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PENSARE L'ALTRO. IL PROBLEMA DEL RAZZISMO, In situazioni di forte…
PENSARE L'ALTRO. IL PROBLEMA DEL RAZZISMO
secondo la prospettiva di
T. TODOROV
il
RAZZISMO
nasce con la scoperta dell'America (1492) quando gli Europei entrano in contatto con gli Amerindi: viene affermata l'inferiorità di una razza rispetto ad un'altra per giustificare un genocidio e lo sfruttamento
il problema dell'Altro è già presente nella cultura occidentale antica
la regola di Omero: lo straniero è più "puro", "felice", "incontaminato"
la regola di Erodoto: tutta la storia è costruita sulla contrapposizione Greci-barbari
Il razzismo come
teoria scientifica della diversità umana
(1735) fa la sua comparsa con
il trattato del naturalista svedese Carlo Linneo
ma fu propinato soprattutto da
J.A. de Gobineau
con il
Saggio sull’ineguaglianza delle razze umane nel 1855.
Il razzismo biologico non viene più sostenuto come teoria, è stato sostituito da un razzismo su base culturale: il
NUOVO RAZZISMO
P.A. TAGUIEFF
Teorizza il razzismo "differenzialista"
mixofobia
= attitudine e comportamento di rifiuto nei confronti dell’incrocio, orrore per la mescolanza tra gruppi umani, ossessione per l’impurità.
interpreta il nuovo razzismo distinguendo 3 aspetti
stigmatizzazione
barbarizzazione
essenzializzazione
M. WIEVIORKA
distingue tre livelli di sviluppo del nuovo razzismo
infrarazzismo
razzismo
politico
razzismo totale
In situazioni di forte crisi economica si generano condizioni di diffuso disagio
le comunità tendono a cercare un "capro espiatorio": Il gruppo sceglie un innocente e lo sacrifica, rafforzando così il patto di convivenza che mantiene coesa la comunità (tutta la violenza viene infatti diretta contro il capro espiatorio)
RENE' GIRARD
ha studiato il meccanismo del capro espiatorio
il capro espiatorio è generalmente un soggetto marginale col quale non ci si può identificare facilmente, il
diverso