La Seconda guerra mondiale, cap.11
Si combatte su 5 fronti, America, Asia, Africa e Oceano Pacifico. Le cause risalgono alla diffusione dei regimi fascisti e alla volontà di espansione della Germania di Hitler. Ci fu la crisi degli equilibri stabiliti con Pace di Versailles.
Dopo l’alleanza italo-tedesca del 1936 si registrò l’adesione del Giappone al Patto anticomintern. Da quel
momento la progressione dell’operazione militare fu rapida e inarrestabile.
Nel maggio 1939 Mussolini e Hitler siglarono il Patto d’Acciaio che sanciva un’alleanza strategica. Nell’agosto l’improvvisa alleanza tra Hitler e Stalin con il Patto Molotov-
Ribbentrop fu il passo decisivo verso la guerra.
Stalin stipulò quell’alleanza perché era consapevole dei ritardi dell’Armata rossa e della necessità di
prendere tempo rispetto a un’invasione tedesca che giudicava comunque inesorabile.
Le rivendicazioni tedesche sul corridoio di Danzica assegnato alla Polonia dai trattati di pace, fu soltanto l’innesco della guerra.
Nazisti e Sovietici invadono la Polonia: il 1’ settembre 1939 l’esercito tedesco invase la Polonia senza una preventiva dichiarazione di guerra. Due giorni dopo, Regno Unito e Francia dichiararono guerra alla Germania.
Allo scoppio l’Italia dichiarò la sua “non-belligeranza” (momentanea astensione dal conflitto).
La spartizione della Polonia: il 29 settembre, dopo la capitolazione di Varsavia, i tedeschi e i sovietici
si accordarono sulla spartizione della Polonia.
Il Reich annesse il corridoio di Danzica, mentre il resto del Paese fu sottoposto a un governatore generale.
L’URSS per parte sua occupò un’ampia porzione della Polonia orientale
I nazisti iniziarono a compiere massacri e esportazioni degli ebrei polacchi. I sovietici fucilarono e seppellirono migliaia di militari e civili in fosse comuni presso la foresta di Katyn, con l’obbiettivo di spegnere qualunque tentativo di resistenza.
Dicembre 39 e il marzo 40, l’Unione sovietica invase la Finlandia che non aveva voluto sottoscrivere con Mosca un trattato di assistenza militare.
Per Stalin era importante aumentare i territori di confine frapposti tra la Russia e la Germania, nella consapevolezza che l’alleanza stipulata aveva un valore esclusivamente tattico.
Tra il giugno e il luglio 1940 l’Armata Rossa occupò le Repubbliche baltiche dell’Estonia, Lettonia e Lituania e invase la Bessarabia e la Bucovina settentrionale:
con queste annessioni Stalin si impadronì di quanto era stato segretamente pattuito con la Germania grazie al Patto Molotov-Ribbentrop.
Il fronte occidentale tra la Francia e la Germania si stabilizzò in un lungo periodo di attesa di un attacco che si protrasse fino al maggio 1940.
Nell’aprile 1940 la svolta: la Germania invase la Danimarca e la Norvegia per potersi dotare di basi marittime necessarie ad attaccare l’Inghilterra con la guerra sottomarina.
Applicazione su vasta scala delle nuove tecnologie (bombardamenti aerei, carri armati via terra).
21 maggio 1940 con l’arrivo ad Abbeville.
Alleati ebbero il tempo di sottrarsi alla morsa tedesca e di imbarcarsi a Dunkerque per raggiungere l’Inghilterra, lasciando ingenti quantità di equipaggiamento militare sul terreno.
Le truppe tedesche ebbero il campo libero per puntare direttamente su Parigi, dove entrarono il 14 giugno.
15 giugno 1940 i nazisti conquistarono la fortezza di Verdun e il maresciallo Pétain chiese l’armistizio che venne firmato il 22 giugno a Compiègne.
Nel frattempo De Gaulle assumeva l’incombenza di rappresentare la “France Libre” e da Londra lanciava i suoi primi appelli alla nazione invitandola a proseguire la guerra.
L’Italia entrò in guerra contro la Francia e l’Inghilterra il 10 giugno 1940. Mussolini promise una vittoria rapida. Le truppe italiane si affrettarono ad attaccare la Francia lungo il confine alpino, infliggendole una pugnalata alla schiena, essendo il Paese già agonizzante.
Settembre 1940 Mussolini stipulò con la Germania e il Giappone il patto Tripartito con cui si autolegittimavano come potenze guida. Il conflitto si rivelò da subito più duro del previsto soprattutto sul duplice fronte africano e su quello balcanico.
In Africa orientale l’esercito italiano conquistò nell’agosto del 40 la Somalia britannica, ma nel dicembre i britannici attaccarono l’Etiopia e nel febbraio 1941 occuparono l’Eritrea e la Somalia italiana conquistando Mogadiscio.
Nel maggio 1941 l’Impero italiano in Africa
orientale crollava come un castello di sabbia nel deserto.
Nel febbraio 41 gli inglesi penetrarono in Cirenaica, nella Libia orientale, facendo tanti prigionieri.
Marzo 41 gli italiani, rafforzati dalle truppe guidate dal tedesco Rommel, passarono alla controffensiva
senza però riuscire a superare i confini dell’Egitto.
28 ottobre 1940, l’Italia attaccò la Grecia senza preavvertire la Germania.
L'esercito italiano si fermò contro la resistenza e venne ricacciato in Albania e il capo di stato maggiore Pietro Badoglio fu costretto a dimettersi.
L’intervento tedesco nel Regno di Jugoslavia e in Grecia nell’aprile 41 evitò all’esercito italiano una sonora sconfitta.
20 aprile 1941 la Grecia chiese l’armistizio e i tedeschi entrarono ad Atene.
Invece nel Mediterraneo continuava la guerra navale della marina italiana contro la Royal Navy britannica.
Battaglia di Capo Matapan (1941, Grecia), avevano prevalso gli inglesi.
I Balcani furono divisi tra le potenze dell’Asse.
L’Italia ottenne la provincia di Lubiana, nell’attuale Slovenia, la fascia costiera della Dalmazia. In Croazia e in Bosnia-Erzegovina sorse un nuovo stato fantoccio legato alla Germania e all’Italia.
Mosse tattiche Unione Sovietica: l’espansione tedesca nei Balcani provocò i primi problemi all’alleanza tra Hitler e Stalin.
I russi cominciarono a rifornire di armi la resistenza greca e
nell’aprile 41, firmarono un patto di non aggressione con il Giappone, alleato della Germania e Italia.
Nell’aprile 1941 la Germania di Hitler dominava incontrastata l’Europa. Hitler aveva l’idea di realizzare una grande Germania comprendente l’Alsazia, la Lorena, l’Austria, la Polonia, la Boemia e la Moldavia, che doveva essere circondata da una serie di Stati satellite.
L'unica potenza che ancora sembrava resistere era il Regno Unito (Churchill assunse nel maggio 1940 l’incarico di primo ministro).
Il 19 luglio Hitler, proclamò il blocco navale e intensificò la guerra sottomarina per preparare l’invasione del Paese con l’operazione “Leone Marino”.
L’eroica resistenza inglese si spiega con l’eccezionale tempra della popolazione ma anche con l’impiego di efficaci tecnologie: il radar e la decifrazione del codice segreto tedesco enigma grazie al matematicoTuring.
USA si preparano alla guerra: Maggio 40 Roosevelt ottenne fondi straordinari per la Difesa del congresso, definì un piano di produzione di 50k aerei l’anno e fornì 50 navi da guerra al Regno Unito, ricevendo in cambio alcune basi navali.
Il secondo semestre del 41 si aprirono due nuovi fronti: a Oriente la Germania con URSS; a Occidente gli USA con il Giappone.
22 giugno 1941 ebbe inizio l’operazione Barbarossa.
I tedeschi aggredirono l’URSS con una guerra di annientamento al di fuori di ogni rispetto del codice d’onore militare. Vi erano anche militari italiani organizzati prima nel CSIR (corpo di spedizione italiano in Russia) e poi nell’ARMIR (ARMATA ITALIANA IN RUSSIA).
13 luglio 1941, il Regno Unito e l’URSS firmarono un trattato di aiuto reciproco; dagli USA affluivano in Russia ingenti rifornimenti militari.
14 agosto 41, Roosevelt e Churchill si incontrarono al largo dell’isola di Terranova per approvare la cosiddetta “carta atlantica” con cui riaffermarono l’impegno dei rispettivi Paesi a non combattersi tra loro, a rispettare la libertà dei commerci e dei mari.
Operazione Barbarossa: guerra lampo contro l’URSS.
In soli 3 mesi i tedeschi occuparono territori che fornivano un terzo della produzione di grano e circa la metà del carbone, del ferro e dell’acciaio di tutta l’URSS. Il 4 settembre le corazzate teutoniche cominciarono l’assedio di Leningrado che si protrasse per 2 anni.
In ottobre cominciò la battaglia di Mosca che proseguì fino al gennaio 42 e si rivelò un insuccesso. Hitler aveva sottovalutato gli effetti del generale inverno. La guerra lampo si trasformò progressivamente in una logorante guerra di posizione che consentì ai sovietici di riconquistare a poco a poco il terreno perduto.
Guerra nel Pacifico. Usa entrarono in guerra a causa dell’attacco da parte del Giappone, avvenuto senza preavviso il 7 dicembre 41, quando una pattugli di aerei bombardò la base americana di Pearl Harbor, nelle Hawaii.
USA e Regno Unito dichiararono guerra al Giappone.
1’ gennaio 42 i rappresentanti di 26 nazioni si riunirono a Washington dove sottoscrissero il reciproco impegno a non firmare paci separate con la Germania e a collaborare tra loro seguendo i principi della Carta atlantica sino alla sconfitta del nazifascismo.
Stalingrado. Nel luglio 42 i tedeschi conquistarono la base navale di Sebastopoli sul Mar nero.
Hitler invece di concentrare tutte le forze per espugnare Mosca, le divise per 2 obbiettivi: Stalingrado e il
Caucaso, che attraeva per le ingenti risorse petrolifere.
Nell’agosto 42 le corazzate naziste guadarono il
fiume Don e iniziarono ad assediare Stalingrado. Dal novembre al febbraio 43, a Stalingrado si svolse una delle più sanguinose battaglie e si concluse con la vittoria sovietica. La sconfitta delle armate tedesche
guidate dal generale Paulus fu la prima subita da Hitler.
Da Midway a Guadalcanal: sul fronte Pacifico i giapponesi svilupparono un offensiva contro gli Usa e i possedimenti coloniali britannici e olandesi in 3 direzioni:
Le Filippine e le indie olandesi
Il continente asiatico, dove i giapponesi avanzarono in Malesia e la Birmania
L’Oceania
Giappone estese il proprio dominio su un’area vastissima, ricca di materie prime e abitata da circa 500 milioni di persone. Giugno 42 la flotta americana nei pressi delle isole Midway, affondò 4 portaerei giapponesi.
Gli Usa da quel momento passarono alla controffensiva e tra agosto 42 e febbraio 43 conquistarono il
predominio sul Pacifico (campagna di Guadalcanal).
Africa del Nord. Le corazzate tedesche nel maggio 42 avanzarono fino in Egitto ma non riuscirono a conquistare lo stretto di Suez a causa della mancanza di carburante e munizioni.
Gli inglesi, guidati da Montgomery, passarono alla controffensiva.
Novembre 42: un contingente angloamericano sbarcò in Marocco e Algeria sconfiggendo la debole resistenza dei francesi fedeli a Vichy.
Nel gennaio del 43 Roosevelt, Churchill e i generali francesi De Gaulle e Giraud si incontrarono a Casablanca per pianificare la strategia bellica degli Alleati nei mesi successivi.
L’incontro si concluse con la decisione di aiutare ulteriormente l’Unione sovietica con opportuni rifornimenti, di attaccare direttamente la Germania programmando uno sbarco dagli Alleati in Sicilia.
Caduta del Fascismo. 10 luglio 43 gli Alleati sbarcarono in Sicilia.Gli Alleati anglo-americani nel giro di un mese completarono l’occupazione della Sicilia grazie alle
criminalità mafiose. Nel frattempo si intensificarono i bombardamenti strategici sulle principali città italiane.
25 luglio Mussolini venne messo in minoranza da un ordine del giorno che prevedeva l’estromissione del duce dal governo e chiedeva al re di assumere il comando delle forze armate.
Mussolini si recò a Villa Savoia per comunicare a Vittorio Emanuele III il risultato, entrò da duce e ne uscì in stato di arresto. Il 26 luglio finì la dittatura.
8 Settembre: Il comunicato di Vittorio Emanuele III nominava capo del governo il maresciallo Badoglio,
che imbastì trattative segrete per ottenere l’armistizio.
3 settembre a Cassibile (Siracusa), il governo
firmò l’armistizio che venne reso pubblico l’8 settembre.
Il 9 settembre i rappresentanti di tutte le forze antifasciste, istituirono il Comitato di liberazione nazionale.
In base al Piano Achse, già predisposto da Hitler nel maggio 1943, i tedeschi si impadronirono dei punti nevralgici dell’Italia centrosettentrionale.
Nella parte da loro occupata; si reinsediò un governo fascista, guidato da Mussolini, che i nazisti avevano liberato dalla prigione sul Gran Sasso il 13 settembre. La Repubblica di Salò.
A ottobre la spinta dell’offensiva alleata di esaurì e il fronte si stabilizzò sulla cosiddetta linea Gustav.
1’ ottobre gli Alleati entrarono a Napoli che era già libera grazie ad un insurrezione popolare.
13 ottobre 43 il governo Badoglio dichiarò guerra alla Germania e Italia Fascista e ottenne il titolo dagli angloamericani di Cobelligerante.
1944: La Germania nella morsa e le resistenze europee.
La prima riunione si tenne a Mosca il 18 ottobre 1943, con i ministri degli Esteri di Inghilterra, URSS e USA che prospettarono una commissione per la punizione dei crimini di guerra.
La seconda si svolse al Cairo il 22 novembre 43, tra Roosevelt, Churchill e Chiang Kai -shek con oggetto la situazione dell’Estremo oriente. Stabilirono che il Giappone sarebbe stato combattuto fino al la sua resa e ridotto ai confini del 1914.
Il terzo incontro ebbe luogo a Teheran il 28 novembre 43, tra Roosevelt, Churchill e Stalin. Decisero uno sbarco in Normandia per aprire un fronte nell’Europa settentrionale.
La resistenza dell’esercito tedesco si fece sempre più debole e nell’estate del 44 l’Armata Rossa riuscì a liberare l’intero territorio nazionale.
I sovietici continuarono ad avanzare invadendo prima la Romania poi la Bulgaria e penetrò in Polonia.
Jugoslavia le forze partigiane di Tito riuscirono a riconquistare quasi tutto il Paese.
Il 20 ottobre 44 anche Belgrado venne liberata e contemporaneamente l’Armata rossa invase l’Ungheria giungendo alle porte di Budapest.
Le forze americane occuparono nel febbraio 44 le isole
Marshall e a giugno conquistarono le isole Marianne.
La conquista della Nuova Guinea e delle Filippine fu
conseguita grazie alla vittoria nella battaglia di Leyte tra ottobre e dicembre 44; fu una battaglia aeronavale
in cui i giapponesi persero gran parte della flotta.
IL D-DAY: questa strategia si proponeva di stringere Hitler da nord e sud, mentre l’Armata Rossa avrebbe continuato ad avanzare da est verso Berlino.
Il 6 giugno ebbe inizio lo sbarco in Normandia.
Tentativo di colpo di stato contro Hitler. 20 luglio 44 ci fu un attentato contro Hitler da parte di un gruppo di ufficiali cospiratori.
Gli Usa e l’UK riconobbero il generale DE GAULLE come il rappresentante del governo civile delle zone
liberate dalla Francia. Nel settembre 44 quasi tutta la Francia, il Belgio, l’Olanda e il Lussemburgo erano liberati.
Fuhrer scatenò una durissima repressione che portò all’uccisione di 200 oppositori. Hitler ordinò la resistenza chiamando alle armi anche ragazzi nati nel 28 (16 anni).
2’ guerra mondiale fu caratterizzata da un movimento di resistenza che si sviluppò a livello europeo, accumunati da uno stesso ideale antifascista e antinazista.
In Jugoslavia si verificò un duro conflitto tra partigiani di Tito e quelli nazionalisti serbi di Mihailović.
Tito riuscì a tenere unito il partito e a liberare il territorio jugoslavo dai governi filonazisti locali. In Grecia la Resistenza iniziò nel 40.
Nel 44 le truppe inglesi riuscirono a occupare Atene avrebbero voluto restaurare la monarchia, ma i partigiani filocomunisti dell’ELAS si opposero. Ne seguì una sanguinosa guerra civile fino al 1949.
1945 La disfatta della Germania, la bomba atomica e la resa del Giappone.
Conferenza di Jalta: dal 4 all’11 febbraio 45 Churchill, Stalin, Roosevelt si ritrovarono a Jalta, a una conferenza per discutere dei futuri assetti dell’Europa.
In questa conferenza si parlò di:
Divisone del vecchio continente in sfere di influenza tra il blocco occidentale e l’URSS
La divisione della Germania in 4 zone di occupazione da assegnare a USA URSS Francia e UK e la sua
completa smilitarizzazione
Stalin acconsentì alla creazione di un’Organizzazione delle Nazioni Unite
L’UK aveva come obbiettivo principale la
salvaguardia del canale di Suez, una strada di comunicazione diretta con l’India.
Gli Usa puntavano a ribadire la loro egemonia.
Sul fronte orientale l’Armata rossa, nel gennaio 1945
occupò Varsavia, Cracovia sfondando le linee tedesche.
Sul fronte occidentale gli Alleati avviarono
l’offensiva finale contro la Germania il 7 febbraio 1945.
In due mesi occupò la Germania meridionale
giungendo sino all’Elba dove il 25 aprile si ricongiunse con i russi. Dopo l’attacco finale dei sovietici su
Berlino, Hitler ordinò la resistenza a oltranza e si suicidò.
L’8 maggio fu la fine della guerra in Europa.
Il 2 maggio i sovietici entrarono a Berlino e il 7 il comando militare tedesco guidato da Donitz, che Hitler
aveva nominato suo successore, firmò la capitolazione senza condizioni a Reims.
Conferenza di Postdam: come stabilito a Jalta, la Germania venne divisa in 4 zone territoriali.
Truman, Churchill e Stalin dal 17 luglio al 2 agosto si incontrarono alla conferenza di Potsdam dove chiesero la resa del Giappone. Si stabilirono i confini tra Germania e Polonia.
Tra maggio e giugno 45 si svolse una battaglia a Okinawa che vide il coinvolgimento
della popolazione civile e l’impiego dei Kamikaze.
Le gravi perdite umane e materiali subite dagli USA
indussero i vertici a cambiare strategia, rinunciando a invadere il Giappone via terra con mezzi anfibi.
Il 16 luglio 45, nella base di Alamogordo (New Mexico), esplose la prima bomba a fissione nucleare atomica.
Prendeva forma la scoperta dello scienziato italiano Enrico Fermi che nel 42 realizzò la prima pila atomica. Per costringere alla resa il Giappone, gli usa intensificarono i loro bombardamenti sui civili; a marzo colpirono Tokyo.
Truman ordinò in estate di sganciare le prime bombe atomiche della storia sulla citta di Hiroshima il 6 agosto 45 e Nagasaki il 9 agosto.
Il giorno precedente l’URSS aveva dichiarato guerra al Giappone, che stremato firmò l’armistizio il 2 settembre.