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METODI DI ANALISI STATISTICA - Coggle Diagram
METODI DI ANALISI STATISTICA
SUDDIVISA IN:
STATISTICA DESCRITTIVA
: SI OCCUPA DELLA PRESENTAZIONE, ORGANIZZAZIONE E SINTESI DEI DATI: TABELLE, GRAFICI, INDICI DI SINTESI
STATISTICA INFERENZIALE
: CI PERMETTE DI GENERALIZZARE I RISULTATI OTTENUTI DAI DATI RACCOLTI DA UN PICCOLO CAMPIONE PER UNA POPOLAZIONE + AMPIA: STIMA DI PARAMETRI,TEST DI IPOTESI.
TERMINI E DEFINIZIONI
POPOLAZIONE
:LA COMPLETA COLLEZIONE DEGLI ELEMENTI (SOGGETTI, MISURE, CAMPIONI CHIMICI, ECC.) OGGETTO DI STUDIO.
LA COLLEZIONE È COMPLETA NEL SENSO CHE INCLUDE ASSOLUTAMENTE TUTTI GLI ELEMENTI D’INTERESSE.
PARAMETRO
: UN NUMERO CHE DESCRIVE UNA CARATTERISTICA DELLA POPOLAZIONE
CAMPIONE
: UN SOTTOINSIEME DEGLI ELEMENTI DELLA POPOLAZIONE
STATISTICA
: MISURA NUMERICA CHE DESCRIVE UNA QUALCHE CARATTERISTICA DEL CAMPIONE
CENSO
: LA COLLEZIONE DI DATI DA OGNI ELEMENTO DELLA POPOLAZIONE
FINALITÀ DELLA STATISTICA
GENERARE IPOTESI
GRAZIE ALLE 5 FASI PRECEDENTEMENTE DESCRITTE LE VARIABILI DIVENGONO MEGLIO COMPRENSIBILI,
ED È POSSIBILE CHE QUESTO PORTI A PROPORRE NUOVE IDEE A PROPOSITO DELLA POPOLAZIONE INDAGATA.
CLASSIFICARE
DESCRIVERE ED ANALIZZARE GRUPPI DEFINITI SULLA BASE DI CARATTERISTICHE COMUNI MISURATE DALLE VARIABILI RILEVATE.
FARE PREVISIONI UTILIZZARE I DATI RACCOLTI PER PREVEDERE I VALORI CHE CI SI ASPETTA DI TROVARE NELLA POPOLAZIONE OGGETTO DI INDAGINE IN PARTICOLARI CONDIZIONI
VALUTARE IPOTESI
ESPLORARE LE RELAZIONI DEFINIRE E DESCRIVERE LE RELAZIONI TRA LE VARIABILI RILEVATE
STABILIRE QUANTO È VEROSIMILE CHE ESISTA UNA RELAZIONE TRA LE VARIABILI.
DESCRIVERE I DATI CONDENSARE ANCHE UN GRAN NUMERO DI DATI RILEVATI IN POCHI VALORI RIASSUNTIVI, CAPACI DI INDICARE IMPORTANTI PROPRIETÀ DELLA POPOLAZIONE OGGETTO DI INDAGINE
TIPOLOGIA DEI DATI
DATO ORDINATO
: SERIE (PER VARIABILI QUALITATIVE): VALORI DISPOSTI IN ORDINE DIGRANDEZZA CRESENTE O DECRESCENTE. ES.: ELENCO DI PERSONE IN ORDINE ALFABETICO.
FENOMENO
: E' L'EVENTO OGGETTO DELL'INDAGINE STATISTICA. VIENE ANCHE DEFINITO CARATTERE. I FENOMENI ANALIZZABILI STATISTICAMENTE SONO CARATTERIZZATI DA RISULTATI INCERTI.
DATO GREZZO
:NON DISPOSTO SECONDO UN PARTICOLARE ORDINAMENTO MA SECONDO IL SUCCEDERSI CRONOLOGICO DELL'ACQUISIZIONE.
QUALITATIVI (O CATEGORICI)
: CARATTERI CHE POSSONO ESSERE CLASSIFICATI IN DIVERSE CATEGORIE
DISTINTE DA CARATTERISTICHE NON NUMERICHE
(ES.SESSO, TITOLO DI STUDIO, ECC.).
ORDINALI
: SONO DATI CHE POSSONO ESSERE DISPOSTI SECONDO UN ORDINE DEFINITO, MA LE DIFFERENZE TRA I VALORI NON POSSONO ESSERE DETERMINATE O SONO PRIVE DI SENSO. ES. TITOLO DI STUDIO, GIOVANE-ADULTO-ANZIANO ECC.
NOMINALI
: SONO CARATTERIZZATI DA DATI COSTITUITI DA NOMI, ETICHETTE, CATEGORIE. NON POSSONO ESSERE DISPOSTI IN UN QUALCHE ORDINE LOGICO (CRESCENTE O DECRESCENTE)ES. SESSO: MASCHIO-FEMMINA STATO: VIVO-MORTO
SERIAZIONE
: (PER VARIABILI QUANTITATIVE):VALORI DISPOSTI SECONDO L'INCREMENTO O IL DECREMENTO NUMERICO.ES.: FARMACI ORDINATI SECONDO L'INCREMENTO O IL DECREMENTO DEL COSTO.
QUANTITATIVI
: NUMERI CHE RAPPRESENTANO CONTEGGI O MISURE (ES. PESO, ALTEZZA, ECC.)
CONTINUI
: I DATI PRESENTANO UN'INFINITÀ DI POSSIBILI VALORI CHE CORRISPONDONO
AD UNA QUALCHE SCALA CONTINUA CHE COPRE UN CERTO INTERVALLO SENZA INTERRUZIONI O SALTI. ES. PESO DI NEONATO ALLA NASCITA (3.500GRAMMI).
SCALA INTERVALLARE
: NON ESISTE UNO “ZERO” REALE: IL PUNTO DI ORIGINE È ARBITRARIO
ES: TEMPERATURA IN °C, TEMPO. HA SENSO FARE DIFFERENZE, MA NON RAPPORTI (40 °C NON È IL DOPPIO DI 20°C!)
SCALA RAPPORTO
: ESISTE UNO ZERO REALE: IL PUNTO DI ORIGINE È DEFINITO. E’ POSSIBILE FARE RAPPORTI E MOLTIPLICAZIONI TRA VALORI.
ES: PESO, ALTEZZA, TEMPERATURA IN KELVIN, EMATOCRITO, ECC.
DISCRETI
:SONO DEFINITI QUANDO IL NUMERO DI POSSIBILI VALORI CHE LA VARIABILE
PUÒ ASSUMERE È UNA QUANTITÀ “FINITA” OVVERO ENUMERABILE. ES.NUMERO DI UOVA DEPOSTE DA UNA GALLINA = 0, 1, 2, 3, ...
VARIABILE
:CARATTERE QUANTITATIVO ESPRESSO MEDIANTE NUMERO SU SCALA,INTERVALLI O RAPPORTI.
PUÒ ESSERE INTESA COME FUNZIONE STATISTICA CHE ASSOCIA L'INSIEME RAPPRESENTATO DELLE UNITÀ STATISTICHE (VARABILE INDIPENDENTE X) ALL'INSIEME DEI RISPETTIVI VALORI DI FREQUENZA DELLE MODALITÀ (VARABILE DIPENDENTE F(X)).
IL CONCETTO DI FUNZIONE: SI DEFINISCE FUNZIONE Y DELLA VARIABILE X UN LEGAME FRA DUE VARIABILI, UNADETTA VARIABILE INDIPENDENTE X E L'ALTRA DETTA VARIABILE DIPENDENTE Y,
TALI CHE ABBIANO SENSO LE OPERAZIONI DA EFFETTUARE SULLA X PER OTTENERE I VALORI DELLA Y E PER OGNI VALORE DELLA X CORRISPONDA UN SOLO VALORE DELLA Y. Y= F(X)
IL CONCETTO GRAFICO DI FUNZIONE: SE ATTRIBUIAMO AD X IL SIGNIFICATO DI ASCISSA DI UN PUNTO DEL PIANO CARTESIANO 0XY ED AL CORRISPONDENTE VALORE DI Y IL SIGNIFICATO DI ORDINATA DELLO STESSO PUNTO,
ALLORA AD OGNI COPPIA (X, F(X)) DI VALORI CORRISPONDENTI POSSIAMO ASSOCIARE UN PUNTO P DEL PIANO AVENTI TALI VALORI PER COORDINATE.
L'ESPRESSIONE GRAFICA DEL SUCCEDERSI GIUSTAPPOSTI DI QUESTI INFINTI PUNTI E' COSTITUITA DA UNA INEA DENOMINATA DIAGRAMMA O GRAFICO DELLA FUNZIONE
VARIABILITÀ DELLA MISURA
L’ENTITÀ DELL’ERRORE AUMENTA QUANDO UNA MISURA VIENE RICAVATA INDIRETTAMENTE DA ALTRE MISURE.
GLI ERRORI DI MISURA POSSONO ESSERE:
1)LEGATI ALL’OPERATORE, ALLA STRUMENTAZIONE O ALLA TECNICA IMPIEGATA
2)RIGUARDARE LE RILEVAZIONI RIFERITE A SOGGETTI DIVERSI O LA RIPETIZIONE DI UNA MISURA SU UNO STESSO SOGGETTO
LA VARIABILITÀ DEI DATI DIPENDE ANCHE DALL’OPERAZIONE DI MISURA