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L'AMICO RITROVATO
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L'AMICO RITROVATO
CAPITOLO 7
In Germania iniziano i primi scontri tra nazisti e comunisti ma Hans e Konradin sono disinteressati alla politica.
In casa di Hans c’era estrema libertà religiosa, infatti il padre lasciava libero Hans di seguire i suoi orientamenti
In particolare, il padre di Hans, non crede che Gesù abbia natura divina ma umana.
La madre, invece, frequentava la sinagoga e aiutava chiunque ne avesse bisogno.
Hans inizia a mettere in dubbio l’esistenza di Dio quando i suoi vicini di casa e i loro figli muoiono in un incendio.
Konradin, educato al protestantesimo, al contrario di Hans rifiuta l'idea che Dio non esiste.
I due ragazzi amano discutere non solo di religione ma anche di: libri, poesia, arte, teatro, opera e ragazze.
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CAPITOLO 5
E’ il 15 marzo, i due ragazzi stanno tornando da scuola e fanno la stessa strada.
Konradin si gira indietro e vede Hans, si ferma per aspettarlo, gli sorride e gli stringe la mano.
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CAPITOLO 9
Hans mostra le sue collezioni a Konradin: libri (classici tedeschi e opere francesi), ritratti, collezioni varie.
Ogni cosa nella sua stanza mostra sia il suo attaccamento alla Germania, sia la sua origine ebraica.
Il padre di Hans detestava il sionismo: movimento ebraico che cercava di riportare gli ebrei nella loro terra di origine, la Palestina. Per lui era una pura follia.
Del nazismo, il padre di Hans, pensa che sia una malattia come il morbillo, quindi passeggera.
CAPITOLO 11
Anche la madre di Hans, pienamente convinta della sua germanicità, non era preoccupata del nazismo e del comunismo.
Trascorreva le sue giornate con le amiche oppure andando all’Opera e al teatro
Hans non ha un buon rapporto con i suoi genitori: con loro dialoga poco, ha sempre espressioni cupe ed annoiate.
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CAPITOLO 12
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Era il suo amico e non voleva condividerlo con altri;
Pensava che i suoi genitori non fossero all’altezza di Konradin, che proveniva da una famiglia dell’alta nobiltà tedesca.
Hans alla fine presenta Konradin ai suoi genitori, provando un po' di imbarazzo e di vergogna.
Konradin viene accolto naturalmente dalla madre, non è impressionata dal fatto che sia un nobile ma lo tratta come fosse un qualsiasi altro amico.
Arriva anche il padre di Hans, il quale batte i tacchi, si mette dritto sull’attenti e saluta in stile militaresco.
CAPITOLO 16
L’ideologia nazista inizia a prendere il sopravvento.
Dopo le vacanze estive, arriva a scuola un nuovo professore di storia, convinto sostenitore della superiorità della razza ariana, il quale sostiene che alcune potenze oscure (ebrei), minacciano i principi morali degli ariani.
A scuola iniziano a manifestarsi anche i primi fenomeni di intolleranza razziale nei confronti di Hans.
Hans si sente solo e abbandonato anche dall'amico Konradin.
CAPITOLO 18
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- si è laureato in legge;
- si è sposato;
- non è riuscito a realizzare il suo sogno: diventare un poeta.
I suoi genitori morirono quasi subito dopo la sua partenza, durante gli anni della persecuzione contro gli ebrei.
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CAPITOLO 2
Hans è figlio di un medico ebreo, discendente da una famiglia borghese di piccoli commercianti e mercanti di bestiame. Konradin invece ha origini aristocratiche e nobili. Hans è affascinato dal nuovo compagno e dalle sue origini.
Tutti vivevano un senso di inferiorità nei confronti di Konradin e cercavano di evitarlo, ma lui aveva comunque sempre dei modi gentili ed eleganti con tutti.
Soltanto due gruppi cercano di avvicinarlo: quello dei nobili e quello del caviale (tre ragazzi che hanno interessi artistici e culturali superiori agli altri, figli dell’alta borghesia, che credono di essere destinati a loro volta ad essere dei letterati).
CAPITOLO 3
Hans fino ad allora non aveva mai avuto degli amici, ma era in attesa di trovare qualcuno a cui legarsi.
Pensa che nell’amicizia debba esserci lealtà, fiducia, onestà e sacrificio della propria vita a favore di quella dell’altro.
Hans, con i suoi compagni di classe, non condivideva momenti all’esterno della scuola; tutti sapevano già cosa avrebbero fatto da grandi, Hans invece non aveva ancora idea di un mestiere in particolare, ma sicuramente avrebbe voluto conoscere il mondo e viaggiare.
Hans adulto, ricorda la fase dell’adolescenza e dice che in quel periodo si possono creare dei rapporti unici, intensi e puri, in cui c’è un’innocenza, un’amicizia disinteressata, senza tornaconto, che non tornerà mai più.
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CAPITOLO 6
Il sogno non si è infranto, perché il giorno dopo Konradin si avvicina all’amico e Hans quasi si vergogna di aver dubitato della loro amicizia.
La primavera è un tutt’uno con l’animo di Hans che si sta aprendo alla vita.
Il necar, un fiume, scorreva lento, dando un senso di pace e speranza nel futuro.
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CAPITOLO 13
Dopo che Konradin era stato più volte a casa di Hans, a sua volta si aspettava che l’invito fosse ricambiato ma, passava il tempo e ciò non avveniva.
Un giorno, inaspettatamente, arriva il tanto desiderato invito.
Nella camera da letto della madre di Konradin, Hans vede numerosi ritratti di ufficiali, tra cui quello di Adolf Hitler
CAPITOLO 14
Hans in seguito viene nuovamente invitato dal compagno: in tutte le circostanze, tuttavia, egli non incontra mai i genitori di Konradin
Hans inizia a temere che non si tratti di una semplice coincidenza e che Konradin lo inviti unicamente quando i suoi genitori sono assenti e fuori di casa.
Inizia così a pensare che la famiglia di Konradin abbia rapporti con Hitler e che dunque detesti gli ebrei.
CAPITOLO 15
I dubbi di Hans trovano conferma una sera a teatro. Allo spettacolo è presente anche Konradin assieme ai suoi genitori ma Konradin ignora il suo compagno senza degnarlo neanche di un saluto.
Il giorno dopo Hans chiede a Konradin una spiegazione al suo comportamento e quest’ultimo confessa che sua madre appartiene ad un’importante famiglia polacca di origine reale e odia gli ebrei, considerandoli una razza inferiore.
Da quel giorno i due ragazzi iniziano a frequentarsi in maniera meno assidua e l’episodio segna l’inizio della fine della loro amicizia e dell’adolescenza.
CAPITOLO 19
Hans riceve una richiesta di finanziamento da parte del Liceo dove aveva studiato (andato completamente in macerie durante la guerra), accompagnata da una lista di nomi, per la costruzione di un monumento funebre in memoria agli allievi caduti durante la Seconda Guerra Mondiale
Hans legge sulla lista il nome di Konradin e scopre che il suo compagno è stato ucciso perché coinvolto in un complotto per uccidere Hitler.
Gli ideali, per cui Konradin ha lottato ed è stato condannato a morte, consentono ad Hans di ritrovare l’amico perduto con cui aveva condiviso valori ed interessi e da cui era stato separato a causa della ideologia nazista.
CAPITOLO 8
Hans si rende conto di non aver mai invitato Konradin a casa sua e così gli porge l'invito.
La casa di Hans era una villa sulla collina, dove sorgevano altre ville della borghesia di Stoccarda.
CAPITOLO 10
Per Hans era normale che il padre non si preoccupasse del nazismo, perché era un medico noto e rispettato da chiunque
Al padre di Hans era stata riconosciuta la partecipazione alla prima guerra mondiale in difesa della Germania, infatti aveva ricevuto anche una medaglia al valore
CAPITOLO 17
Vista la difficile situazione politica tedesca, i genitori comunicano ad Hans che andrà a vivere a New York da alcuni parenti.
Hans lascia la scuola a Natale e il 19 gennaio, giorno del suo compleanno, parte per l’America.
Il romanzo
è un ispirazione autobiografica dell’autore, Uhlman, avvocato ebreo che viveva a Stoccarda, ma che ben presto si trova costretto a lasciare la sua professione a causa dell’ascesa del regime nazista.
Racconta
l’amicizia tra due ragazzi di 16 anni dalle origini economico-sociali ed orientamento religioso estremamente diversi.
L’autore immagina che uno dei due ragazzi, Hans, una volta cresciuto, racconti in prima persona l’amicizia breve ma intensa con il compagno Konradin.
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