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EPISTEMOLOGIA DELLA COMPLESSITà, HEINSEBERG, quali sono queste…

- - - - come avviene la conoscenza
      - cosa l'uomo può conoscere
      - se ciò che conosce, lo conosce in modo valido
        
        fonti
        
        origini
        
        metodi della conoscenza
- - - - determinismo forte:
        
        si può considerare un oggetto che compie un’azione precisa e prevedibile. una causa produce necessariamente un effetto.
        
        es: ebollizione dell’acqua; causa: 100 gradi, effetto: ebollizione.
      - non tutti i fenomeni naturali rispondono al determinismo forte, ci sono alcuni che non seguono le leggi deterministiche della fisica, che sono imprevedibili
        
        determinismo debole:
        
        nel determinismo debole l’effetto potrebbe avere più cause o che la causa potrebbe produrre più effetti diversi.
    - - Dobbiamo distinguere il prima e il dopo per capire che tipo di determinismo è.
        prima che le cose avvengano, i fatti si sarebbero potuti collegare tra loro in modo differente (debole).
        
        karl popper ha scritto orologio e nuvole ed è la metafora perfetta per il determinismo. l’orologio è l’esempio perfetto del determ. forte, perché è composto da ingranaggi che si muovono per causa effetto e insieme formano un sistema forte. la nuvola è determ. debole, perché sono tante le cause per i movimenti delle nuvole
        
        tutti i sistemi che sono formati da essere umani sono deboli, perché come le nuvole.
- - - - ridondanza:
        
        i sistemi complessi sono costituiti da un’enorme quantità di elementi (ridondante significa troppo), e tutti i sistemi complessi sono caratterizzati da una grande quantità di elementi tutti collegati tra loro ma non in modo lineare. questa sovrabbondanza consente al sistema complesso di essere estremamente elastico, duttile, capace di adattarsi a situazioni sempre nuove. e proprio perché è ridondante, quando funziona male, una o più componenti del sistema, compensano la perdita. se il sistema è semplice, composto da elementi legati da loro in maniera sequenziale, salta tutto il sistema. quindi il sistema complesso ha un altissimo grado di resilienza.
      - resilienza
        
        significa che il sistema complesso è molto resistente, sopporta i cambiamenti, rimane in equilibrio o riesce a trovare dei nuovi equilibri.
      - interazione
        
        connessione, legame tra tutti i componenti con gli altri. significa che tutti gli elementi, che fanno parte di una struttura a rete, sono strettamente connessi tra loro. l’azione che uno compie si riversa sugli altri.
- - - - es: la cellula (parte) è nell’individuo (tutto) e viceversa. quindi le parti generano qualcosa di superiore che non è semplicemente la somma delle parti; infatti Morin spiega la relazione tra la parte e il tutto. es: prendo un braccio, una gamba e una testa. queste sono delle parti che non bastano per generare un corpo, quindi l’individuo è più dell’assemblazione delle unità.
  - - - es: creo un gruppo sociale inserendo individui che interagiscano tra di loro. le loro azioni produrranno degli effetti: il gruppo influenza gli individui come gli individui influenzano il gruppo stesso. avviene in modo circolare e ripetitivo, facendo ciò non si capisce chi ha cominciato per primo. es: incontro uno sconosciuto per strada e si crea un gruppo. non so nulla di lui ne lui di me. le sue azioni avranno effetto sulla nostra percezione/idea nei suoi confronti, proprio come per lui. qui non si distingue chi ha cominciato per primo