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GIUSEPPE UNGARETTI - Coggle Diagram
GIUSEPPE UNGARETTI
I FIUMI
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Si chiama i fiumi perché vengono menzionati i fiumi della sua vita, luoghi geografici che sono legati alla famiglia e agli aspetti della sua vita.
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Il primo fiume Isonzo, in impagina si tiene al albero mutilato (parola scelta per farci capire il dolore). La sensazione del languore (del vuoto) è esteso e guarda il celo e qui c’è la quiete della notte
La mattina si immerge nel fiume che lo fa sentire come dentro un urna chiuso e si sente come una reliquia (Mezzo morto).
Quattro ossa che ci fa pensare a una persona magra smagrito dalla guerra, si era spogliato per entrare nel fiume e si accoccola come un beduino (ci fa ripensare al Egitto), si stende sotto il sole (il calore che non ha ricevuto in guerra aspetto quasi vitale) Urna vs sole.
Mentre la guerra ci separa dal umanità, ci sentiamo soli in quella natura si sente una fibra del universo (una parte di un tutto, non ti senti isolato).
Le mani della natura gli regalano vita, forza come se fosse un abbraccio. Lì a avuto l’opportunità di riflettere al Serchio secondo fiume a Lucca origini della sua famiglia, Nilo terzo fiume che lo vede nascere e crescere, la Senna quarto fiume a Parigi dove si conosce e fa le sue esperienze.
La notte della vita che ora mi sembra una corolla di tenebre (si riferisce propio a quel momento della guerra), fiore della guerra.
Da qui possiamo capire che Ungaretti cambia idea sulla guerra, era infatti interventista.
Codici 16 agosto 1916
I FIUMI
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NILO dove nasce, cresce e arde di inconsapevolezza
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VITA
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il padre muore quando Ungaretti aveva due anni, la madre apre un forno per sostenere le spese del figlio, lo cresce da sola
studia in svizzera, dopo il diploma va a parigi dove scopre la sua vocazione letteraria
frequenta la Sorbona, conosce molti artisti futuristi questo circa nel 1900
da li a poco scoppia la 1 guerra mondiale e lui pensa di arruolarsi pensa di poter combattere per l'Italia lo legava di più al nostro pese visto che non era nato in italia
a 19 anni si arruola quando arriva vede la carneficina della guerra e prova le sensazioni che si provano nelle trincee
ben presto cambia idea sulla guerra e in quel momento inizia a scrivere le sue poesie per staccare il cervello dalla sofferenza
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LA SCRITTURA
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prima raccolta
PORTO SEPOLTO
il poeta è come un palombaro (sub) il pilota deve immergersi nella profondità dell'animo, i suoi dolori per cercare quelle parole essenziali.
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testi brevi ma folgoranti, con figure retoriche
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