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LIS 2 - Coggle Diagram
LIS 2
LINGUA DEI SEGNI ARTISTICA E VISUAL VERNACULAR
vernacular: lingua parlata da un gruppo ristretto di persone
il visual vernacular
è talmente visivo che anche un pubblico udente che non conosce la lis riesce a capire la storia narrata
Bernard Bragg
fondatore di questa tecnica di narrazione,Voleva creare un modo di comunicare come il mimo capibile da tutti
COMPONENTI
locazione : strutture di contrasto
Espressioni facciali
Effetto di zoom
far vedere l'oggetto da diversi punti di vista (da vicino e da lontano)
Ritmo alternato
Mimo vs pantomimia
Impersonamento
Metafora visuale
Indicazione simultanea
presentare 2 oggetti simultaneamente, grazie alle strutture di contrasto e alle espressioni facciali
3d: far vedere gli oggetti nelle 3 dimensioni
9 regole
Mimo si muove nello spazio e può andare a tu per tu con il pubblico vs nella performance di vv l’attore è fermo sul palco
DE’VIA
:deaf view image art
forma
pittorica
in cui c’è il sordo e la sua cultura quindi anche la
lis
.
Il manifesto de’via ha l’occhio in mezzo alla mano perché i sordi ascoltano attraverso gli occhi
STOYTELLING
raccontano una storia dalla lettura del testo costruendo in lissese le frasi, poi cureranno la recitazione che si traspone nel identificare i personaggi (ogni personaggio verrà posizionato nello spazio) con le strutture di contrasto, curare la descrizione dei personaggi ed integrarli nella storia
IMPERSONAMENTO : divento cio di cui sto parlando
modalità di segnato narrativo in cui i moviemnto del corpo servono ad indicare l'azione compiuta dai persoanggi della narrazione il cui ruolo viene assunto dal segnate
veicolano informazioni attraverso gli spostamenti di tutto il corpo, rende fluente le flessioni dei segni a livello manuale
fanno uso di un repertorio di cheremi prestabilito e segue regole di costruzione-Z principio di montaggio cinematografico: scenario descritto da una prospettiva esterna (piano sequenza) o dalla prospettiva interna
abc stories
tecnica narrativa sorda che usa le configurazione dalla a alla z in ordine per raccontare una storia reale, usate come classificatori
MIMI
l mimo gioca molto sulle espressioni facciali e la gestualità, si muovono, visibilità della comunicazione perché cercano il feedback del pubblico
POESIA IN LS
forma artistica nata molto tempo fa. coreografia corporea, i segni che scelgo sono molto importanti C‘è bisogno di conoscere molto bene la LIS e le sue varianti, la rima viene data attraverso la ripetizione creando un ritmo. x la metrica usano il ritmo
transizione e assimilazione:tecnica in cui passo da un segno all’altro che dà la sensazione di un'altra rima che inizia etc.
Controllo della velocità, della misura e morale
CANZONI IN LIS
cantanti sordi che scrivono le loro canzoni: chi usa anche il cantato e chi usa solo i segni.
ICONICITà
La lis non è una lingua iconica, altrimenti tutti la capirebbero.
Tipi di iconicità in lis:
Trasparente: comprensibile
Traslucida: ho bisogno di un input
Opaca: bisogna studiarlo per coglierlo-> segno arbitrario
esiste sia nella lingua dei segni che nelle lingue vocali. varia da lingua a lingua.
IPP IMMAGINI DI PAROLE PRESTATE: labializzazione
CLASSIFICATORI
sono + usati e + visibili nelle lingue verbali ma non è vero che nelle lingue vocali non ci sono.
in italiano: semantici (di misura, mazzo, mucchio) e grammaticali (indicano la classe die nomi es: brucare, beccare)
Usano componenti manuali e non.
Non possono avere significato proprio fuori da un contesto narrativo
Assumono significato dal contesto d’uso
Molti classificatori nel tempo sono diventati segni veri e propri diventando segni arbitrari traslucidi
Classificatori di lingue vocali presenti in LIS:
Nominali: legati ai nomi (mucchio)
Relazionali: mio, tuo, suo, nostro, loro
Numerali : molti, pochi, tanti
Verbali: specificano tutta l’azione svolta dal soggetto
Locativi: sopra, sotto, a fianco, di lato, dietro, davanti
Deittici: qui, li, la fatti con configurazione d.
segni che veicolano distinzioni legate alla forma e alla disposizione dei referenti a cui sono applicati, legati alla forma di un oggetto
veicolano informazioni legate alla configurazione visiva dei referenti simoblizzati , concernono la forma dell'oggeto, il modo in cui viene manipolato,la sua disposizione in relazione a un pinto di riferiemtno
sono segni produttivi non citazionali (frozen)
SERENA CORAZZA
Afferramento : come afferro un oggetto e l’uso che ne faccio (c per afferrare un bicchiere ma è anche il verbo di bere dal bicchiere) (scrivere 3 in allocchero, classificatore di penna)
Superficie : modo in cui la cosa di cui sto parlando tocca una certa superficie
Descrittivo :
Perimetro: 2 classificatori alloccheri di L
Volume/ quantità : spazio occupato da qualcosa e il peso (senza espressioni facciali non si può fare).
MAZZONI
udente, coda
Entità intera : impersonamento il mio corpo diventa quello che descrivo
Di arto :
corpo: impersonamento
SANTORO
Quantificatori: folla
Degli arti:
parte del corpo
entità intera (impersonamento)
Locativi : sopra, sotto, a fianco, di lato, dietro, davanti
descrittivi:
superficie (come poggia la superficie)
perimetro
forma che l’oggetto assume
dimensione
Strumentali : complemento di mezzo, come e cosa uso (cacciavite)
categoria semantica : radici predicative e configurazione della mano. in base a ciò di cui dobbiamo parlare/ referente ci sarà un certo tipo di movimento della mano.
di processo: movimento della mano è uguale a quello del referente. strettamente legato al referente e assume la stessa forma. (se sto parlando delle gambe) (camminare, guardare). classificatore non vuol dire che apposta prendono la forma della mano e la metto accanto ad un altro segno
stativo descrittivo: le mani assumono la forma del referente per descriverlo. (bocca, capelli, occhi, vestiario)
di contatto: il modo in cui il referente sta a contatto con la superficie (matite, libri)
SORDI NELLA STORIA
prima la LIS -> linguaggio mimico gestuale. negli anni 60 sono iniziati gli studi sulla lis e negli anni 70 è stata definita lis
Prima i sordi venivano considerati reietti, non avevano alcun diritto. Ora la sordità viene scoperta entro i 3 giorni dalla nascita grazie agli esami abr.
Le persone sorde e la lingua dei segni esistono da secoli:
società romana:
+evoluti nell’accoglimento dei sordi. codice Giustiniano li classificavano in base al tipo di sordità (5 tipi). Pieni diritti se sanno leggere e scrivere altrimenti tutore legale
ci si è cominciati a preoccupare di educare i sordi quando c’è stato il bisogno di trasmettere l’eredità di una famiglia nobile -> testamento Luca riva
precettori insegnati privati per la maggior parte religiosi
PEDRO PONCE DE LEON 1520-84 (monaco benedettino) :green_book:
Don Manuel Ramirez de Carrion (1579-1654) insegnò ad Emanuele Filiberto principe di Carignano
metà 1700 prime :school: :flag-eu:
:flag-gb: Thomas Braidwood (1715-1806)
:flag-fr: Abate De l’Epée (1712-1789)
scuola riconosciuta da re luigi 1778
segni naturali: copia cio che i bambini fanno
alfabeto naturale + segni metodici + dattilologia + dissi + lettura labiale
:flag-de: Samuel Heinicke (1729-1790)
metodo oralista. 1778 primo istituto a Lipsia
:flag-it: 19 sec apertura istituti (Torino, Padova +)
abate Tommaso Silvestri fonda prima scuola per educare i sordi a Roma (va prima a Parigi ) 1782
Genova Padre Ottavio Assarotti 1804, primo insegnante italiano che usò della lingua dei segni come metodo di apprendimento. primo collegio con convitto
milano Giuseppe Bagutti. Lamentava un totale mancanza di materiale, :blue_book:
maestri sordi
Paolo Basso
Giacomo Carbonieri
Giuseppe Minoja
:flag-us:
Thomas Hopkins Gallaudet 1815
l’asl ha molto a che fare con la lingua dei segni francese perché gli americani studiano da del’epee
“Gallaudet college” università per sordi
con laurent clerc un insegnate sordo fonda il connecticut asylum
Nell’800 si parla di bilinguismo
settecento jacob pereire inventore del metodo oralista: rieducazione articoaltoria dei sordi
x platone comunicazione gestuale era una forma naturale di espressione
aristotele si accorge che le persone sorde dalla nascita sono anche mute perché non hanno mai sentito le parole quindi non riescono a riprodurle
sant'agostino sordità un male perche comporta la mancanza di fede
medioevo sordi considerati ai limiti del mondo sociale
CONGRESSO DI MILANO 1880
Pochissimi sordi hanno accesso, la maggior parte dei partecipanti sono medici. La sordità viene vista come una malattia da curare
Convegno internazionale in cui decretano che la lingua dei segni uccide la parola quindi dall’educazione dei sordi deve essere tolto l’uso dei gesti a favore dell’oralismo
repressione dei segni
le risoluzioni
superiorità della parola suoi gesti
metodo orale deve essere preferito a quello della mimica x l'educazione e l'istruzione dei sordi
gesti nuocciono alla parola
preferire il metodo orale puro
conseguenze
scomparsa della lingua dei segni
spariscono gli insegnanti sordi
sordi perdono la coscienza di avere una vera lingua
associazioni
fondatore del ENS: ente nazionale sordo
ANTONIO MAGAROTTO
Nel 1942 l’ENS è riconosciuto con legge dallo Stato come Ente morale,per la tutela e la salvaguardia dei sordomuti
william
stokoe
1960
dimostra che i segni non sono solo una forma di comunicazione legata alla mimica, ma compongono una vera e propria lingua, con un suo lessico e una sua grammatica, in grado di esprimere qualsiasi messaggio.
lingua con una struttura
anni 70 si afferma il termine segni x indicare le unità delle lingue visivo gestuali
ogni segno è caratterizzato da biplanarità
ricerche anni 60
rivalutazione della lis
proprietà della lingua: sistematicità, variabilità, mutabilità, iconicità, doppia articolazione, combinatorietà regolata o sintassi, ridondanza, l'indeterminatezza semantica o estensibilità dei significati, riflessività
Banchi di muto soccorso: associazioni di categoria che nascono in tutti i settori
FIAS: gestita da sordi USI: gestita da udenti
obiettivi comuni: scuola e formazioni, tutela del patronato, e istruzione obbligatoria anche x i sordi.
lingue dei segni e lingue vocali
esistono raggruppamenti di segni in cui la stessa configurazione puo essere legata a segni dai significati vari
metaforicità
classi grammaticali
NOMI
1 categoria: luogo sul corpo del segnante, pluralità attraverso l'aggiunta di un morfema (molti)
2 categoria segnati nello spazio neutro, pluralità attraverso ripetizione del segno
VERBI
1 articolati sul corpo
3 spazio neutro, con un punto di articolazione in base al suo argomento
2 spazio neutro direzionali
ordine dei segni della frase
verbo alla fine, pronome possessivo dopo il sostantivo, negazione dopo il verbo, SOV
topic (argomento che si vuole sottolineare) viene anteposto
asse sintagmatico: simultanetià
le unità segnate in lis non sono mai puramente sequenziali
iconicità dinamica
costruzioni con CLASSIFICATORI, IMPERSONAMENTO e metafore iconiche
poco usate nei registri alti della lis
impersonamento
metafore iconiche nel discorso
indeterminatezza dinamica : la possibilità che il significato di una parola cambi nel tempo nello spazio a seconda dei parlanti
l'estensione metaforica comporta un particolare modo di guardare all'argomento di cui si parla
ipotesi sull'iconicità dei segni
ipotesi dell'influsso della modalità visivo gestuale
attraverso la modalità visivo gestuale possiamo parlare di cose visive con segni visivi: questo aumenta la somiglianza tra significanti e significati
la dimensione simultanea e spaziale dell asse sintagmatico segnato rende possibile veicolare l'informazione in modo +istantaneo
la variabilità tipica delle lingue dei segni lascia spazio alla possibilità di enfatizzare o sminuire i tratti iconici dei segni a seconda delle situazioni comunicative
la base neuropsicologica delle attività linguistiche in segni coinvolge l'attività di aree cerebrali e di un tipo di neuroni che facilitano la presenza di tratti iconici nel sistema linguistico
le lingue dei segni sarebbero un sistema comunicativo inscritto nel nostro codice genetico vestigia delle prime forme di comunicazione che è prima lingua oggi solo nelle persone sorde