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LA CRISI DEL DOPOGUERRA-1 - Coggle Diagram
LA CRISI DEL DOPOGUERRA-1
I PROBLEMI SOCIALI
IN ITALIA LA GUERRA RESE PIÙ ACUTI I PROBLEMI ECONOMICI E SOCIALI.
OCCORREVA RICONVERTIRE LA PRODUZIONE INDUSTRIALE A SCOPI PACIFICI E DARE LAVORO ALLE MASSE DI REDUCI CHE RITORNAVANO DAL FRONTE.
I GIOVANI BORGHESI CHE AVEVANO COMBATTUTO COME UFFICIALI, ASPIRAVANO A MANTENERE ANCHE IN TEMPO DI PACE UNA POSIZIONE DI PRESTIGIO.
GLI OPERAI, CHIEDEVANO LA RIDUZIONE DELLA GIORNATA LAVORATIVA A OTTO ORE E MIGLIORI SALARI PER FAR FRONTE ALL'INFLAZIONE.
MOLTI DI LORO PENSAVANO CHE SI DOVESSE «FARE COME IN RUSSIA», CIOÈ CHE LA DIREZIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI DOVESSE ESSERE PRESA DA CONSIGLI OPERAI.
I CONTADINI MERIDIONALI SPERAVANO IN UNA RIFORMA AGRARIA CHE ASSEGNASSE LORO IN PROPRIETÀ PARTE DELLE TERRE CHE LAVORAVANO.
LE DONNE AVEVANO LAVORATO NELLE FABBRICHE O NEGLI OSPEDALI E ASPIRAVANO A VEDERE RICONOSCIUTA LA LORO IMPORTANZA NELLA SOCIETÀ.
IL MITO DELLA «VITTORIA MUTILATA»
I TRATTATI DI PACE ATTRIBUIRONO ALL’ITALIA IL TRENTINO CON L’ALTO ADIGE FINO ALLO SPARTIACQUE ALPINO E TRIESTE CON LA VENEZIA GIULIA E LA PENISOLA D’ISTRIA.
FURONO RESPINTE, LE PRETESE ITALIANE SULLA DALMAZIA E SULLA CITTÀ DI FIUME (RIJEKA), AI CONFINI ORIENTALI DELL’ISTRIA.
LA CITTÀ ERA ABITATA DA ITALIANI, MENTRE NELL’ENTROTERRA ERANO IN MAGGIORANZA GLI SLAVI.
I NAZIONALISTI, ACCUSAVANO DI DEBOLEZZA IL GOVERNO E DEFINIVANO QUELLA ITALIANA UNA «VITTORIA MUTILATA», CHE NON RIPAGAVA IL SANGUE ITALIANO SPARSO DURANTE LA GUERRA.
NUOVI PARTITI-1
IL 1919 FU UN ANNO DENSO DI AVVENIMENTI NELLA POLITICA ITALIANA.
IN GENNAIO LA FONDAZIONE DEL PARTITO POPOLARE, GUIDATO DAL SACERDOTE LUIGI STURZO, SEGNÒ L’INIZIO DI UN IMPEGNO DIRETTO DEI CATTOLICI NELLA VITA POLITICA ITALIANA.
IL PARTITO POPOLARE ERA DIFFUSO NELLE CAMPAGNE ED ERA APERTAMENTE RIVALE DEL PARTITO SOCIALISTA, FORTE NELLE CITTÀ E NELLE REGIONI INDUSTRIALI.
QUESTI DUE PARTITI SI CONTENDEVANO LA GUIDA DELLE MASSE POPOLARI E LA LORO ORGANIZZAZIONE.
NUOVI PARTITI-2
ALLE ELEZIONI CHE SI TENNERO VERSO LA FINE DEL 1919, SIA I SOCIALISTI SIA I CATTOLICI OTTENNERO UN BUON RISULTATO E DIVENNE IMPOSSIBILE FORMARE UN GOVERNO SENZA L’APPOGGIO DEGLI UNI O DEGLI ALTRI.
MA ENTRAMBI I PARTITI ERANO DIVISI AL LORO INTERNO E LA LORO AZIONE POLITICA FU DEBOLE E INCERTA.
NEL 1919 MUSSOLINI FONDÒ UN MOVIMENTO ACCESAMENTE NAZIONALISTA, I FASCI DI COMBATTIMENTO.
BEN PRESTO ESSO DIVENNE PROTAGONISTA DELLA POLITICA ITALIANA.