La Valle dei Mulini è una valle dei Monti Lattari, ubicata nel l comune di Gragnano, dove per circa seicento anni sono stati attivi numerosi mulini, che, sfruttando le acque del torrente Vernotico, producevano farina e pasta. Nella seconda metà del XIII secolo, per aumentare la produzione di farina, fu data la concessione di costruzione di alcuni mulini, in una valle nei pressi del piccolo borgo di Gragnano, dominato dall'omonimo castello, lungo una mulattiera che congiungeva Castellammare di Stabia con Amalfi: tali mulini sfruttavano le acque del torrente Vernotico, alimentato dalle sorgenti della Forma. Oltre alla presenza di acqua, che assicurava il funzionamento degli impianti anche quando quelli presenti nella Valle dei Mulini di Amalfi erano impraticabili per siccità, i mulini godettero di ottima fortuna per la vicinanza con il mare: il porto di Castellammare di Stabia era infatti il luogo dove arrivava il grano e da dove veniva esportato il prodotto finito. Con il passare degli anni la Valle dei Mulini e la sua attività divennero la principale fonte di sostentamento per sfamare la città di Napoli ed i suoi dintorni. L'apice dell'attività fu raggiunto durante il XVIII secolo. A partire dalla metà del XIX secolo, la nuova industria della pasta, che utilizzava farina di grano duro, soppiantò i mulini, che invece realizzavano farina di grano tenero: nel 1859 infatti in città si contavano già novantuno pastifici contro i ventotto mulini. L'attività cessò definitivamente intorno agli anni quaranta del XX secolo ed i mulini, abbandonati, furono in parte ricoperti dalla vegetazione: la loro particolare architettura ne fa un interessante esempio di archeologia industriale.