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DAINESE - Coggle Diagram
DAINESE
PEI come processo di umanizzazione, di realizzazione umana
- deve creare equilibrio tra limiti e possibilità
- è una declinazione dell'utopia
- in ottica Icf
deve basarsi sul
Profilo di Funzionamento e
sul Progetto individuale - se non ancora redatto deve dare indicazioni per la sua redazione (parte 3)
- rischio che diventi un adempimento burocratico
-
DPR 24feb1994
- GLHO
- Diagnosi Funzionale
- Pei
- PDF
OBIETTIVI
si definiscono sulla base di:
- dati clinici
- bisogni del ragazzo
- obiettivi della classe
DEVE:
- definire obiettivi
nella Zoped (Vygotskij)
- intrecciare
apprendimento e inclusione
- primo obiettivo: autonomia
NUOVO PEI - 4 dimensioni
1) socializzazione e interazione;
2) comunicazione e linguaggio;
3) autonomia e orientamento
4) cognitiva, neuropsicologica
e dell'apprendimento
GESTIRE
CHI?
Il disturbo? Il deficit?
NO (Alexandre Jollien)
Vedi etichettamento
(anche del docente
di sostegno stesso)
Lo studente?
La classe?
intervenire prima sul contesto
poi sulla persona
NO straordinario, SI ordinario
Gli studenti con Dsa?
Il docente specializzato per le attività didattiche di sostegno deve gestire le risorse
-
CHI LO FA?
Il docente di sostegno?
Il consiglio di classe?
La classe? Devo spiegare ai compagni le sue potenzialità, non i suoi limiti
-
-
O ASSISTERE?
Si tratta di:
- focus sulla promozione degli apprendimenti
(gli obiettivi sono nel Pei)
- l'obiettivo è la "sua" eccellenza
(empowerment = processo di possibilitazione)
perché tutti hanno il diritto di imparare
(no riabilitazione)
- attivare un progetto di
**autodeterminazione e autorealizzazione
umana / normale
- importante:
~ sua partecipazione Glo
~ sua consapevolezza dei propri limiti e potenzialità; per capirlo è importante dare possibilità di sperimentarsi in autonomia e imparare a chiedere aiuto / l'insuccesso è utile
(se l'insegnante è sempre pronto ad aiutare comunica limiti)
~ autoregolazione: devo sviluppare il suo dialogo interno (prima gli dico cosa fare,
poi gli preparo un foglio con le tappe
finché non le interiorizza)
Il diritto a essere ATTESO:
la scuola si prepara ad accogliere lo studente
ma anche la famiglia per costruire insieme un progetto di vita (c'è!)
dando speranza,
ma non false speranze
Il dolore va curato perché a ogni cambio di scuola il gap con i compagni si fa sempre più evidente,
sempre tenendo la giusta distanza
COME? DIDATTICA INCLUSIVA
1) Accessibile e fruibile UDL for all
(no barriere / si facilitatori)
2) Didattica laboratoriale (attiva)
per lo sviluppo delle competenze
~ Apprendimento collaborativo (Vygotskij)
Didattica cooperativa
meglio poco ma in classe (autenticità)
che molto bene in isolamento
(no quantità, ma qualità è più utile)
ma stare in classe è inclusivo
solo se la lezione è
inclusiva / accessibile (Zoped)
~ no gruppi di livello
(vedi studi sull'effetto di contesto)
~ importanza dell'interdipendenza:
trovare la sua utilità per quel contesto
per tendere al paradosso salvifico:
chi ha più limiti insegna
a chi ne ha meno (A. Canevaro)
~ Peer tutoring
3) no materiali apposito
~ si adattare materiali della classe
~ ancora meglio aumentare il tempo /
ridurre le quantità
4) utilizzo metacognitivo
e personalizzato dei materiali
~ anticipatori metacognitivi
che sollecitano il dialogo interiore
~ spiegazioni aggiuntive, mappe e schemi
PEDAGOGIA SPECIALE
- attiva logiche
integrate, interdisciplinari,
plurimodali e reticolari
- trasforma la risposta
straordinaria in ordinaria
ORIENTAMENTO (Soresi, 2007)
Nuovi interessi
possono essere stimolati
offrendo occasioni di
- sperimentazione
- autoefficacia
anche decisionale!
(attraverso le discipline)
PEI DIFFERENZIATO
Non dà il diploma
ma l'importante è
acquisire le competenze che
servono per il Progetto Individuale
(si possono ridurre le ore in classe
in favore di altre esperienze)
La rivoluzione culturale sta nella desacralizzazione dell'individuo che si vorrebbe perfetto, immortale, autosufficiente (Gardou)
vedi triangolo per l'INCLUSIONE
-
COMPLESSITÀ A SCUOLA
- singole identità
e bisogni del singolo
(individualizzazione e personalizzazione)
- bisogni del gruppo
- caratteristiche del contesto
- gli apprendimenti
- i processi inclusivi
✓ richiede collegialità:
la classe, non il caso
vedere bifocale (Dainese, 2017)
ciò toglie lo STIGMA
- fiducia e teoria dell'intelligenza
- motivazione e stile attributivo
- autoefficacia e autostima
- autodeterminazione
✓ dedicare il primo superiore a curare l'autoefficacia perché senza non si può imparare
3 bisogni di E. Ryan (1985)
Innati, universali, essenziali.
Sentirsi:
- competente
- autonomo
- in relazione
nessuno va trascurato,
vanno intrecciati sempre
✓ Li coltivo tramite
gli apprendimenti
INDIVIDUALIZZAZIONE
come tempo del pei - diritto di imparare come gli altri (Zoped)
- Diritto all'uguaglianza (L. Guerra)
- Didattiche calibrate
- Equivalenza dei risultati circa le competenze fondamentali per scongiurare le disuguaglianze (Baldacci, 2006)
PERSONALIZZAZIONE
tempo sella vita - diritto all'autorealizzazione
- diritto alla differenza (L. Guerra)
PAI
D. Lgs 66/2017
- Pei provvisorio entro giugno
(può coincidere con la verifica del Pei),
definitivo entro ottobre
(ulteriori dettagli decisi dal Gli)
soggetto a verifiche periodiche,
aggiornamento su variazioni del funzionamento
-
D. Lgs 96/2019
- Dice chi deve essere al GLO: 1) consiglio di classe
2) genitori
3) specialisti
- importante coinvolgere lo studente stesso per la sua autodeterminazione
- Esperti esterni non devono essere pagati (?)
- Introduce il Profilo di Funzionamento
-
-
Legge 328/2000
Progetto individuale
= progetto di vita;
redatto dall'Ente locale
d'intesa con l'Asl
sulla base del Profilo di Funzionamento;
tra gli obiettivi c'è l'inserimento lavorativo
-
- PDP = la scuola può attivarlo
in accordo con la famiglia
anche senza diagnosi
- Legge 170/2010
- Dm 5669/2011
Direttiva MIUR 27/12/2012
Strumenti di intervento
per alunni con BES
e organizzazione territoriale
per l'inclusione scolastica
Il modello Icf (OMS):
- considera la persona nella sua totalità
(modello bio-psico-sociale);
- individua i Bes degli alunni prescindendo
da preclusive tipizzazioni.
-
-
2012 - PROFILO DEL DOCENTE INCLUSIVO
(Agenzia europea per
lo Sviluppo dell'Istruzione degli Alunni Disabili)
1) Valutare la diversità dell'alunno
2) Sostenere gli alunni con alte aspettative
- Promuovere l'apprendimento
(disciplinare, pratico,
sociale ed emotivo);
- approcci didattici efficaci per classi eterogenee;
3) Lavoro in rete
4) Aggiornamento Professionale Personale
COMMISSIONE FALCUCCI (1975)
Anche i soggetti con difficoltà di sviluppo, di apprendimento e di adattamento devono essere protagonisti della propria crescita.
La scuola deve favorire lo sviluppo delle potenzialità culturali, sociali e civili di ognuno.
-