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TEORIE E MODELLI DI LEADERSHIP (anni 90) - Coggle Diagram
TEORIE E MODELLI DI LEADERSHIP
(anni 90)
HERSEY E BLANCHARD
: 4 STILI DI LEADERSHIP SITUAZIONALE , 2 supportive e 2 direttive
DELEGATING
: I leader delegano la maggior parte
delle responsabilità
COACHING
: I leader forniscono la
direzione Ma tentano di diffondere le
loro idee per coinvolgere le persone.
SUPPORTING
: i leaders si concentrano sulle relazioni e meno sul fornire indicazioni. Condividono le responsabilità decisionali.
DIRECTING
: -I leader forniscono la
direzione ma tentano di vendere le loro idee per coinvolgere le persone.
TEORIE SITUAZIONALI
la flessibilità porta al successo
La teoria del continuum (Tannenbaun e Schimtd)
Viene chiamata teoria del del continuum, perché gli stili prevedono un'autorità decrescente del capo. Questo approccio prosegue attraverso varie fasi che prevedono una maggiora consultazione e una delega sempre crescente del team.
IL MODELLO CONTINGENTE di Fiedler (Padre approccio situazionale)
: Il successo di un leader in una data situazione non dipende dalle sue abilità, ma da come queste abilità si allineano con fattori contingenti al di fuori di lui.
SCALA LPC
(del collaboratore meno preferito)
LEADER ORIENTATO AL COMPITO : forte propensione a portare a termine il lavoro senza preoccuparsi del loro rapporto o del legame con i seguaci.
LEADER ORIENTATO ALLA RELAZIONE: si preoccupa del coinvolgimento emotivo delle persone con cui lavora anche a scapito del compito e dei risultati.
LA TEORIA DELLO SCAMBIO
LEADER-FOLLOWERS (Leader member exchange LMX) : si basa sulla qualità dei supporti tra il manager e i collaboratori, anzichè sui comportamenti o tratti del leader o follower.
E' un rapporto diadico.
Il rapporto personale determina due tipologie di gruppi.
IN GROUP
girano maggiori informazioni; l’influenza, la fiducia e il
supporto da parte del Leader sono maggiori
OUT GROUP
:C’è minore compatibilità con il Leader; i collaboratori svolgono le
attività assegnate e non trovano altro coinvolgimento
LA TEORIA TRANSAZIONALE
di
HOLLANDER
: si concentra sulla relazione tra leader e follower. È centrata sugli scambi, le transazioni. Il leader acquista un vantaggio concedendo incentivi o promozioni ai dipendenti.
Leadership inclusiva
:un processo di followership attivo che
enfatizza i bisogni e le aspettative dei follower. Principio guida di "
Fare le cose con
le persone, non per le persone"
, in una relazione di influenza bidirezionale.
CREDITO IDIOSINCRATICO
Conformismo iniziale
Competenza
Legittimità
Identificazione
BURNS- TEORIA TRASFORMAZIONALE
: La nozione di leadership trasformazionale attiene ad un processo che cambia e trasforma le persone coinvolte.
Leader attento alle motivazioni
e alle potenzialità delle persone con cui si rapporta.
La leadership trasformazionale di BASS E AVOLIO
: categorizzano la leadership sulle quattro "I"
INSPIRATIONAL MOTIVATION
:Il leader deve creare entusiasmo, deve essere motivante.
INDIVIDUALIZED CONSIDERATION
:Il leader deve riuscire a mantenere alta l’attenzione sulle
motivazioni e le aspirazioni dei singoli follower.
IDEALIZED INFLUENS
:Il leader deve essere il riferimento per i followers, deve
generare sicurezza e fiducia
INTELLECTUAL STIMULATION
: Bisogna fornire sempre nuove sfide
LA TEORIA CARISMATICA
ROBERT HOUSE
GLOBE
( global leadership and organizational behavior effectivness reserach programm) :studio di leadership interculturale che abbraccia oltre 60 paesi e culture per analizzare le norme organizzative, i valori e le credenze dei leader in diverse società.
PAT-GOAL ( teoria del processo)
GOLEMAN
LEADERSHIP EMOTIVA
:La leadership non è né innata, né riservata ai grandi uomini. Per essere leader sono necessarie empatia, sensibilità, creatività, flessibilità. Potenzialità nascoste in ogni essere
umano.
I 6 STILI DI LEADERSHIP
: VISIONARY, COACHING, AFFILIATIVE, DEMOCRATIC (positivi), PACESETTER, COERCITIVE (negativi).
SERGIOVANNI
LEADERS COMUNITARIA ED EDUCATIVA .’apprendimento e leadership sono intrinsecamente collegati al miglioramento della scuola. Le teorie della leadership applicate nella scuola, non possono essere “importate” dal mondo aziendale.
Per Sergiovanni è la comunità il fattore più importante delle “scuole
efficaci” ( comunità di apprendimento, collegiali,di cura, inclusive, di ricerca)
LEITHWOOD E L0UIS
: LEADERSHIP PER L'APPRENDIMENTO : la dimensione collegiale accresce l'influenza della leadership sull'apprendimento. 3 stili di leadership: COLLETTIVA (collegiale), PARTECIPATA,DISTRIBUTIVA (distribuzione di ruoli).
IL LEADER CARISMATICO DI WEBER
: L’autorità carismatica non regge, però, nel lungo periodo ed è destinata
alla routinizzazione, viene sostituita da una burocrazia controllata da un'autorità costituita
razionalmente.
LE TEORIE UNIVERSALISTICHE
: leader si nasce
TEORIA DEL GRANDE UOMO
TEORIA DEI TRATTI
MITCHELL
PAT-GOAL
:Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare (Seneca) . COMPORTAMENTI DEL LEADER
§ Strumentale o direttivo
§ Supportivo
§ Partecipativo
§ Orientato ai risultat
4 APETTI CHE IL LEADER DEVE CONTROLLARE
:
§ livello di
affiliazione
del dipendente
§ Preferenza per la
struttura
: quale tipo di supporto ha bisogno il dipendente
§ Di quanto
controllo
ha bisogno il dipendente per raggiungere gli obiettivi
§
Percezione delle capacità
: quale livello di capacità ha il dipendente in base alla sua esperienza
Fisher e Mauselli 4 tipi di leader
culturale, strategico,educativo,ricettivo