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SANGUE - Coggle Diagram

- - - - porzione liquida del sangue
        
        si ottiene dopo aver aggiunto EDTA, anticoagulante nella provetta
        
        H2O (90%)
        
        ELETTROLITI
        
        natriemia
        = 312 - 333mg/dL
        = 136 - 145mEq/L
        
        potassiemia
        = 14 - 20 mg/dL
        = 3,5 - 5mEq/L
        
        cloremia
        = 347 - 376 mg/dL
        = 98 - 106 mEq/L
        
        calcemia
        = 9 - 10 mg/dL
        = 4,3 - 5,3 mEq/L
        
        fosfatemia
        
        adulto
        = 3 - 4,5 mg/dL
        
        bambino
        = 4,5 - 6 mg/dL
        
        magnesiemia
        = 1,8 - 2,3 mg/dL
        = 1,5 - 1,9 mEq/L
        
        bicarbonatemia
        = 134 - 177 mg/dL
        = 22 - 29 mEq/L
        
        SQUILIBRIO ELETTROLITICO
        
        uno squilibrio elettrolitico porta ad un rallentamento dell'attività cardiaca
        
        ciò si traduce in una diminuzione della pressione arteriosa
        
        ovvero una diminuzione della pressione del sangue che affluisce al nefrone
        
        infine si ha una insufficienza renale acuta
        
        Lez 12 pag 12
        
        equilibrio IDRO-ELETTROLITICO
        
        = eq IDRICO-SALINO
        
        è il principio per il quale la concentrazione di soluti nell'ambiente acquoso di un organismo vivente viene mantenuta costante nel tempo
        
        natriemia regola il vol di liq extracell (LEC)
        
        LEC regola il volume plasmatico
        
        la volemia influenza la pressione sanguigna
        
        Lez 12 pag 13
        Conti 2 pag 431 (regolazione)
        
        PROTEINE PLASMATICHE
        
        sono cariche negativamente
        
        le proteine plasmatiche si trovanoimmerse nel plasma il cui pH è di gran lunga magg rispetto al loro punto isoelettrico
        
        pertanto questo comporta che esse si comportino come acidi
        
        = dunque cedono protoni ‼️
        
        infatti i loro gruppi acidi (estremità carbossiterminale) sono quasi del tutto dissociati
        
        mentre i loro gr basici (estremità amminoterminale) sono quasi del tutto protonati
        
        zoom in
        punto isoelettrico
        è il valore di pH al quale le proteine plasmatiche si comportano per metà come acidi e per metà come basi
        
        pH e CARICHE NEGATIVE
        
        questa relazione tra pH e num di cariche negative espresse
        
        implica che:
        
        se ⬇️ pH = ⬇️ num cariche neg espresse
        
        l'azione biologica di una molecola dipende dalla sua quota libera
        
        il Ca è un catione
        
        motivo per cui l'aumento deel num di cariche negative espresse dalle proteine plasmatiche
        
        risulta in una magg quota di Ca legato che risulta in una minore azione biologica esercitata dallo ione
        
        relazione tra cariche NEG e Ca
        
        vedi QUAD
        
        1 more item...
        
        ⬆️ cariche neg espresse = ⬇️ quota libera Ca = ⬇️ azione biologica di Ca
        
        6 - 8 g/100mL
        
        ENZIMI
        
        essi hanno una particolare importanza diagnostica
        
        nel plasma si trova una grande varietà di enzimi, separati in diverse categorie:
        
        enzimi CELLULARI
        
        si tratta di:
        
        la cui normale localizzazione è intracellulare
        
        pertanto un loro aumento nel plasma può costituire un importante segnalatore di danno cellulare ( = tissutale )
        
        2 more items...
        
        enzimi prod da gh ESOCRINE
        
        IMPORTANZA DIAGNOSTICA
    - - popolazione cellulare
        
        ERITROCITI
        
        trasporto di:
        
        CO2
        
        O2
        
        valenze acide
        
        produzione di ioni bicarbonato
        
        ⬇️ [globuline] = ⬆️ rouleaux
        normalmente
        
        gli eritrociti tendono a respingersi in virtù dell arepulsione ta le cariche neg che espongono sulla superf
        
        ⬇️ [globuline]
        
        correla con una minore tendenza a resspingersi
        
        con formazione delle pile di eritrociti
        
        vedi QUAD
        
        i globuli rossi sono dotati di:
        
        antigeni diu superficie che garantiscano che essi NON siano attaccati dal sist del complemento:
        
        CD55 = DAF
        → accelera la degradazione della C3 convertasi
        
        CD59 o protectina
        → previene la formazione del MAC
        
        3 more items...
        
        VES
        
        ROULEAUX ERITROCITARI
        
        Conti 2 pag 147
        
        FUNZIONI
        
        GLOBULI BIANCHI
        
        neutrofili, 60% - 70%
        
        linfociti, 20% - 35%
        
        monociti, 2% - 8%
        
        eosinofili, 1% - 4%
        
        basofili 0% - 1%
        
        FORMULA LEUCOCITARIA
      - EMOPOIESI
        
        SANGUIFICAZIONE
        processo di produzione della porz corpuscolata del sangue
        
        25%
        → il 25% delle cell in maturazione va a formare i globuli rossi
        
        75%
        → è la percentuale di cell in maturazione che va a costituire i globuli bianchi
        
        questo sbilancio è dovuto alla diversa vita media:
        
        globuli rossi circa 4 mesi
        
        globuli bianchi circa ore o giorni
        
        le citochine secrete da vari tipi cellulari mediano il processo di emopoiesi:
        
        eritropoietina (EPO)
        → stimola la produzione di globuli rossi e quindi il rilascio di
        
        trombopoietina
        
        CSF
        Colony Stimulating Factor
        → si tratta di fattori di crescita che stimolano la proliferazione di specifiche colonie cellulari:
        
        CSF-E
        
        CSF-
        
        interleuchine
        
        IFN
        
        TNF-⍺
        → inibisce emopoiesi
        
        TNF-ß
        → stimola linfociti B
        
        CITOCHINE
        
        DISTRIBUZIONE
        
        DEFINIZIONE
- - - - è costituita dai fattori importanti per l'innesco del processo emostatico:
        
        alterazione della parete
        
        stasi ematica
        
        ipercoagulabilità
        
        VASOCOSTRIZIONE
        
        lesione del vaso
        
        evento che porta alla vasocostrizione promossa da:
        
        endotelina
        → secreta da cell endoteliali
        
        serotonina
        → secreta dalle piastrine
        
        riflesso neurovegetativo vasomotore
        → consiste nella stimoalazione dei nerva vasorum
        
        stiramento dovuto al trauma
        
        tale evento porta ad un rallentamento della velocità del flusso
        
        ATTIVAZIONE PIASTRINICA
        
        la perdita di cell endoteliali costituisce il punto di avvio per il processo di emostasi localizzata
        
        infatti le piastrine in questo modo entrano in contatto con il sottoendotelio
        
        i cui fattori causano l'attivazione piastrina:
        
        proteoglicani
        
        collagene
        
        fibronectina
        
        evento biochimico caratterizzato da mutamenti strutturali e morfologici
        
        2️⃣ FASE PIASTRINICA 📍
        
        si può ulteriormente suddividere in:
        
        1. ADESIONE = ATTIVAZIONE
        fattore di VON WILLEBRAND
        è la capacità delle piastrine di legarsi al collagene presente nel sottoendotelio
        
        la diminuzione della velocità deel flusso porta le piastrine a localizzarsi lungo le pareti vascolari
        
        aumentando la possibilità di interazione con il sottoendotelio
        
        l'interazione è garantita da:
        
        fattore di Von Willebrand
        → interagisce con il collagene esposto agendo da collante tra Gp piastriniche e collagene
        
        integrine piastriniche
        
        tale interazione determina l'attivazione piastrinica
        
        che porta ad una trasduzione del segnale
        
        Conti pag 56
        
        2. CAMBIAMENTO di FORMA
        
        la cascata biochimica generata porta al cambiamento di forma della piastrina
        
        la trasformazione consiste in una passaggio da
        forma discoidale → forma sferica
        
        ciò porta ad un riassetto della membrana plasmatica
        
        che risulta in una esposizione del fattore piastrinico 3 (PF3)
        
        1 more item...
        
        FASE di ADESIVITA'
        
        RUOLO dell'ENDOTELIO
        
        l'endotelio sembra ricoprire un ruolo nella cascata coagulativa
        
        ovvero l'innesco o meno di essa dipende dallo stato funzionale del vaso
        
        1️⃣ FASE VASCOLARE 📍
        
        esistono 2 vie di attivazione della coagulazione:
        
        - VIA INTRINSECA
        
        il sangue entra in contatto con superfici cariche negativamente come:
        
        collagene
        
        membrana basale
        
        eparina
        
        pelle
        
        vetro
        
        le cariche neg del sottoendotelio quindi interagiscono con le molecole trombogeniche
        
        sistema plasmatico attivabile da contatto
        
        si attiva così SPAC, formato da:
        
        FXII
        → attivato da callicreina in fattore ⍺ di Hageman (HF⍺)
        
        precallicreina (PK)
        → è una serinoproteasi attivata da HF⍺
        
        chininogeno (HMWK)
        
        FXI
        → in forma attiva è in grado di attivare FIX
        
        SPAC
        
        attivazione spontanea di FXII in FXIIa
        
        FXIIa attiva la PK in callicreina
        
        callicreina amplifica l'attivazione di FXII
        
        FXIIa attiva l'FXI in FXIa
        
        FXIa attiva FIX in FIXa
        (attivato anche dalla via estrinseca)
        
        FIXa attiva FX in FXa 🚩
        
        2 more items...
        
        DENOMINAZIONE
        
        Conti 2 pag 64
        
        - VIA ESTRINSECA
        
        prende questa denominazione perchè:
        
        è innescata dall'interazione tra fattori tissutali, entrati in circolo per via della lesione vascolare, e fattori plasmatici
        
        si verifica un danno cellulare
        
        questo evento induce il tessuto leso a esporre una proteine integrale di membrana detta TF
        
        il sangue entra in contatto con il tessuto danneggiato
        
        proteina integrale di membrana
        espressa da fibroblasti delle matrici sottoendoteliali in caso di lesione endoteliale
        
        2 more items...
        
        DENOMINAZIONE
        
        Conti 2 pag 65
        
        TRIADE di VIRCHOW
  - - - DEFICIT
        
        deficit di VitK
        → porta ad una produzione di fattori NON funzionali:
        
        fattore II
        
        fattore VII
        
        fattore IX
        
        fattore X
        
        deficit di Ca
      - EPARINA
        
        anti-trombina III
        
        proteina C
        → agisce come la plasmina
        
        proteina S
        
        vitKdipendenti
    - - farmaci TROMBOLITICI
        
        attivatori del plasminogeno
        
        anti-aggreganti
      - farmaci ANTI-TROMBOTICI
        
        antagonisti di VitK
        
        dicumarolici
        
        anti-coagulanti orali
        
        inibitori di trombina
        
        inibitori di FXa
  - - - tempo di protrombina = 15s
        = tempo di Quick
        → valuta il tempo necessario ad innescare la via estrinseca e la via comune
        .
        
        tempo di tromboplastina parziale = 30s
        = PTT o TTP
        → valuta il tempo necessario ad innescare la via intrinseca e la via comune
        
        t. misurato/t. normale
        esprime il tempo di protrombina in modo che sia confrontabile con le valutazioni di altri laboratori
        
        INR
- - - - nel plasma le concentrazioni dei soluti osmoticamente attivi sono:
        
        natriemia
        → [Na] = 330 - 150mEq/L
        
        glicemia
        → [glucosio] = 70 - 100mg/dL
        
        azotemia
        → [urea] = 45mg/dL
        
        calcolo dell'osmolarità
        
        vedi QUAD
        
        - cause di IPERSMOLARITA'
        
        iperglicemia (es. nel diabete mellito)
        
        il glucosio presente nel tub renale (glicosuria) in virtù della sua azione osmotica
        
        richiama acqua all'interno del tubulo renale
        
        poliuria
        = eccessiva espulsione di H2O
        
        ipernatriemia
        
        uremia
        
        diabete insipido
        
        iperlattacidemia
        → infatti l'acido lattico è un elemento osmoticamente attivo ma normalmente è presente in concentr NON preoccupanti
        
        coma iperosmolare
        
        CONSEGUENZE
        
        - cause di IPOSMOLARITA'
        
        iponatriemia
        
        edema cerebrale
        
        insorge nel momento in cui i neuroni sono circondati da un amb extracell iposmolare
        
        dunque l'acqua tende ad entrare all'interno dei neuroni
        
        ciò causa l'edema citotossico, il quale correla con una alterata funzione cellulare
        
        l'attività neuronale è infati profondamente dipendente dall'eq elettrolitico
        
        CONSEGUENZE
        
        SOLUTI
        OSMOTICAMENTE ATTIVI
      - DEFINIZIONE
      - come unità di misura utilizza gli osmoli per litro
        
        osmole
        = è il num di particelle che contribuiscono alla pressione osmotica di una slz
    - - Lez 12 pag 8
  - - - equilibrio di GIBBS e DONANN
        
        questa equazione dice che se in uno dei due compartimenti separati da membrana semiperm
        
        è presente uno ione NON diffusibile (ovvero le proteine cariche neg)
        
        allora in quello stesso compartimento si accumulano gli ioni diffusibili di carica opposta (K+)