Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
PROCESSI PETROLIO, image - Coggle Diagram
PROCESSI PETROLIO
CRACKING
-
TERMICO
Sfrutta un meccanismo basato su SCISSIONI OMOLITICHE, in cui i legami chimici si rompono in maniera simmetrica generando coppie di radicali.
Poiché i radicali sono molto reattivi essi reagiscono col substrato generando altri radicali, innescando una reazione a catena che si autosostiene fino a quando non si ha la reazione tra due radicali, e quindi la terminazione della reazione.
MECCANISMO RADICALICO:
-Attivazione: rottura di un legame C-C, più debole di un legame C-H. Il radicale formatesi subisce una beta scissione che porta alla formazione di un'olefina e di un altro radicale
- Propagazione: i radicali interagiscono con molecole neutre e rompono anche i legami C-H. In questo caso si parla di estrazione di H, che porta alla formazione di H2.
- Terminazione: due radicali reagiscono tra loro.
TERMODINAMICA
- ∆G di formazione degli idrocarburi a bassa MM è minore di quelli ad alta MM. Perciò gli idrocarburi a bassa MM sono più stabili di quelli ad alta MM.
- ∆G di formazione degli alcheni al di sopra di una certa T è minore di quella degli alcani. Perciò a T alte gli alcheni sono più stabili degli alcani
- nessuno idrocarburo (tranne il metano) al di sopra di 250°C ha ∆G negativa. Perciò tranne il metano al di sopra di 250°C tutti gli idrocarburi tengono a trasformarsi in C e H2.
-
CINETICA
Bisogna lavorare sopra ai 350°C perché:
- altrimenti tempi di reazione troppo lunghi;
Questo da un lato mi fa perdere soldi e dall'altro aumenta le probabilità che gli idrocarburi si degradino e si trasformino in coke.
IMPIANTO
ci sono 2 forni mediante i quali si fornisce calore agli effluenti dal basso della colonna di frazionamento C3. I due forni sono alimentati separatamente da frazioni più o meno pesanti. Una prelevata in fondo alla colonna C3 e una a circa 1/3 della stessa.
Il cracking, iniziato nei forni, continua nella carica di reazione C1, alla quale segue la COLONNA DI FLASH C2. Qui si ha la separazione delle PECI CARBONIOSE che vengono stoccate
Gli altri prodotti di cracking vengono mandati nella colonna di frazionamento C3 che li separa in 3 frazioni
-
-
-
l'impianto prevede alla fina anche un sistema di STABILIZZAZIONE delle benzine e di stripping con i vapori dei distillati medi per recuperarne benzine. La resa delle benzine varia dal 40 al 70% e dipende dall'alimentazione
VARIANTI
VISBREACKING
si applica ai residui molto viscosi. Si ha un cracking termico con meccanismo radicalico che produce gas, benzine e gasoli
si lavora in forni a 450°C e 15 bar con reazioni che avvengono in fase liquida. Tempi di riscaldamento brevi (se no si forma coke) e raffreddamento tramite quenching. Le frazioni di separano tramite rettifica o distillazione flash.
COOKING
Si applica ai residui del topping e del vacuum, per la produzione di vanzine, gasoli ma soprattutto COKE. Il coke si utilizza per la combustione o la produzione di elettrodi.
la carica passa in un forno tubolare dove viene rapidamente riscaldata a T elevate (per evitare la formazione di coke nei tubi). Poi si lascia in camera di coking dove si forma il coke che depositerà sul fondo mentre i componenti leggeri usciranno dall'alto e andranno al frazionamento.
-
-