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restaurazione e moti liberali 4 - Coggle Diagram
restaurazione e moti liberali 4
la rivolta di Cadice
rivolta di
Cadice in Spagna,
segna la prima sfida aperta al
sistema politico della Restaurazione
Il 1° gennaio 1820,
reparti dell'esercito spagnolo
radunati a
Cadice
si ammutinarono sotto la guida di generali legati a
società segrete
Sostenuti da
ampi settori della borghesia
, i ribelli ottennero dal re
Ferdinando VII di Borbone
il
ripristino della Costituzione liberale
di Cadice del 1812
Questo evento costrinse il re a
convocare nuove elezioni per le Cortes
a marzo, instaurando un
regime liberal-democratico
, seppur fragile a causa dell'ostilità del re,
delle
divisioni parlamentari
e del limitato
supporto popolare,
influenzato tradizionalmente dalla
Chiesa e dalla monarchia
La concessione del re fu
temporanea
, poiché Ferdinando VII contava s
ull'intervento della Santa Alleanza
che si materializzò nel 1823 con l'esercito francese di
Luigi XVIII
che restaurò l
'assolutismo in Spagna
Ferdinando VII
revocò tutte le riforme del triennio liberale
e seguì un decennio di dura
repressione politica
, la década ominosa
Nel 1820, i moti di Cadice catalizzarono una
rinascita rivoluzionaria
, specialmente nel
sud Europa,
come in Portogallo e nel Regno delle Due Sicilie
facilitata dalla
rete internazionale delle società segrete
e aggravata dalla
crisi economica e agricola
che aveva portato alla carestia a partire dal 1816.
I moti rivoluzionari a Napoli e in Sicilia
Nell'estate del 1820,
Ferdinando I delle Due Sicilie
affrontò rivolte in
due parti del suo regno
A
Napoli
, il 1° luglio, la guarnigione di Nola si
ammutinò sotto la guida degli ufficiali carbonari
Michele Morelli e Domenico Silvati
L'insurrezione si
ampliò rapidamente
con l'adesione di altri reparti dell'esercito, guidati dal generale
Guglielmo Pepe
In una situazione
simile a quella spagnola
, anche Ferdinando I concesse una
carta costituzionale
e indisse
nuove elezioni
, sperando nell'intervento della
Santa Alleanza
per restaurare l'ordine
Il 15 luglio, la rivolta si
propagò in Sicilia
, iniziando da
Palermo
dove i baroni approfittarono della c
onfusione a Napoli
per dichiarare la
secessione dal regno
A questi si unirono
artigiani, operai e borghesi,
ma ben presto emersero tensioni tra
l'aristocrazia e la componente popolare
dei rivoltosi
La
mancanza di sostegno
dalle altre
province siciliane
, che non condividevano gli obiettivi separatisti,
compromise ulteriormente la rivolta
Di conseguenza, nel mese di ottobre, un
corpo di spedizione
inviato da
Napoli
riuscì rapidamente a
reprimere la ribellione in Sicilia