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DOPOGUERRA IN ITALIA - Coggle Diagram
DOPOGUERRA IN ITALIA
SITUAZIONE POLITICA
1919 Elezioni con sistema elettorale proporzionale
Partito socialista
(è il partito maggiore con 32.3% di voti)
Riformisti
Filippo Turati
(capo del partito)
migliorare le condizioni dei lavoratori senza fare la rivoluzione
Massimalisti
Fare la rivoluzione
come in Russia
Altri
partiti
Partito popolare
Primo
partito cattolico italiano
Nazionalisti
Punto di riferimento è
D'Annunzio
Mito della
vittoria mutilata
L'Italia, dopo la prima guerra mondiale, non ottenne la città di Fiume e una parte della Dalmazia
Reducismo
(reduci sognano altre imprese coloniali come l'Impresa di Fiume)
1919 Benito Mussolini fonda
a Milano il movimento dei
FASCI ITALIANI DI COMBATTIMENTO
I
FASCI prendono pochi
voti alle elezioni del 1919
Nel 1920 nasce lo Squadrismo
(squadre d'azione paramilitari armate contro i socialisti)
Nel
1921 nasce il PARTITO NAZIONALE FASCISTA
1921 alleanza tra liberali e fascisti. Il PNF entra in Parlamento nelle liste di Giolitti
Ottobre 1922
presa del potere con la
Marcia su Roma
Il capo del governo
FACTA chiede lo stato d'assedio
Il
Re Vittorio Emanuele III
rifiuta e
affida a Mussolini il compito di formare il nuovo governo
1919-1920 CRISI ECONOMICA
Disoccupazione e Inflazione
BIENNIO ROSSO (1919-1920)
1920 OCCUPAZIONE FABBRICHE
(MILANO TORINO E GENOVA)
I
manifestanti chiedono
Aumento dei salari
Riduzione orario di lavoro
Redistribuzione
terre incolte
Controllo della fabbrica da parte degli operai
Reazioni al BIENNIO ROSSO
Giolitti non reprime
con violenza
le rivolte di operai e contadini
, ma concede riforme
Industriali e proprietari terrieri
si rivolgono alle
squadre organizzate
(
squadrismo
) del movimento fascista per
reprimere le rivolte di operai e contadini