Si ha la descrizione del salotto notturno, della folla di personaggi che lo frequenta, delle conversazioni. In questa scene prevale la noia. Parini accentua proprio questo, difatti le scene sono monotone e si ha una ripetizione delle stesse scene. Tra le prime due parti e le ultime due c’è proprio una differenza, difatti quando scrive le ultime due è come se fosse talmente malinconico e rassegnato difronte al fatto che questa nobiltà non possa cambiare che rispetto alle prime due parti in cui è ancora fiducioso, il tono è più rassegnato, distaccato, malinconico. Nelle prime due parti, è più fiducioso e se la prende con la nobiltà, con l’uso di un ironia che può arrivare a sfociare anche in sarcasmo (ironia pungente, offensiva). Parini è molto descrittivo, spesso accanto ad un sostantivo c’è un aggettivo o anche due, poiché ama descrivere tutto nei minimi particolari.