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Il fascismo e l'organizzazione del consenso - Coggle Diagram
Il fascismo e l'organizzazione del consenso
Obiettivo del duce fu quello di basare la solidità del regime su un
consenso diffuso
Per fascistizzare le masse usò il Partito:
le sue numerose organizzazioni dovevano influenzare la mentalità e le azioni quotidiane.
Si dovevano formare gli italiani in fascisti: in uomini nuovi, fedeli alla patria e animati dal culto dello Stato
Riforma Gentile (1923)
rese
obbligatoria l'istruzione scolastica fino ai quattordici anni
, con esame finale a conclusione di ciascun ciclo scolastico
fu assegnato un prestigio maggiore al liceo classico, che consentiva l'accesso a tutte le facoltà e formava le future classi dirigenti.
centralizzò la struttura del sistema scolastico per sottoporla al controllo del duce
gli
insegnanti furono obbligati essere tesserati al PNF
e venne
adottato un libro di testo unico
, i cui contenuti erano disciplinati dal ministero dell'Istruzione.
ai docenti universitari fu imposto il giuramento di fedeltà.
Si fece promotore del
Manifesto degli intellettuali fascisti
(sottoscritto anche da Pirandello e Marinetti), che riscostruiva la storia del movimento e la sua ideologia.
Sostenne il progetto dell'
Enciclopedia italiana
, un'autocelebrazione dell'italianità culturale.
Le organizzazioni giovanili
,
poi riunite nel 1937 nella Gioventù italiana del littorio
L'
Opera nazionale balilla
doveva
fornire ai ragazzi, tra i 6 e 18 anni, un'istruzione di tipo ginnico-sportiva supplementare di tipo militaresco
, inculcando il culto del capo e rispetto delle gerarchie.
I ragazzi, tra i 18 e 21 anni, passavano ai Fasci giovanili di combattimento
gli
universitari furono inseriti nei Gruppi universitari fascisti,
per formare la futura classe dirigenziale.
Opera nazionale del dopolavoro (1925)
tramite eventi sportivi e artistico-culturali, a prezzi popolari, voleva
diffondere il medesimo stile di vita e controllare il tempo libero anche dei lavoratori.
il controllo dei mezzi di comunicazione
venivano diffuse
attraverso il telegrafo "le veline
", comunicati stampa
redatti dall'Ufficio per la stampa e la propaganda
della Presidenza del Consiglio, fornendo indicazioni sulle notizia di cui si potesse parlare.
Nacque il
Ministero per la Cultura popolare
Grande importanza ebbe la radio: nacque
l'Ente italiano audizioni radiofoniche (EIAR).
Vennero installate apparecchiature radiofoniche per favorire la diffusione dei
radiogiornali
.
Venne statalizzato
l'Istituto LUCE:
doveva proporre i
cinegiornali
(documentari) prima dei film,
per informare il pubblico su politica, attualità, sport per esaltare le imprese del regime
Nel
1937
fu costruita
Cinecittà, studi cinematografici
per promuovere la realizzazione di film italiani, dal contenuto approvato dal regime,
per fare concorrenza al cinema statunitense.