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I FIUMI, GIORNO PER GIORNO, DI LUGLIO - Coggle Diagram
I FIUMI
SAN MARTINO DEL CARSO
VEGLIA
SOLDATI
Siamo all'ultimo anno di guerra, il fante Ungaretti si dirige con un armata nei pressi di Parigi, dopo l'uscita della Russia dalla guerra nel 1917-8 il corpo tedesco si concentrava in Francia. Presso Reims a ridosso dell'Ardre il corpo italiano si schiera per una strenua difesa. Il bosco di Courton diventa teatro della poesia.
Morte incombente, sillabato ungarettiano.
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VITA APPESA AD UN FILO
Tra il 16-17 Luglio 1918 i soldati muoiono in battaglia. Ma Ungaretti racconta i fatti un giorno prima dell'accaduto. Così facendo Ungaretti accentua:
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MORTE ANNUNCIATA
Non a caso, la Morte annunciata diventa l'espediente cardine di questa poesia, un'annuncio che si sarebbe caricato della sua portata universale. L'esistenza è appesa ad un filo.
ANALISI
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MORTE DESTORICIZZATA
La storia parla di un Ungaretti segnato dai lutti e dalla crudezza della guerra stessa. Una guerra spaventosa per via della sua disumanità.
L'episodio narrato è DATO OGGETTIVO, DESTORICIZZATO E DECONTESTUALIZZATO nell'ambito della guerra. egli pone il suo IO di fronte all'ATROCITÀ DELLA GUERRA.
SCENA MACABRA
La morte viene indicata e dipinta in modo spettrale, l'amico morto è illuminato da una luce diafana che ne accentua la spettralità.
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La posa del morto è statica e raccapricciante, segnato da una smorfia surreale.
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Il Porto Sepolto
Il diario di guerra, l'orrore della morte e l'attaccamento alla vita, l'espressionismo ungarettiano.
É la quarta poesia del Porto Sepolto la guerra irrompe in tutta la sua atrocità. Ungaretti è costretto a vegliare il corpo di un suo compagno morto massacrato.
Il poeta non si è mai attaccato alla vita cosi tanto
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É una desolata fotografia di guerra, Ungaretti vede una città completamente rasa al suolo, le persone morte dilaniate dalle bombe fanno si che il poeta si prenda a carico la morte dei suoi commilitoni.
Fotografia spettrale, poesia della memoria e della pietà, Labor Limae ungarettiano, rigore classico.
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IL SACRARIO DEL CUORE
Dato che spesso la guerra non rende possibile ritrovare le salme del morto così da riportarlo o seppellirlo; Ungaretti fa del suo cuore un sacrario, uno scrigno, un cimitero tempestato di croci come ricordo pietoso dei caduti.
UN PAESE DISTRUTTO
L'immagine dalla quale Ungaretti comincia per comporre questa poesia è quella di una città caduta dalla furia devastatrice della morte e della guerra.
SIMMETRIE E PARALLELISMI
Il testo ha subito, nel corso del tempo, un'approfondita revisione sia pure anche nell'uso di determinate parole.
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EQUILIBRIO
La misura della simmetria è il 4 due quartine e due distici da spalmare su tre argomenti. I morti degli ultimi due distici inoltre sono quelli morti senza sepoltura e quelli del paese bombardato.
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Bagno lustrale, Sentirsi in Armonia, Stagioni della vita ricapitolate nei fiumi.
Storia; l'Isonzo dal Friuli Venezia Giulia alla disfatta di Caporetto fu luogo di guerre. Nello stesso luogo Ungaretti è stato inviato a combattere. L'Isonzo, e le sue acque sono però anche un importante auto lustrale.
I fiumi: Isonzo è diventato un bagno lustrale che lo fa rinascere, lo leviga come un sasso. il Serchio è il fiume della località lucchese e della Garfagnana della provenienza dei familiari. Il Nilo diventa emblema della formazione e infine la Senna come il fiume torbido della sua formazione.
La corolla di Tenebre. La vita della guerra è un momento tragico, oscuro.
GIORNO PER GIORNO
IL DOLORE
Perdita del figlio Antonietto, dallo strazio alla consolazione cristiana.
È una sezione di per sé stante, è formata da 17 frammenti tra 1940-1946; è un diario lirico al divenire dello strazio della morte, si entra nella dimensione di un fortissimo dolore lancinante.
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FORME DEL DOLORE, AFASIA E CANTO
Il dolore cieco resta ineffabile, blocca, il poeta è in preda all'afasia di cui dimostra gli effetti paralizzanti del dolore.
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I frammenti però possiedono una carica emotiva fortissima, quando il dolore trova sfogo nella parola allora tutto si riversa.
FRASI INTERROGATIVE, ESCLAMATIVE, EPANALESSI, ANASTROFI
la metrica diventa importante dato che è una misura di arginamento; ENDECASILLABO (VITTORIA) SETTENARIO (ARMONIA).
TRA FAVOLA E SOGNO, EVOCAZIONE IN ASSENZA
Memoria e Speranza diventano gli unici espedienti per metabolizzare la perdita. Ungaretti si "sintonizza" su una dimensione mitica alternativa per ricordare e connettersi con il figlio di cui ancora sente la voce.
Quello di Ungaretti è per cui un sogno, una favola insomma il carattere evocativo del richiamo del figlio è immateriale e non concreto.
PUNTO DI INNESCO; ORA
Ungaretti da voce a quel sentimento dell'amore soffocato da un invlicabile muro di pietra. Di fatto uno strappo straziante e improvviso.
ORA diventa l'espediente ungarettiano per indicare il presente nel quale ancora terribilmente soffre e che gli ricorda costantemente la perdita del figlio morto di appendicite.
ANTONIETTO, MONDO INNOCENTE
Il momento più concreto del loro contatto si esemplifica nel frammento 17; il Bambino non è più quello morto di appendicite in Brasile ma si è evoluto.
Esso contiene al suo interno la grandezza di un PAESE INNOCENTE, DI UN MONDO PURO E ARMONIOSO, BELLEZZA DELLE ORIGINI
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PERDITA, VUOTO, AMORE SENZA OGGETTO
È un terribile vuoto quello che lascia Antonietto al momento della morte, quella che per Ungaretti è una diretta esperienza con la morte che traduce la poesia come sfogo della perdita.
VOCE CHE CHIAMA
FACOLTÀ DI ASCOLTO DI UNGARETTI DI ASCOLTARE IL FIGLIO DALLA MORTE, QUESTO È POSSIBILE GRAZIE ALLA FEDE E ALL'AFFETTO
DI LUGLIO
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SENTIMENTO DEL TEMPO;
Violenza dell'estate, lessico espressivo e ritmo incalzante, barocco ungarettiano.
Di Luglio è un'opera composta nel 1931 che fa parte della sezione "La fine di Crono". L'estate secca, spolpa e uccide ogni cosa.
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FIGURE E TEMI BAROCCHI
Il testo, suscita meraviglia e stupore in chi legge il brano, l'espediente è quello del Barocco, un'amore che ad Ungaretti giunse al suo trasferimento romano.
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