RITA LEVI MONTALCINI
Nasce a Torino nel 1909 insieme alla sua sorella gemella Paola
Da genitori EBREI (papà matematico ingegnere elettrotecnico e mamma pittrice)
1930 Università di Torino Facoltà di Medicina
1930 Muore di tumore la sua governante = grande motivazione di Rita verso lo studio della Medicina
Primi studi sul SISTEMA NERVOSO
Prof Giuseppe Levi
compagni di studi due giovani che diventeranno PREMI NOBEL
Renato DULBECCO
Salvatore LURIA
1936 LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA E CHIRURGIA con 110 e lode
continua a specializzarsi
NEUROLOGIA
PSICHIATRIA
1936 LEGGI RAZZIALI in ITALIA
Rita interrompe gli studi
costretta ad emigrare in BELGIO
qui porta avanti le sue RICERCHE SUL SISTEMA NERVOSO
Istituto di NEUROBIOLOGIA nell'Università di Bruxelles
sempre insieme al Prof. Giuseppe LEVI
1939 Torna con la sua famiglia a TORINO
Viktor Hamburgher
articolo medico sull'estirpazione di arti negli embrioni di pulcini
importante per gli studi di Rita
allestisce LABORATORIO DOMESTICO per approfondire gli studi su articolo di Hamburgher
Prof LEVI scappa dal Belgio invaso dai nazisti e la raggiunge a Torino
insieme STUDIANO
Come DNA e AMBIENTE influiscono sulla STRUTTURAZIONE delle CELLULE NERVOSE
1941 Rita e Giuseppe abbandonano Torino a causa dei BOMBARDAMENTI
Trasferiscono il loro PICCOLO LABORATORIO a VALLE SAN PIETRO
1943 INVASIONE NAZISTA IN ITALIA
RITA e GIUSEPPE si spostano a FIRENZE
Riescono a sopravvivere nella citta senza essere deportati
RITA stringe rapporti con i PARTIGIANI
1944 INTERVENTO AMERICANO- FUGA DEI NAZISTI DALL'ITALIA
Rita diventa MEDICO presso il QUARTIER GENERALE ANGLO-AMERICANO
capisce però di preferire il lavoro di RICERCATRICE
1945 FINE DELLA GUERRA
Rita torna sana e salva a casa (TORINO)
1947 RITA VA A NEW YORK
con il collega e amico RENATO DULBECCO
chiamato a lavorare e BLOOMINGTON (Indiana) insieme a SALVATORE LURIA
WASHINGTON UNIVERSITY DI SAINT LOUIS (Missouri)
chiamata a lavorare dal PROF HAMBURGHER
Rita però non ha intenzione di trasferirsi negli USA e pensa che a nessuno interessino le sue SCOPERTE
perchè hanno ottenuto RISULTATI DIVERSI sugli STUDI DI EMBRIOLOGIA
si trova però molto bene con i colleghi americani
realizza una serie di ESPERIMENTI che le cambiano la vita
1950-1951
RITA studiando embrioni di pollo nota che
CELLULE NERVOSE non si spostano tutte nella stessa direzione ma si DIFFERENZIANO a seconda della ZONA dell'embrione in cui finiscono, MOLTO TEMPO DOPO LA LORO NASCITA
Se ci sono delle CELLULE IN ECCESSO ne arrivano delle altre a portarle via ELIMINANDOLE
PROCESSO DI NEUROGENESI
capisce che deve esserci un FATTORE CHIMICO che agisce sullo SVILUPPO DEI NEURONI
1954 qui RITA riesce a ISOLARE LA PROTEINA "NERVE GROWTH FACTOR" (Fattore di Crescita Nervoso)
insieme all'allievo chimico STANLEY COHEN
1986 VINCE IL NOBEL per la MEDICINA E LA FISIOLOGIA grazie a questa SCOPERTA
Apre le porte alla comprensione di malattie come
ALZHEIMER
PARKINSON
CANCRO
SLA
Fa avanti e indietro tra USA e ITALIA dal 1955 al 1977
professoressa all' UNIVERSITA' DI SAINT LOUIS
dirigente del CENTRO DI RICERCA di NEUROBIOLOGIA all'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA'
dal 1969 dirigente del LABORATORIO DI BIOLOGIA CELLULARE del CNR di ROMA
1999
2002
European Brain Research Institute
Rita ne è il PRESIDENTE e qui continua a fare ricerca fino ai suoi ultimi giorni di vita
Nel 1952 si reca in Brasile per continuare gli esperimenti di coltura in vitro
Istituto di Biofisica dell’Università di Rio de Janeiro
ospite del direttore Prof. Carlo Chagas
1969 torna in ITALIA
1983 al 1998
dirige l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana
30 dicembre 2012 a 103 anni
nel 2001
a 90 anni si ammala di Maculopatia Degenerativa diventando PARZIALMENTE CIECA
viene nominata senatrice a vita
Rita fonda l'EBRI
"A cento anni ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente"
"La scelta di un giovane dipende dalla sua inclinazione, ma anche dalla fortuna di incontrare un grande maestro"
"Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte, e le ho attraversate senza paura, con totale indifferenza alla mia persona"
prima donna a essere ammessa alla Pontificia accademia delle scienze
NOBEL per la MEDICINA 1969
NOBEL per la MEDICINA 1975