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Gabriele D'Annunzio - Coggle Diagram
Gabriele D'Annunzio
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LA VITA
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Dal 1898 al 1910 è a Set-tignano, vicino Firenze, nella lussuosa villa «la Capponcina».
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Nel 1914, scoppiata la guerra, torna in Italia e si schiera con gli interventisti; nel 1919-20 compie l’impresa di Fiume
Costretto nel 1921 ad abbandona-re Fiume, si rifugia a Gardone Riviera, nella villa detta «Il Vittoriale degli Italiani», dove vive fino alla morte, avvenuta nel 1938
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LE POESIE
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Durante gli anni romani pubblica: - Canto novo (1882) - Intermezzo di rime (1884) - L’Isotteo - La chimera (entrambi del 1890) - Elegie romane (1892).
Nella fase conclusiva del “periodo romano”, abbandona i temi erotici e militari e dà inizio alla fase della “bontà”, in cui manifesta un bisogno di interiorità, equilibrio e armonia. A questo periodo appartiene il Poema paradisiaco (1893).
Dal 1899 D’Annunzio si dedica a un vasto ciclo in forma di poema, le Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi
Secondo il progetto dell’autore, le Laudi si sarebbero dovute articolare in sette parti, corrispondenti a sette libri diversi, chiamati con i nomi delle stelle più luminose delle Pleiadi.
Alcyone (1903), che costituisce la terza e più importante tappa delle Laudi, è caratterizzato da un linguaggio estremamente musicale e celebra il valore simbolico dell’estate, che corrisponde alla giovinezza della vita e all’energia dell’ispirazione artistica.