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RELAZIONI INTERNAZIONALI - Coggle Diagram

- - - - Raymon Aron (realista) : Pace e guerra tra le nazioni (1962)
        Non basta capire la distribuzione del potere tra gli Stati: essi sono condizionati da fattori interni e ideologici. La politica inoltre non è una sfera isolata.
        Le guerre sono causate dalla distribuzione di potere e sono più probabili tra stati eterogenei.
  - - - Neoliberalismo: progresso, cambiamento e integrazione ma senza utopia
        
        liberalismo sociologico: Karl Deutsch e Burton
        
        liberalismo dell'interdipendenza (economica): Richard Rosecrance, David Mirtany, Ernst Haas.
        Interdipendenza Compessa di Joseph Nye e Keohane
        
        liberalismo istituzionale: Kehoane
        
        liberalismo repubblicano: Doyle
      - Il Neorealismo avanza delle critiche: Kenneth Waltz con le opere: Man, the State, and War (1959)
        Theory of international Politics (1979)
        Egli non considera l'etica nelle RI e fa un'analisi sistemica delle RI in cui l'anarchia è un cardine
        
        anarchia
        
        gli stati si differenziano per la potenza relativa e la distribuzione relativa di potere
        
        gli stati piccoli non si alleano con quello grandi
        
        spiegare molto con poco
        
        massimizzare la propria potenza e preservare la propria autonomia
        
        Man, the State, and War (1959): si studia l'analisi a più livelli:
        
        individuale
        
        statale
        
        internazionale: è la più rilevante e le altre sono riduzioniste
  - - - 14 punti di Wilson, il quale voleva esportare i principi democratici in tutto il mondo:
        
        fine della diplomazia segreta, libertà di navigazione e di commercio, autodeterminazione dei popoli, ridurre gli armamenti, creare la Società delle Nazioni, sostenere la democrazia
      - Interdipendenza e organizzazioni internazionali portano alla pace
        
        The Great Illusion della guerra che non dà benefici - Norman Angell
        
        difronte alla modernizzazione e all'interdipendenza, il sistema internazionale cambia e rende obsoleta la guerra
        
        l'opinione pubblica è una forza costruttiva
        
        apice della teoria: Patto Briand-Kellog 1928
      - Perchè si parla di utopia (essi credevano di liberarsi dell'anarchia internazionale) ?
        
        risvolti illiberali degli anni 30
        
        gli stati liberali non erano modelli democratici ottimi
        
        fallimento Società delle Nazioni
        
        fallimento Wall Street, recessione e protezionismo
        
        non c'è armonia degli interessi e nemmeno interdipendenza.
        
        Per questi motivi, nasce la risposta dei REALISTI
    - - Hans Morgenthau - Politics among Nations: Struggle for power and peace (1948):
        
        alla base della conflittualità c'è la natura umana che è egoista e alla ricerca del potere. Tutto ciò si riflette nel contesto internazionale
        
        la politica internazionale ha l'obiettivo di ricercare il potere a causa dell'anarchia e della conflittualità di interessi
        
        visione ciclica pessimista della storia
      - La soluzione a questa situazione di anarchia e conflittualità è L'EQUILIBRIO DI POTENZA e non le istituzioni
        Carr e Morgenthau:
        
        visione pessimistica della realtà e della storia
        
        politica di potenza
        
        anarchia
- - - - Gli Stati però vivono in un contesto anarchico, privo di governo internazionale e quindi la guerra è sempre latente e possibile: Dilemma della sicurezza (ripreso da John Herz) per cui gli Stati si armano per conseguire la sicurezza nazionale.
    - - esistono delle disuguaglianze naturali e inevitabili tra gli Stati e ci si deve adeguare a ciò e comportarsi di conseguenza. Ciò limita la possibilità di manovra degli stati.
        Prudenza, cautela e moderazione
        Racconto della guerra del Peloponneso: dialogo tra Atene e Meli
  - - - è fondamentale la struttura internazionale, che agisce come selettore, e alla distribuzione relativa del potere
      - critiche:
        
        la sua teoria è troppo statica ed è incapace di spiegare il cambiamento e la fine della GF
        
        c'è troppa astrattezza (questo ha portato ampliamenti della teoria da parte di John Mearsheimer (offensivo), da parte dei realisti neoclassici oppure espandendo la struttura con fattori interni agli stati)
      - i sistemi bipolari sono più stabili di quelli multipolari
        
        la GF era un sistema stabile grazie a:
        
        stabilità del sistema
        
        meno errori di calcolo perchè ci sono solo 2 potenze
        
        facile gestione
        
        rigidità delle alleanze e flessibilità di strategie
        
        le guerre non sono futili
        
        blocchi indipendenti
      - TEORIA DETERMINISTICA della politica internazionale: esiti prevedibili e ripetitivi
        
        Il sistema internazionale è formato da
        
        STATI
        
        STRUTTURA
        limita l'azione degli attori e funge da selettore attraverso la socializzazione e la competizione
        
        Essa esercita 3 elementi condizionanti:
        
        principio ordinatore: anarchia con guerra latente e potenziale
        
        indifferenziazione funzionale: gli Stati hanno tutti la stessa funzione di garantire la sicurezza
        
        potere relativo: condiziona fortemente gli esiti
        
        a causa di queste condizioni si verificano esiti ripetitivi:
        
        mancanza di cooperazione
        
        equilibrio di potenza che è un fenomeno automatico a causa delle forze di costruzione: l'equilibrio di potenza è una situazione nella quale nessun attore, da solo o tramite alleanza può dominare tutti gli altri.
    - - si usano anche dei valori del sistema liberale
      - la struttura internazionale limita le azioni degli Stati, ma la decisione finale deriva dai loro fattori e preferenze interni:
        
        cultura strategica (lente interpretativa con la quale vengono filtrati gli eventi)
        
        immagini e percezioni
        
        istituzioni interne
        
        rapporti tra stato e società.
    - - si possono spiegare altre questioni oltre alla GF e si possono anche predire il corso della storia internazionale
        
        i sistemi bipolari sono più stabili (minor conflitti, facile gestione, meno errori di valutazione)
        
        il potere crea sicurezza ed essere i più forti è la condizione ideale
        
        L'Europa multipolare è instabile
        
        tragicità della ricerca del potere che non dipende dal 2°livello
        
        egemonia regionale
  - - - critiche:
        
        confine tra normativismo e leggi scientifiche
        
        il potere è un mezzo o un fine?
        
        come può essere la politica un campo di azione autonoma?
        
        quali sono gli interessi degli stati?
- - - - DELL'INTERDIPENDENZA (economica)
        Importanza della modernità che crea mutua dipendenza
        Richard Rosecrance importanza di capitale umano qualificato, accesso alle informazioni e al capitale finanziario. Il commercio internazionale dà più benefici a tutti rispetto alla guerra e alla conquista dei territori
        
        David Mitrany funzionalismo dell'integrazione in cui la cooperazione è spontanea. Importanza delle questioni tecniche che i politici non sanno risolvere
        
        Ernst Haas neo-funzionalismo dell'integrazione in cui la cooperazione non è spontanea, ma è un obiettivo di volontà politica. Spillover.
        
        critiche provenienti dai neorealisti (K. Waltz) : L'interdipendenza crea sensibilità e vulnerabilità
        
        contro risposta dei liberali:
        Keohane e Nye - Power and Interdipendence (1977)
        INTERDIPENDENZA COMPLESSA degli anni 70 e 80, in cui esistono relazioni a vari livelli e non solo a livello statale e la guerra perde rilevanza. Di conseguenza le RI diventano sempre più simili alla politica interna e acquistano più rilevanza le questioni relative al benessere. Il potere si frammenta e la preminenza di uno stato riguarda uno specifico settore. Il potere delle organizzazioni internazionali è destinato ad aumentare. La modernizzazione aumenta l'interdipendenza.
        I processi di globalizzazione hanno reso gli stati estremamente interdipendenti tra di loro. Al di là di ogni constatazione banale, tale interdipendenza è definita complessa in quanto deriva dalle relazioni tra imprese, organizzazioni non governative, enti locali o anche semplici individui che trascendono i confini nazionali oltre la volontà dei governi.
        Inoltre, l’interdipendenza complessa dissuaderebbe i governi dal rompere le relazioni diplomatiche e in ultima analisi dall’entrare in guerra gli uni contro gli altri. Per governare determinati settori molto interdipendenti, soprattutto in ambito economico-finanziario, gli stati possono decidere di stabilire delle regole comuni.
        
        Oggi la politica estera non ha come unico obiettivo la sicurezza nazionale e per di più lo Stato non riesce nemmeno a controllarla pienamente a causa della presenza di altri attori
      - ISTITUZIONALE
        Sono meno utopisti rispetto a Wilson ma sono convinti che le istituzioni internazionali siano autonome e che possano promuovere la cooperazione tra gli stati. Le istituzioni sono un insieme di regole che riguardano delle questioni delle RI.
        ISTITUZIONI = REGIMI
        Si può vedere la completezza di un regime grazie alla sua ampiezza e profondità
        
        Keohane parte dagli assunti neorealisti (liberalismo debole) e afferma che gli Stati necessitano le istituzioni per seguire i loro interessi, per cooperare e ridurre le possibilità di conflitto. Un alto livello di istituzionalizzazione riduce significativamente gli effetti destabilizzanti dell'anarchia e del sistema multipolare
        After Hegemony - 1984: quando declina la potenza egemone, le istituzioni riducono l'incertezza
        Giochi di Keohane: Collaborazione (dilemma del prigioniero) e coordinamento (gioco dei sessi)
        
        Le istituzioni facilitando la circolazione di info, riducono i costi di transazione, riducono il cheating problem e aumentano la cooperazione
        
        Nel 1982 Krasner definisce in maniera più specifica i regimi e sono un insieme di regole, norme e procedure decisionali che definiscono dei settori delle RI
        
        CRITICHE:
        
        gli stati non sono razionali e non si è colta la natura del sistema internazionale (ci sono due problemi: cheating e sopravvivenza in cui contano i guadagni relativi)
        
        critica ai regimi
    - - SOCIOLOGICO
        Non si guardano solo le relazioni tra gli Stati ma anche e soprattutto quelle tra persone, gruppi e organizzazioni internazionali: le relazioni tra individui indipendenti e parzialmente sovrapposti sono necessariamente più cooperative di quelle tra stati. Un mondo con un gran numero di reti transnazionali non può che essere più pacifico.
        Modello a ragnatela e relazioni transnazionali
        Pluralismo di attori
        
        Karl Deutsch afferma che con un approccio scientifico si possono studiare le comunità di sicurezza: grazie all'aumento di legami transnazionali tra società, si consolida la pace e un senso di appartenenza ampio. La comunità nasce grazie a comunicazioni sociali, relazioni economiche, mobilità e transazioni umane
        
        John Burton modello a ragnatela che è in antitesi alle palle da biliardo dei realisti.
        Cooperazione reciprocamente vantaggiosa a causa della sovrapposizione di identità e appartenenza
        
        Rosenau afferma che le azioni individuali influenzano le questioni globali
        
        Moises Naim la figura dello stato è minata dai micropoteri
      - REPUBBLICANO
        Le democrazie liberali sono gli stati più pacifici e non muovono guerra tra di loro (Kant è il primo a fare questa teoria ma parlava di repubbliche)
        ottimismo
        elemento normativo: cosa dovrebbe fare lo stato
        dialogo e negoziazione evitando la diplomazia segreta e la guerra preventiva
        
        Russett più democrazie ci sono, più la pace è sicura
        
        Doyle riprende la teoria di Kant e spiega perchè le democrazie non si fanno guerra tra di loro:
        
        le democrazie, grazie alla loro cultura politica domestica, devono rispettare la volontà dei cittadini che è un freno alla guerra (non si entra in guerra 1 anno prima delle elezioni): risoluzione pacifica delle controversie e dei conflitti
        
        le democrazie hanno valori comuni e si comprendono reciprocamente. Per questo evitano l'inganno e la diplomazia segreta
        
        cooperazione economica
- - - - Edward Said: Orientalismo
        pensiero occidentale che viaggia per dinamiche binarie: razionale e irrazionale. Eurocentrismo: ricreare il mondo a propria immagine. Non si vuole studiare l'eterogeneità dell'Oriente
        
        se l'Oriente è arretrato, irrazionale e sottosviluppato, l'Occidente è legittimato a conquistarlo e a dominarlo per farlo progredire in direzione della modernità e della civiltà.
    - - Gender Studies
        
        introdurre studi di genere nelle RI
        
        trovare una metodologia utile
        
        La modernità nasconde dietro la sua finta neutralità, una visione maschilista. Decostruire la realtà e introdurre concetti come uguaglianza, identità e discriminazione.
        Il genere è invaso da bias e pregiudizi socialmente costruiti: la discriminazione è costruita artificialmente e non è naturale.
        
        esistono diversi femminismi che tengono conto di cultura, etnia, istruzione, contesti geografici, orientamento, disabilità: non tutti hanno le stesse esigenze. INTERSEZIONALITA'.
        Non bisogna omologare le donne perchè ci sono molte differenze: femminismi transnazionali. L'unione psicologica è nociva e trascende l'idea della vittima.
    - - Importanza del linguaggio e decostruzione della realtà. Il linguaggio ha un grande potere e determina la realtà che deve essere decostruita. Il linguaggio riempie di significato le attività sociali e quindi anche le RI.
      - Politica estera secondo David Campbell: è una produzione costante e continua di confini tra noi e loro
- - - - teoria del sistema mondo
        Wallerstein
        Interdipendenza economica e politica.
        Aree unificate con strutture economiche e politiche particolari.
        Divisione tra prodotti centrali (profitto) e periferici (concorrenziali): scambio diseguale.
        La struttura è dinamica.
        
        centro: pochi e guidano l'economia
        
        semiperiferia (attutisce la diseguaglianza e stabilità poltiica)
        
        periferia: molti e sfruttati
        
        Posizione che gli stati hanno nel sistema internazionale
        
        Il capitalismo crea sottosviluppo: lo sfruttamento si trasferisce a livello internazionale
      - teoria della dipendenza
        Global Political Economy
  - - - critiche:
        
        Mill: far fronte alle diseguaglianze
        
        Keynes: liberalismo imbrigliato in cui lo Stato deve guidare saggiamente l'economia
- - - - i tre obiettivi sono garantiti grazie alle istituzioni che sono convenzioni e consuetudini senza origine che sono idonee a mantenere l'ordine.
        Le istituzioni nascono perchè gli Stati hanno interessi e scopi comuni
        
        guerra normata e legittima che si autolimita
        (funzioni: mutamento internazionale, equilibrio di potenza, evitare le gerarchie, imporre il diritto)
        
        diplomazia
        
        diritto internazionale
        
        equilibrio di potenza
        
        classe delle grandi potenze
      - tre scopi primitivi, elementari e universali che sono condivisi dalla società internazionale e che creano ordine:
        
        protezione dalla violenza
        
        garantire il possesso
        
        mantenere le promesse
- - - - ridurre i legami col capitalismo
      - integrarsi al commercio con delle ricette proprie
        
        Sostituzione delle importazioni grazie a:
        
        investimenti, finanziamenti
        
        industrializzazione forzata
        
        critiche:
        
        indebitamento estero con rischio di produrre crisi
        
        meno competizione, prezzi sul mercato internazionali più altri, più povertà e rischio di rivolte sociali
- - - - crisi missilistica di Cuba (1962)
        
        approccio dell'attore razionale con governo coeso, unito e razionale
        
        processi organizzativi
        
        burocrazia e competizione per l'influenza
  - - - liberali: gli individui, gruppi e OI, influenzano la politica estera. Liberalismo repubblicano e sociologico.
        La politica interna influenza quella estera.
      - Per i realisti, lo Stato è un'entità autonoma
    - - differenza dell'implementazione della politica estera in base al fatto che si sia una grande potenza o no: i paesi grandi sono meno vincolati dalla posizione nel sistema internazionale. Per i realisti la politica estera dipende dalla pressione esterna.