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La storia dei vaccini - Coggle Diagram
La storia dei vaccini
quando è stato inventato e da chi il primo vaccino?1796 - Edward Jenner, il padre dei vaccini
La scoperta della vaccinazione, come tecnica per sconfiggere le malattie infettive, si deve a Edward Jenner (1746-1823), che in Inghilterra, alla fine del Settecento, si dedicò alla battaglia contro il vaiolo.
Il metodo di Jennner ebbe tuttavia presto un’ampia diffusione ed in breve tempo più di 100.000 persone furono "vaccinate" in tutta Europa.
Nella storia
Nel 1805 Napoleone impose la "vaccinazione" a tutte le sue truppe, ed 1 anno più tardi la vaccinazione fu estesa alla popolazione francese.
Successivamente, nel 1810, venne promulgata una legge che rendeva la vaccinazione antivaiolosa obbligatoria per i bambini.
Tuttavia, nonostante questi sforzi normativi, la vaccinazione non era ampiamente accettata da tutti i settori della società francese e ci furono resistenze e opposizioni da parte di alcuni individui e gruppi.
In italia
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La prima vaccinazione ad essere introdotta fu, appunto, quella antivaiolosa, resa obbligatoria dalla legge CrispiPagliani (1888). Nel 1939 venne resa obbligatoria la vaccinazione antidifterica entro i primi due anni di vita.
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Chi sviluppò il vaccino contro la rabbia?
Nel 1885, Louis Pasteur sviluppò il primo vaccino contro la rabbia.
Scienze
Un vaccino ha lo scopo di attivare in modo specifico il sistema immunitario a combattere contro un microrganismo o microbo che può determinare una malattia più o meno grave,
Il vaccino infatti imita l'aggressione del microrganismo stimolando specifiche cellule del sistema immunitario – i linfociti B e i linfociti T – che, attivati e reciprocamente stimolati tra di loro, scatenano una risposta immunitaria con la produzione da parte dei linfociti B di anticorpi specifici
le immunoglobuline, sono anticorpi che neutralizzano i micro organismi impedendo il loro ingresso nelle cellule; mentre un gruppo specifico di linfociti T (chiamati "killer") entra in gioco per eliminare i microbi che sono già entrati nelle cellule dell'organismo in modo che questi non causino malattie o complicazioni.
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