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TEORIA DELLA MENTE 3 - Coggle Diagram
TEORIA DELLA MENTE 3
L’attenzione condivisa e i gesti deittici rappresentano tappe fondamentali dello sviluppo comunicativo e linguistico
consistono in parti determinanti della comunicazione referenziale nella condivisione del mondo esterno con l'altro
La condivisione dell'attenzione è un meccanismo proto-comunicativo ma non rappresenta ancora una ToM
I gesti deittici svolgono una funzione imperativo-richiestiva, Il bambino può indicare un oggetto lontano o alternare lo sguardo tra esso e l’adulto
affinché l’adulto a sua volta guardi l'oggetto, lo prenda e glielo porga: si tratta del performativo richiestivo
tra gli 11 e 14 mesi si osserva un cambiamento significativo: il bambino continua a usare il gesto di indicare
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per quanto riguarda il gioco di finzione, troviamo diversi elementi che nel complesso
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Attraverso l'analisi del linguaggio spontaneo dei bambini tra i 2 e i 4 anni osservati nelle situazioni di vita quotidiana
Wellman rivela che già a due anni i bambini spiegano i comportamenti delle persone facendo riferimento allo stato mentale del desiderio
mentre i riferimenti esplicativi a pensieri e credenze compaiono più tardi, verso i tre-quattro anni
Il bambino passa da un precoce mentalismo, in cui lo stato mentale del desiderio è la chiave per comprendere il comportamento proprio e degli altri
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il primo a sviluppare una ricerca sulla ToM in ottica life-span fu Happè utilizzando la Strange stories
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vengono presi in considerazione compiti più complessi, e la Strange Stories di Happè
l’interesse per l’età adulta ha fatto emergere la contrapposizione tra un modello di funzionamento ideale vs Reale
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