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Orazio (letteratura latina) - Coggle Diagram
Orazio (letteratura latina)
nacque l'8 dicembre 65 a.c. nella zona di
Venosa
, suo padre era un liberto che aveva lasciato la terra d'origine per andare a
Roma
Orazio ricevette la prima istruzione letteraria da maestri come "il manesco Orbilio", in seguito presso le scuole di filosofiche di Atene, in particolare nell'ambiente dell' Accademia
dove conobbe il cesaricida Bruto, nel 44 a.c.
Dalla parte di Bruto militò nella battaglia di Filippi
in qualità di ufficiale
la pubblicazione del primo libro delle
satire
fu nel 35 a.c. a quell'epoca Orazio era vicino a due poeti
Virgilio
e
Vario
, lo introdussero presso Mecenate
dopo un primo incontro non molto felice nel quale Orazio si mostrò timido, fra loro si creò un legame saldo e Mecenate divenne una
presenza costante nei versi di Orazio
degli ultimi anni di Orazio si sa poco, il momento pubblico più alto della sua carriera fu il 3 giugno del 17 a.c. in occasione dei
Ludi saeculares
indetti da Augusto, un coro di fanciulli e fanciulle recitò il
Carmen saeculare in onore di Apollo e Diana
, che l'imperatore stesso gli aveva ordinato
Orazio morì il 27 novembre dell' 8 a.c., e si conferma nei suoi scritti "uomo tra gli uomini" parlando della sua incapacità di mettere i principi di saggezza professati e di una sua tendenza alla depressione
la produzione Oraziana si divide in
due settori
:
da una parte stanno i
Sermones
, cioè i componimenti in esametri discorsivi, (vicino alla prosa) comprendono due libri di
Satire
e due di
Epistole
l'altro è costituito dalla
poesia giambica
e da quella
lirica
, la prima è rappresentata dai
17 Iambi
giovanili, caratterizzate da un atteggiamento di critica aggressiva che il poeta definisce negativi
l'altra dai
quattro libri di Carmina
(indicati col titolo di Odi), composti in due fasi, in cui i temi sono quelli della grande tradizione lirica greca: l'amore, l'amicizia, la bellezza, il senso della vita che scorre
NO
GLI EPODI
:
l'inizio della carriera di Orazio è segnato da una raccolta formata da
17 componimenti di argomento vario
, (Iambi, Giambi), furono i grammatici posteriori a impedire la denominazione di
Epodi
o
Epodon liber
(libro di epodi)
con il fatto che i testi sono metricamente costituiti da
distici epodici
, coppie di versi in cui il secondo è più breve del primo, Orazio si ispirò al poeta
Archiloco
il
tono aggressivo
ha uno
spazio limitato
e predomina in pochi componimenti, per lo più gli attacchi degli Epodi sembrano più vicini ai toni della Satira
i personaggi contro cui si scaglia Orazio hanno tratti generici e sembra che svolgono il ruolo di
tipi rappresentativi
, su cui c'è una critica che va al di la delle loro persone, per mirare i vizi diffusi
nelle Epodi Orazio affronta vari temi, tra cui la
celebrazione dell'amico Mecenate, l'invito a godere della gioventù
, le proprie
sofferenze amorose, l'ansia per le guerre civili
il tratto più caratteristico degli Epodi è la
spiccata tendenza a toni realistici
, in cui è memorabile il gesto della strega Canidia, che nel pronunciare le sue formule si morde la lunga unghia del pollice
tra i personaggi più importanti troviamo la
maga Canidia
LE SATIRE
:
la satira romana raggiunge la sua
canonizzazione classica
, formalmente Orazio sceglie
la forma esametrica
Orazio è pronto ad apprezzare l'
arguzia
e lo
spirito corrosivo
di Lucilio, ma non riconosce alcuna forma di eleganza nella scrittura
il genere di scrittura di Orazio si mantiene, più vicino ai
canoni alessandrini
: in linea, con le scelte di poetica dei neoterici
la scrittura satirica di Orazio è sostenuta da uno
spirito di osservazione della società e della natura umana
e procede sviluppando
considerazioni sui difetti della gente e su questioni morali
. Questa riflessione deriva dalla Diatriba Cinico-stoica una forma di predicazione filosofica basata ul dialogo
i temi e i toni tipici di questo genere letterario sono incline all'
immediatezza
e al
realismo
le satire orazione si aprono con massime generali, o con breve scene di dialogo o con descrizioni e racconti di carattere biografico
a prevalere, è l'impressione di partecipare a una
parte di conversazione
, questo procedimento da l'impressione di essere in un racconto di episodi della vita romana quotidiana
il poeta raccomanda nelle prime due sue satire del libro 1 quelle che nella diatriba si sarebbero chiamate
metriotes
(misura) e
autarkeia
(autosufficienza) che permettono di individuare la verità e il bene (modus, la misura)
nel libro 2, l'
ispirazione Graziana si placa
, e in alcune satire sembra che il poeta si dilunghi su temi svolti con metodo ma con scarsa convinzione
gli spazi del dialogo si allargano decisamente: anzi, si può dire che il
dialogo
sia ormai la cornice privilegiata della satira oraziana