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CAPITOLO 12
- Autore inizia spiegando le cause della carestia in quel periodo
Nel 1628 ci fu un'insensata guerra tra Mantova e il Monferrato accennata in precedenza, a causa della quale sono state imposte tasse troppo alte e si sono sottoposte le terre alle devastazioni delle truppe alloggiate nei paesi (spesso i contadini sono costretti ad abbandonarle e andare a mendicare il pane come miseri accattoni)
Perciò la conseguenza di ciò fu poi l'aumento del prezzo del pane e del grano, problema principale poichè gli accaparratori lo raccoglievano per quell'unico motivo
Il popolo di Milano chiede a gran voce ai magistrati dei provvedimenti contro i presunti incettatori e qualcosa viene fatto, come fissare il prezzo massimo di alcune merci, imporre a tutti di vendere, ma questo ovviamente non risolve il problema della carestia e non fa saltare fuori il grano che non c'è.
- Ferrer mette un tetto massimo per il prezzo del pane, abbassandolo
Il governatore dello Stato di Milano, don Gonzalo Fernandez de Cordoba, è impegnato nell'assedio di Casale e in sua vece la città è amministrata da lui
- Don Gonzalo nomina una serie di magistrati cittadini che si occupino della cosa e questi decidono di aumentare il prezzo rispetto al mercato
- Assalto al forno delle Grucce
I proprietari cercano di chiudersi dentro invano e qualcuno va a chiedere aiuto al capitano di giustizia, che poi arriva con un gruppo di soldati che entrano e cercano di spingere i rivoltosi fuori senza far male a nessuno, mentre il capitano invita i rivoltosi a tornare a casa in cambio del perdono giudiziario e i fornai iniziano a lanciare pietre colpendo più di un cittadino
La rabbia della folla aumenta ancor di più e perciò i popolani saccheggiano il forno portando via il pane, oppure rubando il denaro dalla cassa, mentre altri afferrano i sacchi di farina spargendone una gran quantità in terra e sciupandola. Nel trambusto generale si solleva in aria una nube bianca di farina e all'esterno della bottega si formano ben presto due processioni di persone, una che esce dal forno col bottino e l'altra che vi entra per saccheggiarlo a sua volta.
Alcuni popolani iniziano anche ad accusare il vicario di Provvisione, ovvero il magistrato che sovrintende all'approvvigionamento della città, affermando che la colpa della scarsezza di grano e della carestia è sua; altri prendono le difese del gran cancelliere Ferrer, considerato al contrario un benefattore del popolo in quanto ha imposto il calmiere sul prezzo del pane.
- Renzo arriva a Milano e vede la folla e decide di seguirla per osservare gli avvenimenti
La folla si incammina per assediare le varie panetterie ma giunte ad una chiusa e barricata una voce propone di andare alla casa del vicario di Provvisione
La cosa risolve quanto volevano i fornai, ma non il popolo che il 10 novembre 1628, prima dell'arrivo di Renzo, fa scoppiare un tumulto per le strade
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Mentre i fornai vanno a distribuire il pane nelle case dei ricchi, vengono assaliti dal popolo che si prende tutto il pane ma che non lo soddisfa poichè non basta per tutti
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Di conseguenza il popolo corre ad un assalto per comprare il pane al prezzo ribassato quindi i fornai protestano, ma la folla e ciò che viene imposto dal cancelliere li obbligano a produrre pane in continuazione
La folla insiste nel comprare pane perchè crede che poi il prezzo salirà di nuovo e i fornai minacciano di smettere di produrre, perciò i magistrati cittadini che si occupano di queste faccende, informano per lettera don Gonzalo e invocano il suo intervento per risolvere la situazione che sta diventando insostenibile
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