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GIOVANNI BOCCACCIO 1313, Certaldo - 1375,Certaldo, DECAMERON, nel 1340…
GIOVANNI BOCCACCIO
1313, Certaldo - 1375,Certaldo
DECAMERON
differenze tra
Petrarca
interiore
Dante
profetico e salvifico
Boccaccio
no interessi filosofici e teologici
ma
osservazione e rappresentazione dell'uomo
che comprende anche
passione amorosa
volontà di affermare se stesso
volontà avverse degli altri
incidenza della fortuna
raccolta di 100 novelle
inquadrate entro una cornice narrativa
definita "commedia umana"
Boccaccio ritrae interamente e realisticamente il mondo terreno e l'intera società umana
nobili di corte, letterati, uomini di Chiesa, mercanti, borghesi
descritti in tutte le loro caratteristiche e sfaccettature
di che cosa parla il Decameron?
1348
la peste semina morte e distruzione in tutta Europa
un gruppo di 10 ragazzi fiorentini si ritira in campagna per sfuggire al contagio
di elevata condizione sociale
7 fanciulle e tre giovani
ogni giorno, per dieci giorni (esclusi il venerdì e il sabato), raccontano ciascuno una novella
per un totale di 100 novelle
da qui il titolo "Decameron"
quotidianamente viene eletto un re/regina che fissa un tema ai narratori
Panfilo
10°giornata
storie di generosità e cortesia
Filostrato
4°giornata
amori giunti a esito tragico
Lauretta
8°giornata
beffe di qualsiasi genere
Elissa
6°giornata
battute e motti di spirito
Pampinea
1° giornata
tema libero
Filomena
2°giornata
complicate avventure giunte a lieto fine
Neifile
3°giornata
potere dell'ingegno
Emilia
9°giornata
tema libero
Dioneo
7°giornata
beffe fatte dalle mogli ai mariti
Fiammetta
5°giornata
amori giunti a lieto fine
questa è la cornice narrativa all'interno della quale s'inseriscono le 100 novelle
che viene utilizzata per dichiarare il tema delle novelle e conferire ordine all'intera opera
tra una novella e l'altra s'inseriscono i commenti degli uditori
ogni giornata è chiusa da una conclusione in cui è inserita una ballata
composto tra il 1349 e il 1351
il titolo sta per "10 giornate"
nel 1340 fallisce il Banco dei Bardi e il padre richiama Boccaccio a Firenze
qui Boccaccio conduce una vita difficile, diversa da quella di Napoli
la sua attività letteraria s'intensifica
Elegia di Madonna Fiammetta
romanzo in prosa (1343-44)
racconta le vicende di Fiammetta e del suo amore adultero per il mercante Panfilo
Panfilo abbandona Fiammetta per rientrare a Firenze
Fiammetta viene a sapere dei tradimenti del suo amante e tenta il suicidio
trova conforto solo con la letteratura
Ninfale fiesolano
poemetto (1344-46)
narra le vicende amorose del pastore Africo e della ninfa Mensola
Ninfale d'Ameto
narra la storia del rozzo pastore Ameto, che un giorno incontra alcune ninfe e si innamora di una di loro, Lia
Amorosa visione
racconta in prima persona un sogno:
guidato da una donna gentile che lo porta in salvo da un luogo buio e oscuro, il poeta giunge a un castello
per entrarvi ci sono due porte, quella piccola e stretta che conduce alla virtù, quella larga e grande che porta alla gloria mondana
Il poeta giunge poi in un giardino dove incontra Fiammetta
si apparta poi con lei in un luogo solitario ma quando cerca di possederla il sogno svanisce e Boccaccio si risveglia con accanto la sua guida che lo rimprovera e lo invita a seguire la virtù
il poema termina con un’invocazione a Fiammetta perché spenga il fuoco della sua passione mostrandosi gentile con lui.
nel 1348 Boccaccio assiste alla peste a Firenze
muore il padre
resta a Firenze per gestire il patrimonio
Boccaccio gode fra i suoi concittadini rispetto per fama d'ingegno e di eloquenza
il comune gli affida importanti missioni diplomatiche
fra il 1349 e il 1351 compone il Decameron
nel 1350 conosce Petrarca
con cui allaccia un rapporto di amicizia
che si fonda sul comune interesse per le poesie e le letture classiche
in questo periodo compone
Buccolicum Carmen
De Claris Mulieribus
De casibus virorum illustrium
nel 1360 cade in miseria e abbraccia gli Ordini sacerdotali
che gli consentono di continuare l'attività letteraria
nel 1361 si ritira a Certaldo, dove risiede fini agli ultimi giorni
tra il 1363 e il 1366 scrive il "Corbaccio"
opera in prosa in cui si scaglia contro il sesso femminile
il titolo dovrebbe alludere a
corbaccio che sta per "corvaccio" (brutto corvo)
che si identifica con la vedova vestita di nero protagonista dell'opera
fa riferimento alle usanze del corvo, che prima mangia gli occhi e poi il cervello delle sue vittime
come fanno le donne con gli uomini
il poeta, rifiutato da una vedova, immagina di giungere in una selva nella quale gli uomini vengono trasformati dalle donne in bestie orribili
qui incontra il defunto marito della donna il quale spinge il Boccaccio a dedicarsi solo agli studi
amore causa di degrado
nel 1373 Boccaccio viene chiamato dal comune di Firenze a commentare la Commedia
nel 1375 muore a Certaldo
Giovanni Boccaccio nasce a Certaldo (FI) nel 1313
il padre, Boccaccio di Chellino, è un ricco mercante fiorentino
nel 1327 il giovane Boccaccio segue a Napoli il padre, divenuto agente della famosa compagnia mercantile dei Bardi
a Napoli Boccaccio
fa pratica commerciale e bancaria
frequenta la corte angioina, la nobiltà e la ricca borghesia
il padre di Boccaccio è un consigliere di fiducia del re
conducendo una vita raffinata
viene avviato agli studi giuridici e di diritto canonico
ma la sua vocazione è rivolta agli studi letterari
con entusiasmo si avvicina alla poesia e alle opere dei classici latini
a questo periodo napoletano risalgono le prime opere
Il Filostrato
che significa "vinto e abbattuto da amore"
poemetto
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il Filocolo
che significa "fatica d'amore"
romanzo
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il Teseida (delle nozze d'Emilia)
primo poema epico in volgare italiano
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la Caccia di Diana
poemetto
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CARATTERISTICHE DEL DECAMERON
L'opera si apre con un proemio
Boccaccio indica lo scopo e i destinatari dell'opera
alleviare lo stato d'animo di chi soffre per amore
nello specifico è rivolta soprattutto alle donne
perché
esse, rispetto agli uomini, non possono distrarsi con la caccia, col gioco, col commerciare
l'opera è comunque destinata a un pubblico più ampio da intrattenere
l'intrattenimento gioca quindi un ruolo centrale
sia per i protagonisti stessi del Decameron
lo scopo è lo stesso per entrambi
rimedio contro l'irrazionalità e il vuoto simboleggiato dalla peste
sia per i lettori dell'opera
dopo il proemio
c'è la cornice
l'ambiente che il Boccaccio costruisce per inserire le 100 novelle
cioè
i 10 ragazzi che decidono di raccontarsi ogni giorno le novelle
la "lieta brigata" agisce nella Firenze del 1348
ma
le vicende narrate dai 10 giovani si ambientano
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prima di ogni novella c'è sempre un'introduzione
la rubrica
che ne riassume la trama
ciascuna giornata si conclude con una ballata
qual è la funzione della cornice?
in un mondo in preda al caos, la cornice ha la funzione di conferire ordine
se le novelle mostrano il mondo nella sua varietà, la cornice è lo strumento per presentare questa varietà in modo ordinato e bilanciato
"Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato prencipe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle, in diece dì dette da sette donne e da tre giovani uomini"
Lingua e stile del Decameron
Boccaccio ritrae nell'opera un variegato e multiforme mondo
l'autore ricorre ai più svariati registri linguistici (popolari, cortesi, commerciali)
si può parlare di "plurilinguismo"
il linguaggio si adatta alla materia trattata e all'ambientazione
periodo napoletano
periodo fiorentino