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POTERE, FORZA E PENSIERO, Charles Dickens: “ Hard Times”, Thomas Hardy: “…

- - - - "Quis furor, ocives, quae tanta licentia ferri gentibus invisis Latium praebere cruorem? [...] Heu, quantum terrae potuit pelagisque parari hoc quem civiles hauserunt sanguine dextrae."
        Quale follia, o cittadini, quale sfrenato abuso delle armi offrire il sangue latino alle genti nemiche? [...] Oh, con il sangue che venne versato nei conflitti civili quanto spazio in terra e in mare si sarebbe potuto conquistare.
        Bellum Civile, I
  - - - "O miser inque dies ultra miser,
        uenimus? Aut cur non potius teneroque columbo
        et similis regum pueris pappare minutum
        poscis et iratus mammae lallare recusas?"
        O disgraziato, sempre più disgraziato ogni giorno che passa, a questo siamo arrivati? Perché allora non ti metti a reclamare la pappa ben sminuzzata come un tenero piccioncino o un bimbo di signori? E facendo le bizze non ti ribelli alla ninna-nanna della balia?
        Satire, III
  - - - Rapinatori del mondo, dopo che a loro che devastano ogni cosa sono venute a mancare le terre, scrutano anche il mare: se il nemico è ricco, sono avidi, se povero, prepotenti, tali che né l'Oriente né l'Occidente potrebbe saziare: loro soli con pari desiderio bramano le ricchezze e l'indigenza di tutti. Depredare, massacrare, rapinare essi lo chiamano con falso nome impero, e, quando fanno il deserto, lo chiamano pace.
        Agricola, 30
    - - E non sono mancati alti ingegni per narrare gli avvenimenti del tempo d'Augusto, finché da ciò li distolse il crescere dell'adulazione. [...] Di qui il mio proposito, di riferire nei riguardi di Augusto poche vicende soltanto, [...] senza animosità come senza appassionato favore: ché i motivi dell'uno e dell'altra sono lontani dal mio spirito.
        Annales, I
  - - - “Un potere è stabile e ben radicato solo quando tutti sanno che chi lo esercita è posto sì al di sopra di loro, ma opera per il loro vantaggio.”
        De Clementia, I, 3
- - - - Gli Spaccapietre (1849): rappresentazione impersonale e oggettiva di due spaccapietre che lavorano, dai cui indumenti si può capire la loro umilissima condizione di vita
  - - - Il Quarto Stato (1898-1902): dipinto che si ispira a manifestazioni di protesta da parte dei contadini ridotti alla fame. Il quadro fissa simbolicamente la consapevole avanzata sociale della classe lavoratrice negli anni del socialismo.
  - - - Il bacio (1867): rappresentazione di un bacio furtivo tra due giovani che in maniera alllegorica rende noti i principi ispiratori del Risorgimento: nell'amplesso tra i due amanti, infatti, vive anche il desiderio di unificazione nazionale.
- - - - Il regime fascista nasce in un periodo storico in cui le masse non potevano essere lasciate fuori dalla vita politica: obiettivo di Mussolini è quello di far
        raggiungere forza e solidità al regime, grazie al consenso diffuso e l’indottrinamento delle masse.
        
        La censura fascista in Italia consistette in un'attività di censura e di controllo sistematico della comunicazione e, in particolare, della libertà di espressione, di pensiero, di parola, di stampa e nella repressione della libertà di associazione, di assemblea, di religione.
        
        l giuramento di fedeltà al fascismo fu un atto di formale adesione al regime fascista, imposto per legge nel 1931 ai docenti delle università italiane.
    - - Quando Hitler salì al potere nel 1933, i Nazisti controllavano meno del tre per cento dei 4.700 giornali tedeschi, ma, nel giro di pochi mesi, il regime nazista distrusse la stampa libera tedesca, così forte negli anni precedenti.
        
        10 maggio 1933, a Berlino e in altre città tedesche ebbero luogo le Bücherverbrennungen, i roghi dei libri.
        
        Tra le opere date alle fiamme vi furono i libri dei massimi teorici ed esponenti letterari del socialismo, scrittori tedeschi avversi al nazismo, pubblicazioni dei Testimoni di Geova e i libri di autori ebrei.
- - - - D'Annunzio e Mussolini vivevano un rapporto fondato sulla convenienza reciproca, la sfiducia, l'emulazione e la competizione
  - - - Ma Pirandello non si lasciò influenzare dalla censura del Governo fascista e fu sempre lontano da un compromesso con il governo fascista
        
        La presa di distanza di Pirandello dalla censura della libertà di stampa, imposta dal governo fascista, non era gradito da Mussolini che mostrò irritazione per il fatto che Pirandello continuava a negare “un opera fascista” come atto di fede al fascismo.