitti sono da individuare nell'odio ancestrale tra gruppi etnici :red_cross:non c'è alcun naturale odio reciproco sono le forza politiche a trasformalo in carburante per il genocidio
“quando gli uomini entrano in conflitto non è perché hanno costumi o culture diverse, ma per conquistare il potere, e se quando lo fanno seguono schieramenti etnici è perché quello dell’identità diventa il mezzo più efficace per farlo” fabietti
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CODICI DELLA VIOLENZA
Supera la finalità del potere politico, Presenta spiccato carattere simbolico, Risponde a specifici modelli culturali
legare la furia della violenza etnica non a certezze identitarie ma ad incertezze , certezze identitarie nazionali si indeboliscono e diventano confuse difronte a processi di circolazione
mappe corporee e caratteriali tipiche del repertorio dei nazionalismi non sembrano consentire un sicuro riconoscimento
CONTINUUM GENOCIDA
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Nancy Sheper-Hughes e il concetto di continuum genocida in un rapporto stretto tra crimini di pace e crimini di guerra
rinvia alla capacità umana di ridurre gli altri allo status di non persone di mostri o di cose per mezzo di forme di esclusione sociale, disumanizzazione
enzo traverso (citazione)+ rapporti tra potere, corpo e tecnologia, premesse tecniche. razzismo declassa certi gruppi umani in nome delle obiettive verità della scienza e il massacro razionalmente pianificato
TEMPO STORIA E MEMORIA
MEMORIA
a lungo termine
procedurale
ci da la misura di come dobbiamo comportarci all’interno del gruppo umano per essere aderenti alle norme del comportamento civile, non verbalizzabile, embodied, difficile da dimenticare, abilità pratiche :bicyclist:
dichiarativa
memoria che costruiamo verbalmente, deriva da ciò che noi discutiamo o sentiamo narrare
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sforzo verso il significato: memoria non come la capacità di immagazzinare dati passati ma come un processo di ricostruzione che partendo dagli interessi e dalle conoscenze presenti del soggetto tenta di ricostruire a posteriori il significato del ricordo
gli studi cognitivi sulla memoria ci dicono che tutto cio che ricordiamo è una falsità basata su un briciolo di realtà che noi ricostruiamo-> intreccio di scripts e di schemi
Script (copione): in psicologia cognitiva è una struttura narrativa sulla quale si innestano i ricordi. struttura che ci precede perché inserita nella nostra cultura è qualcosa di dato
Schema: dato da strategie precise per ricostruire il passato sulla base degli script oltre che dell’esperienza
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nel 1925 maurice halbwachs dice che al di fuori del sogno il passato non ricompare alla tua memoria così come è successo. sembra che non si conserva affatto a meno che tu non lo ricostruisci dal presente.
cadres sociaux: quadri collettivi della memoria sono strumenti di cui la memoria collettiva si serve per comporre un’ immagine del passato che si accordi in ogni epoca con il pensiero dominante della società.
rappresentazioni collettive: categoria del pensiero che precede l'elaborazione individuale e che è radicata nelle pratiche sociali
falsi ricordi, distorsioni, oblio c. geerts: finzioni: qualcosa di modellato attraverso strategie rappresentative
la consapevolezza del carattere costruito delle memorie ci impedisce di assumere le testimonianze in un'ottica realista
influenzate da modelli narrativi, dalle finalità in senso late politiche dei narratori
narrazioni autobiografiche fornite dai testimoni sono il prodotto del contesto comunicativo in cui vengono raccolte, vale a dire della relazione linguistica e politica tra narratore e ricercatore
attività interpretativa del passato sulla base di schemi psicologici connessi alla vita concreta del presente
schemi e scipts si riferiscono a un elemento strutturante che preesiste al pensiero individuale e che tra forme e contenuti dalla dimensione della cultura
L’analisi del discorso mostra come, nella narrazione del ricordo, pragmatica e rappresentazione sono inestricabilmente combinate
barlett: la memoria non è il ripescaggio di informazioni ma l'attiva costruzione di resoconti del passato sulla base di schemi culturali condivisi
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sapore diacronico: senza gli archivi la storia sarebbe pensabili ma non fisicamente testimoniata. oggetti che ci mettono direttamente in contatto con la pura storicità
SOCIETA CALDA: occidentale, interiorizzano il divenire storico per farne motore di sviluppo. tempo vettoriale, fonti scritte
SOCIETA FREDDE: cercano di annullare in modo automatico l'effetto che i fattori storici potrebbero avere sul loro equilibrio e la loro continuità. tempo circolare
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